M5S a Firenze preferenze e Stelle: Amato chi?

L'importanza del voto elettorale

Antonio
Antonio Lenoci
08 gennaio 2015 11:59
M5S a Firenze preferenze e Stelle: Amato chi?

Non bastassero i problemi di ogni giorno, Firenze oggi si ritrova a discutere del #cambiaverso della candidata portavoce Miriam Amato. Ad onor di cronaca, con meno enfasi di quanto non sia avvenuto per il famoso biglietto Fiorentina vs Juventus, ma il calcio è il calcio, bellezza.Il problema adesso, in un Movimento legato ai principi come quello degli ex Amici di Beppe Grillo, è sbattere la porta restando dentro al Palazzo.La contesa si gioca sul seggio occupato da Amato in Palazzo Vecchio, un posto che il deputato Alfonso Bonafede, noto a Firenze per le battaglie legali al fianco dei cittadini, ma non famoso quanto Di Battista o Di Maio, attribuisce al Movimento e non ad Amato, per questo, visto che lascia il M5S le chiede apertamente di dimettersi.Il 25 maggio 2014 alle elezioni è andata così ed i quotidiani locali hanno evidenziato come fossero poche le preferenze raccolte, per quanto concerne i consiglieri eletti in un Movimento che ha preso 17mila voti.

Qualcuno borbottò "Non le conosce nessuno, hanno votato tutti sulla fiducia", ma non fu solo una battuta visto che le discussioni interne con la portavoce ci furono e come ricorda oggi Silvia Noferi: "Il risultato elettorale è stato deludente a Firenze e chiunque al suo posto si sarebbe posto delle domande e avrebbe fatto autocritica. Lei no, addossò tutta la colpa agli attivisti che non avevano contribuito alla campagna elettorale".

Il dispiacere delle colleghe è comunque palpabile: "Siamo felici che sia finalmente venuta allo scoperto, a questo punto l’attendiamo per far conoscere a tutti il nuovo partito “Percorso Comune” onde evitare che venga frainteso con la strada che percorre ogni mattina per venire a Palazzo Vecchio".Le consigliere si esprimono sulla vicenda con ben tre comunicati diversi in pochi minuti.Xekalos dichiara: "Da una persona che si definisce coerente ed onesta mi aspetterei un comportamento totalmente diverso, a partire dalla scelta di dimettersi: corretta se si fosse dimessa non dal MoVimento, che oggi tanto denigra, ma da Consigliera, in quanto eletta grazie al Movimento"Silvia Noferi dichiara: "Il candidato sindaco non ottiene preferenze personali, chi l’ha votata credeva e crede nel Movimento e i voti dei cittadini non possono essere ignorati. I veri idealisti si dimettono gli opportunisti scelgono il gruppo misto".

Poi in un comunicato congiunto Silvia Noferi ed Arianna Xekalos aggiungono: "La sua decisione è maturata stranamente dopo che il meetup degli Amici di Beppe Grillo l’aveva sfiduciata lo scorso 19 dicembre per i gravi comportamenti non in linea con i principi del Movimento. La portavoce era attesa all’assemblea del prossimo 9 gennaio per giustificare le sue azioni. Il tempismo della sua uscita dal Gruppo del M5S è sintomatico. Era ormai da tempo che la sua attività era rivolta principalmente a denigrare il Movimento ed ostacolare il lavoro del gruppo consiliare sia organizzando riunioni segrete per decidere di scissioni sia con dichiarazioni e accuse su tutte le maggiori testate".

Adesso però ad essere classificata come "Amato chi?" Miriam non ci sta e nella sua spiegazione dei motivi che la portano ad entrare nel "Gruppo Misto" precisa: "Il mio impegno sul territorio è iniziato ben prima della mia adesione al M5S, tramite numerosi comitati fiorentini, perché non accettavo d'esser passiva di fronte al continuo degrado della mia città".

"La mia azione sarà quella di voler continuare le battaglie intraprese sul territorio con i cittadini, rendere la democrazia partecipata qualcosa in più di uno slogan ed essere coerente con quanto ho affermato in campagna elettorale" quando in piazza Santissima Annunziata aspettava l'arrivo di Beppe Grillo per il comizio conclusivo. Ma senza vincolo di mandato, è sempre possibile cambiare idea."Il mio impegno sarà immutato - conclude infine Amato - probabilmente avrò più nemici ma sono in Comune per difendere l'interesse della collettività costi ciò che costi".In soccorso di Amato arriva l'insospettabile senatrice fiorentina PD Rosa Maria Di Giorgi: "Una decisione coraggiosa e al passo con i tempi, tempi che stanno facendo giustizia del grande bluff messo in piedi da Grillo e Casaleggio. Ridicole appaiono le richieste di dimissioni della Amato dal consiglio comunale, perché lei è stata votata per rappresentare le istanze dei fiorentini e di Firenze, e non per obbedire ad un blog o a dei capi assoluti.

Ci auguriamo che ora Miriam Amato abbia maggiori possibilità di lavorare per il bene della città".

Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io.

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