Mercato San Lorenzo, tornano le bancarelle, per protesta

Tre giorni di presidio contro lo spostamento, da parte dei residenti accuse di 'insulti e minacce'

Antonio
Antonio Lenoci
24 aprile 2014 16:57
Mercato San Lorenzo, tornano le bancarelle, per protesta

Non demordono i bancarellai ambulanti di San Lorenzo. La posizione in piazza del Mercato Centrale resta "scomoda". Del lastrico solare di piazza Lorenzo Ghiberti neppure a parlarne, Lungarno Archibusieri ha visto il rifiuto categorico da parte della Soprintendenza, che invece avrebbe accolto l'idea del Piazzale Michelangelo pedonalizzato e bancarellato ma "Si sono guardati in facia - spiega un ambulante - e davanti a noi si sono chiesti dove avremmo potuto mettere i banchi, quando hanno parlato delle grotte non volevamo crederci".L'apertura del primo piano della struttura mercatale non aiuta "A noi non cambia nulla, sono tipologie di vendita diverse, gli accessi sono distanti, nel mezzo tra noi e loro c'è una muraglia di cassonetti dei rifiuti".

"Siamo qui con l'attività da prima che arrivassero molti residenti e commercianti che oggi chiedono di non farci tornare" tuonano gli ambulanti che stamani sono tornati in piazza con i banchi ricoperti dagli striscioni: "La vostra partita del cuore è ridarci il lavoro" "Perché togliere lavoro anche a chi lo aveva?" di questo tenore alcuni degli slogan esposti.La richiesta alla questura ed alla Polizia Municipale - così spiegano gli organizzatori - è stata fatta nelle modalità previste dalla legge ed è valida per tre giorni.Alcuni vigili presenti in piazza osservano la protesta ma a domanda rispondono: "Non ne sappiamo niente, non ce ne siamo occupati, siamo qui per altro".Restano appesi gli striscioni dei negozianti che chiedono di mantenere lo status raggiunto e dei residenti che adesso hanno l'uscio di casa libero.

A seguito dell’occupazione l’Associazione Insieme per San Lorenzo manifesta "preoccupazione per quanto sta avvenendo - dichiara Paola Besutti presidente dell’Associazione - la situazione è diventata grave a causa della protesta dei proprietari dei banchi. Consideriamo questa azione un grave danno che colpisce sia i commercianti sia i residenti che lavorano e vivono nella zona, oltre a rappresentare un’iniziativa contro i regolamenti e le delibere comunali.

Una provocazione inaccettabile. Siamo rimasti sbalorditi e sconcertati davanti agli insulti e minacce di cui un nostro socio, residente in Canto de' Nelli, è stato vittima questa mattina. Un episodio che non lascia spazio ad alcuna giustificazione. L'Amministrazione comunale deve intervenire immediatamente a difesa delle proprie scelte e di tutti i cittadini che hanno visto nel nuovo assetto di Piazza San Lorenzo-Canto de' Nelli, un inizio di rinascita del quartiere.

A tale scopo l’Associazione auspica una seria concertazione tra le parti per raggiungere una soluzione definitiva del problema. Non accettiamo di tornare indietro”. 

Mobilità. "I bussini elettrici che passano sono praticamente vuoti" borbotta qualcuno "senza contare che molte persone camminano in strada e si ritrovano taxi ed autobus addosso".Il Comune di Firenze non ha risolto il problema: se da una parte infatti manca un luogo sul quale concentrare tutti gli 82 banchi spostati, dall'altro le concessioni di suolo pubblico restano bloccate in attesa di una conferma di cosa avverrà attorno alla Basilica.

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