GROSSETO - Una tragedia i cui contorni sono ancora tutti da definire. Di fatto, si sa solo che le tre vittime sono Fabio Giaimo, 57 anni, medico anestesista perugino molto noto in città, esperto di immersioni, Enrico Cioli, 37 anni, e Gianluca Trevani di 35, tre amici giunti insieme dalla cittadina umbra appositamente per compiere l'immersione. Si è salvato solo l'istruttore Marco Barbacci, di 35 anni, che in un primo momento era strato trasportato all'ospedale di Grosseto dove, per alcune ore, è stato ricoverato nella camera iperbarica, ma poi è stato dimesso. Toccherà a lui raccontare alla magistratura, che ha già aperto un fascicolo sull'accaduto, cosa sia successo in acqua domenica mattina 10 agosto, poco dopo le 10,30.
Secondo una prima ricostruzione, i quattro sub erano partiti, a cura del diving locale, dal porto di Talamone, sulla costa sud della provincia di Grosseto, con una imbarcazione privata per un giro subacqueo agli scogli delle Formiche.
Il gruppo era fortunato da un totale di 11 sub del club "Thalassa" di Perugia.
Approfondimenti
Sembra che momento dell'incidente, i sub si trovassero a un profondità di 36 metri. Il primo a sentirsi male sarebbe stato il 57 enne Giaimo, che si sarebbe battuto una mano sul petto. Gli altri due lo avrebbero aiutato a risalire, quando uno ad uno si sarebbero a loro volta sentiti male.
Non si esclude che, presi dalla paura, non abbiamo rispettato la procedura di decompressione.
L'allarma sarebbe stato dato da alcune imbarcazioni che avrebbero visto due corpi galleggiare.
Le ipotesi su sui si sta lavorando sono due. Una relativa a una tragica morte dovuta ai tentativi di soccorsi all'amico, e l'altra, che le bombole possano essere state difettose o caricate in ambiente malsano, per questo motivo tutta l'attrezzatura, che potrebbe essere stata presa a noleggio, è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti.
