Meningite: prorogata fino a giugno la campagna straordinaria di vaccinazione

L'Ordine dei medici e quello degli psicologi a Firenze lanciano un appello alla Regione a favore dell'obbligo per i bambini iscritti agli asili nido e alle scuole materne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2017 14:34
Meningite: prorogata fino a giugno la campagna straordinaria di vaccinazione

(DIRE) Firenze, 20 apr. - "La Regione ha prorogato fino a giugno la campagna straordinaria di vaccinazione, pensando di vaccinare contro la meningite 1,5 milioni di persone. Intanto, bisogna capire se sara' raggiunto questo target a giugno. Ad oggi non e' cosi'. È evidente che dobbiamo impegnarci, al di la' dei costi, a prorogare la vaccinazione". Lo afferma il presidente dell'Ordine dei medici di Firenze, Antonio Panti, rispondendo ai giornalisti, nel corso di una conferenza sul tema della legge regionale sull'obbligo vaccinale.

La prosecuzione della fase di vaccinazioni gratuite, "dipende da quanti casi di meningococco avremo alla fine di giugno e da quante persone avremo vaccinato- aggiunge-. La differenza rispetto a quando inizio' la campagna e' che ci stiamo accorgendo che il batterio si sta spostando sulla costa". Il riferimento e' ai due recenti casi di meningococco C a Pisa e Livorno, territori nei quali per sottoporsi all'immunizzazione e' necessario per i cittadini sopra i 45 anni pagare una quota. La speranza di Panti e' che "la Regione abbia la velocita' giusta nel decidere, perche' a volte e' questo il problema degli enti pubblici.

È chiaro- sottolinea- che dobbiamo rivedere la cartina della campagna, perche' eravamo partiti da una carta geografica diversa".

L'Ordine dei medici e quello degli psicologi a Firenze lanciano insieme un appello alla Regione per portare avanti la proposta di legge della Giunta sull'obbligo delle vaccinazioni per i bambini iscritti agli asili nido e alle scuole materne e affinche' nei palazzi regionali venga istituito un tavolo di concertazione per una poderosa campagna di comunicazione. L'invito, spiega il presidente dell'Ordine dei medici, Antonio Panti, ha un traguardo preciso: "Superare questa situazione di stallo, di incertezza politica.

Perche', mentre la Giunta regionale si e' mossa molto bene col disegno di legge, il Consiglio regionale sta annaspando. Noi ci muoviamo insieme agli psicologi- dice Panti-, perche' sono anche in grado di comunicare meglio di noi, e' il loro mestiere". Un messaggio rivolto a palazzo del Pegaso che si traduce in una stoccata rispetto all'indecisione di queste settimane. "Ecco- chiarisce-, uno psicologo servirebbe anche al Consiglio regionale per ragionare bene sulla questione dei vaccini, in maniera tale che ascoltino anche chi se ne intende oltre al primo che passa".

L'obiettivo finale del sostegno alla legge regionale portata avanti dall'assessore al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, e' di "smuovere il livello nazionale, perche' onestamente questo e' un problema del Parlamento- lascia chiaramente intendere Panti-. Il ministro si sta muovendo molto bene, ma il Parlamento per ora non lo ha seguito".La questione delle immunizzazioni riguarda a un tempo le classiche malattie infettive, come il morbillo, la cui ricomparsa "mi sembra una tragedia della societa'", sostiene il presidente dei medici, al pari della meningite.

"La delibera regionale parlava di vaccinare 1,5 milioni di persone contro il meningococco- ricorda-, finora abbiamo coperto 700 mila persone, la meta'". Gli psicologi per voce del presidente dell'Ordine fiorentino, Lauro Mengheri, chiedono qualcosa in piu' del semplice impegno legislativo. Pongono la realizzazione di una campagna di comunicazione in cima alle priorita'. "E questa- chiosa- non si fa con interventi spot, come e' accaduto sino ad oggi, dicendo 'vacciniamoci', o facendo un'uscita ogni tanto sui giornali.

Ci si mette intorno a un tavolo e si programma una campagna di comunicazione adeguata. Questo non e' stato assolutamente fatto". Mengheri richiama alla chiarezza assoluta. "Lo diciamo in maniera forte, decisa: andremo in Regione a chiedere un tavolo di concertazione per una campagna di comunicazione. Poi- conclude-, vedremo se i politici accetteranno o meno. A ciascuno il suo".

"Hanno ragione i medici, le cose che ci dicono sono preziose per definire i confini della legge sui vaccini, una legge di civilta' che il Pd sosterra' in Consiglio appena saremo pronti. Non perderemo tempo a fare sedute con lo psicologo: grazie, ma non ce n'e' bisogno". È la replica del capogruppo in Regione del Pd, Leonardo Marras alle dichiarazioni rese oggi nel corso di una conferenza stampa dal presidente dell'ordine dei medici di Firenze, Antonio Panti in merito all'iter di approvazione della legge sull'obbligo vaccinale. "Noi continuiamo, con impegno e determinazione, a fare il nostro lavoro- aggiunge-. Ma sia chiaro, a ciascuno il suo. Anche i medici pensino al loro ambito senza entrare in quello che non gli e' proprio. Per quello bisognerebbe candidarsi alle elezioni ed essere eletti". Il vincolo del doppio mandato, pero', punge sul punto il consigliere dem, "in quel caso almeno per il Pd vale. Spesso negli ordini professionali cosi' non e'". (Cap/ Dire)

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