Morte Magherini, il processo a caccia della verità

Il ragazzo di San Frediano è morto la notte del 3 marzo 2014

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2015 12:02
Morte Magherini, il processo a caccia della verità

Firenze è pronta ad avviare il Processo per fare luce sui misteri di quella tragica notte.Come un paradosso incomprensibile, il 'caso' svoltosi interamente in strada, davanti ad occhi umani ed elettronici, ripreso da più angolazioni da testimoni oculari, telefonini e telecamere è denso di elementi che cercano ancora "conferma".A poche ore dalla prima udienza Il Sito di Firenze mostra le immagini di un bossolo rinvenuto da Andrea Magherini, fratello di Riccardo, a 48 ore dal rocambolesco fermo effettuato dai carabinieri.

Il proiettile sarebbe stato ritrovato accanto al cellulare della vittima su indicazioni di un testimone, la famiglia lo avrebbe conservato prima di consegnarlo alla Procura di Firenze.Un giallo nel giallo? Riccardo Magherini urlava e chiedeva aiuto perché si sentiva sotto tiro, i testimoni parlano di un ragazzo visivamente spaventato che si sentiva minacciato di morte. Qualcuno ha sparato quella notte? Verso chi e perché?Ma cosa si prevede in ambito processuale? Intanto non sarebbe esclusa - lo anticipa La Nazione - la richiesta di spostare le udienze nell'Aula di Santa Verdiana, che si trova alle spalle della sede del Quotidiano fiorentino, visti anche i tanti interessati che vorrebbero seguire le fasi processuali; dagli "Amici del Maghero" ai colleghi degli operatori e quanti hanno seguito la vicenda in una Firenze che certo non è stata avara di testimoni.

Gli avvocati dei carabinieri e degli operatori sanitari accusati porteranno avanti quanto trapelato sino ad oggi anche grazie alle dichiarazioni rilasciate a trasmissioni come Chi l'ha Visto? in un rimpallo di responsabilità tutto da chiarire, dai "calci" alle chiavi delle manette, dalla dinamica del fermo alle operazioni di soccorso, passando per il "t'orso nudo" del verbale più volte citato dai Magherini e poi il vaglio dei video, gli audio e le tante testimonianze di chi quella notte a San Frediano si è affacciato in strada.In questi mesi alle redazioni locali non sono sfuggite le note ufficiali in merito a "fermi" effettuati dalle Forze dell'ordine di persone "in evidente stato di agitazione" tra le cause spesso l'assunzione di stupefacenti, ma non solo.

Proprio la "non poca difficoltà" spesso segnalata da parte degli agenti intervenuti per bloccare i soggetti interessati ha acceso più volte l'attenzione sulla delicata formazione del personale impiegato e sulla necessità che le operazioni corrispondano a precisi standard di sicurezza. Quegli stessi standard ed indicazioni che furono rivolte anche ai militari dell'Arma e che saranno protagonisti del dibattimento.

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