Lotta per la casa: i profughi somali davanti alla prefettura

"Le soluzioni non possono che essere emergenziali, anche per rispetto di tutti quei cittadini in attesa e che aspettano una sistemazione" ribatte Sara Funaro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2017 22:19
Lotta per la casa: i profughi somali davanti alla prefettura

(DIRE) Firenze, 1 mar. - Una trentina di profughi somali assieme al leader del movimento della lotta per la casa, Lorenzo Bargellini ha manifestato di fronte al palazzo della prefettura in occasione della giornata internazionale dei migranti. "Il fatto e' che dopo un mese e mezzo dalla morte di Ali' Muse nel rogo dell'ex Aiazzone di Sesto Fiorentino nessuno ha mai incontrato una delegazione di questi ragazzi di via Spaventa- spiega Bargellini-. Abbiamo letto solo proclami su sgomberi e non sono mai state prese in esame le loro proposte sul futuro, intendo delle soluzioni sicure, con un minimo di dignita' che vadano oltre l'emergenza freddo.

Qui, a parte i proclami di sindaco e prefetto sugli sgomberi si continua a fare finta di niente". Il timore, del resto, e' che proprio in questi minuti in prefettura si stia tenendo un vertice del comitato per l'ordine pubblico per decidere sugli sgomberi degli immobili a Firenze di via Spaventa, nella sede della fondazione Stensen dove tuttora soggiornano alcuni dei somali sopravvissuti all'incendio di Sesto, e in via Giordano. "Anche li'- ricorda Bargellini- sono 10 anni che delle persone ci abitano e non si capisce adesso il senso di un intervento".

La situazione, pertanto, oscilla fra lo stallo e il timore di una cacciata dalla situazione precaria trovata. E lo stesso padre Brovedani, il gesuita che gestisce la fondazione Stensen, secondo quanto riferisce Bargellini conferma "che non c'e' nessuna proposta nessuna novita' in campo". A chiosa delle parole del leader del movimento della lotta per la casa, i manifestanti stanno esibendo uno striscione con alcuni messaggi di rivendicazione: "Vogliamo i nostri diritti", "basta al business dell'accoglienza", "nessuno sgombero senza soluzioni stabili e dignitose", e "documenti, titoli di viaggio e residenza per tutti".

"Come abbiamo sempre ribadito, le soluzioni non possono che essere emergenziali, anche per rispetto di tutti quei cittadini in attesa e che aspettano una sistemazione". Lo spiega alla 'Dire' Sara Funaro, l'assessore al Welfare e all'Accoglienza del Comune di Firenze, che replica cosi' al Movimento di lotta per la Casa che, in mattinata, sotto la Prefettura, ha dato vita ad un sit-in per scongiurare lo sgombero di via Spaventa e per chiedere soluzioni "sicure, dignitose", sganciate "dall'emergenza freddo", da proporre ai somali che hanno occupato la palazzina dei gesuiti dopo il rogo di Sesto Fiorentino. (Dig/ Dire)

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