"Dio non paga il sabato" non è solo un titolo da film spaghetti-western, è anche un proverbio collegato all’antica usanza di pagare i lavoratori il sabato sera, citato a significare che Dio non è tenuto a quest’obbligo e che la sua punizione, anche se tarda a giungere, è immancabile e inevitabile. Infatti alla fine l'apertura straordinaria sarà per tutti e non solo per gli amici del Premier.
“Renzi torna nella nostra Firenze per la sua Leopolda. Opera del Duomo, Palazzo Strozzi e Palazzo Vecchio vengono aperti eccezionalmente oltre l'orario di sabato. Per chi? Per 300 fortunati partecipanti alla kermesse politica del premier della Leopolda”. Così Tommaso Grassi, consigliere dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio, attacca dopo la notizia stampa uscita sul prossimo evento che si terrà a Firenze. E incalza: “Anche i Medici facevano così con i loro ospiti. La città peccato che non sia di proprietà di Renzi.
Non deve esserci nessun trattamento particolare per nessuno”. Per questo il capogruppo di Firenze riparte a sinistra ha depositato una domanda d’attualità per i lavori del Consiglio comunale odierno a cui ha risposto l’assessore Gianassi. E spiega: “Siamo contenti che grazie al nostro intervento il prolungamento dell'orario di apertura al pubblico consenta l'accesso, almeno a Palazzo Vecchio, a tutti e non più solo per pochi. Sul sito della convention si parlava di accesso esclusivo per 300 persone ed invece i biglietti pagati dagli organizzatori saranno solo 100 e le spese che saranno rimborsate al Comune per 17 unità di personale per 4 ore di straordinario di sabato saranno in tutto poco più di 1500 euro.
Insomma per ottenere l’apertura del museo ci paiono davvero spiccioli in confronto a quello che viene offerto”. “Non si può però non notare come sia politicamente inopportuno organizzare queste iniziative. Hanno solo lo scopo di palesare il potere del premier ed ex sindaco Renzi. Tutte le strutture – conclude Grassi – che saranno a disposizione, per questa visita straordinaria, sono luoghi in cui la politica ha sempre il potere di nominare la dirigenza. Attuale e futura”.
“Il consigliere Grassi non perde occasione per fare polemica. E ancora una volta in modo del tutto strumentale”. È quanto dichiara l’assessore Federico Gianassi replicando al capogruppo di Frs Tommaso Grassi in merito all’apertura straordinaria di alcuni musei cittadini, tra cui quello di Palazzo Vecchio, in occasione di un evento in programma il prossimo finesettimana alla stazione Leopolda. “L’apertura straordinaria del museo di Palazzo Vecchio è una possibilità consentita e regolata da una apposita delibera di giunta – spiega l’assessore –, possibilità che è già stata utilizzata in passato da alcune aziende”.
In concreto l’apertura straordinaria viene pagata dal soggetto privato: si tratta delle spese del personale, dell’energia elettrica e del riscaldamento. Nel caso specifico vengono anche acquistati 100 biglietti. A questo punto visto che il museo è aperto, può essere visitato anche da altre persone dietro pagamento di consueto ticket di ingresso. “Grassi quindi può stare tranquillo. Non c’è nessun trattamento di favore, ma soltanto l’applicazione di una possibilità prevista e già utilizzata in passato” conclude l’assessore Gianassi.