Maltempo a Firenze: polemica su chiusura delle scuole

Torselli e Marcheschi (Fratelli d'Italia): "Chiusura scuole andava anticipata". Giachi: "Abbiamo evitato il caos"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2015 18:14
Maltempo a Firenze: polemica su chiusura delle scuole

Grossi disagi anche a Firenze a causa delle raffiche di vento che hanno abbattuto alberi e divelto tetti di edifici: alcune scuole sono state chiuse come l'Isis Da Vinci dove ci sono stati problemi al tetto del Triennio e delle Officine tecniche. Numerosi lettori hanno contattato Nove Da Firenze fin dalle prime ore dell'alba per sapere quale fosse la situazione in merito alle scuole ed alcuni hanno inviato foto dalla periferia, è il caso della via Pistoiese, come da zone centrali, come piazza Dalmazia.

Una lettrice ha scritto per segnalare la situazione al Poggio Imperiale: "Sono crollati due enormi cipressi in mezzo alla strada di fronte all’accesso alla Villa del Poggio Imperiale, sede del Collegio del Poggio Imperiale, Scuola Statale SS. Annunziata, scuola che è rimasta aperta ed i ragazzi dalle ore 7.30 in poi – poco tempo dopo il crollo - hanno scavalcato letteralmente i grossi tronchi per andare a scuola, in condizioni di grave pericolo. Uno dei due cipressi ha spezzato in due e scaraventato a terra uno dei due leoni in pietra posti sul piedistallo alla sommità del viale, di fronte all’accesso del Collegio. Tutto il viale del Poggio Imperiale presenta su ambedue i lati vari cipressi pericolanti, alcuni dei quali hanno già fatto cadere grossi rami sul viale. 600 alunni devono uscire dalla scuola del Poggio Imperiale alle ore 17.00 e devono rientrare domani mattina alle ore 8.00 con un viale del Poggio Imperiale – anche viale Galileo e viale Michelangelo e via Ugo Foscolo sono in condizioni precarie – con molti alberi a rischio crollo. I ragazzi possono accedere solo con l’autobus 11 che si ferma in via del Gelsomino e recarsi a piedi l’ultimo tratto del viale del Poggio Imperiale. Le scuole a Prato sono state fatte chiudere.

Quelle di Firenze no, creando, almeno al Collegio del Poggio Imperiale enormi pericoli e difficoltà. Ci si interroga su cosa deciderà di fare il Sindaco di Firenze, o chi in sua vece, in vista della ripetuta apertura delle scuole domani mattina, per salvaguardare la salute degli alunni e delle loro famiglie".

La polemica si è spostata in Palazzo Vecchio. "L'amministrazione comunale ha affrontato l'emergenza causata dal maltempo con la solita approssimazione. L'emergenza era prevista come lo era a Prato e Pistoia, dove però le scuole sono state chiuse in anticipo. Perché non lo si è fatto anche a Firenze?" così il capogruppo a Palazzo Vecchio di Fratelli d’Italia Francesco Torselli insieme al consigliere regionale Paolo Marcheschi commentano la gestione della situazione causata dal maltempo.

"E' assurdo che si invitino i genitori a lasciare i propri figli a scuola per evitare di congestionare il traffico - aggiungono i due esponenti di Fratelli d'Italia - fra alberi caduti, edifici danneggiati e strade chiuse l'amministrazione ha dimostrato di essere totalmente impreparata: gli agenti di Polizia municipale sono stati mandati in strada allo sbaraglio senza una logica, in maniera del tutto inefficace. Ogni volta che c'è un evento atmosferico straordinario, anche se annunciato, il Comune di Firenze si distingue in negativo a differenza di altri Comuni della Toscana coinvolti. E' inutile lanciare messaggi di tranquillità quando la situazione di emergenza e confusione è sotto gli occhi di tutti, messaggi annunciati dai sistemi meteo, peraltro pagati con soldi pubblici".

"Un'altra situazione grottesca è quella del Palazzo di Giustizia - proseguono Marcheschi e Torselli - dove agli ultimi piani l'edificio è rimasto danneggiato e i vetri distrutti. E' sconcertante che una struttura realizzata soltanto pochi anni fa sia così vulnerabile". "Sull'assurda decisione di lasciare le scuole aperte, salvo poi invitare i genitori a non recarsi in auto a prendere i figli - conclude Torselli - lunedì prossimo chiederemo delucidazioni in consiglio comunale alla vicesindaca Giachi"."Un’ordinanza generale di chiusura degli istituti scolastici emessa la mattina stessa avrebbe generato il caos - così risponde la vicesindaca Cristina Giachi - Come è successo altrove molti sarebbero arrivati a scuola per scoprire che era chiusa e dover poi non solo rientrare a casa ma anche organizzare la sorveglianza dei figli.

Singoli provvedimenti sono stati presi dai dirigenti scolastici e dall’amministrazione comunale là dove si sono evidenziate situazioni di pericolo. La situazione a Firenze non ha avuto, per nostra fortuna, la stessa gravità di Prato e Pistoia dove sono moltissimi gli edifici e le scuole fortemente danneggiati".

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