Manifestazione Partite Iva, Ceccardi si prende la folla e Giani "equivoca" l'Ansa

Non basta Gianassi (Pd), centrodestra a braccetto con gli autonomi in stile 1994

Marco
Marco Bazzichi
06 luglio 2020 18:29
Manifestazione Partite Iva, Ceccardi si prende la folla e Giani

Avevano invitato sia Eugenio Giani che Susanna Ceccardi, ma alla fine a presentarsi in piazza del Duomo, alla manifestazione indetta da Ristoratori Toscana davanti alla sede della Giunta regionale, è venuta solo Ceccardi, assieme ad un nutrito centrodestra, da Jacopo Alberti (Lega) a Marco Stella (Forza Italia) a Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia). Alberti ostenta sorrisi a sinistra e a destra, per la sua proposta di legge regionale il cui titolo è un programma: "Sos Commercio e Turismo". 

Poi, per carità, “questa piazza non è di parte politica”, hanno spiegato gli organizzatori mentre esponevano l’assessore del Comune di Firenze Federico Gianassi come un trofeo per dimostrare che anche il Pd era presente. Fatto sta che, a nozze con questa audience inferocita col Governo e la Regione, dove la mascherina più trendy era quella col tricolore, ci è andata Susanna Ceccardi, che ha tenuto un comizio di fuoco dal palco sotto l’abside di Santa Maria del Fiore. La candidata presidente del centrodestra è andata a diritto, dopo che aveva premesso rispondendo ai giornalisti: “che non ci sia qui Eugenio Giani penso che dispiaccia ai lavoratori e alle categorie. In piazza ci sono le categorie produttive che pagano anche il suo e il mio stipendio. Quindi penso che sia doveroso essere accanto a loro".

Poi dal palco, rivolta verso la sede della Giunta: “almeno uno poteva scendere dal palazzo. Dispiace, ma non voglio parlare di chi non c'è, che magari è a tagliare qualche nastro ad un'importante inaugurazione. Io però credo che almeno una rappresentante dal governo regionale qua ci dovrebbe essere", ha detto l'eurodeputata leghista.

Insomma, oggi a Firenze pareva il 1994, con il popolo delle partite Iva a braccetto col centrodestra. “C’è una sinistra che guarda ancora gli autonomi dall'alto in basso -rincara Ceccardi- e questo è un problema proprio per quelle categorie che si sono viste amministrare in questi anni da persone che non le hanno ascoltate. A forza di non essere ascoltati, gli imprenditori sono in ginocchio e probabilmente domani non pagheranno lo stipendio".

Ed Eugenio Giani dov’era? Il presidente del Consiglio regionale, competitor di Ceccardi, aveva fatto sapere che era impossibilitato a venire alla manifestazione. Se non che, dopo aver incontrato una delegazione degli autonomi, ha dato la colpa, dai microfoni di Italia 7  niente di meno che all’agenzia Ansa: “in un lancio si leggeva che in piazza del Duomo ci sarebbe stato un incontro tra le partite Iva e Ceccardi, quindi io non mi sarei mai intromesso nell’incontro di un altro candidato mio concorrente. Del resto -ha aggiunto alzando gli occhi dal marciapiede accanto al Consiglio regionale, qui siamo comunque in piazza, in via Martelli”.

E Ceccardi infierisce ancora: “sicuramente ci sarà stato qualche nastro da tagliare a qualche importante manifestazione”. Per quanto riguarda la Giunta, discorso analogo. Nessuno in piazza, solo in incontro lontano dai riflettori tra Pasquale Naccheri, animatore principale di Ristoratori Toscana e l’assessore Stefano Ciuoffo: “abbiamo ribadito, così come ho fatto nelle precedenti occasioni, che la Regione conferma il suo impegno su tutti i fronti che possono favorire una ripresa delle attività economiche in Toscana”. Ma, al di là dell'impegno istituzionale, rimane la sensazione che tra determinate categorie affossate dal post-covid e il centrosinistra ci sia un filo da riprendere. Con le elezioni alle porte. 

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