Livelli di sicurezza in area portuale: prevenzione incidenti ed infortuni sul lavoro

Viene istituita una cabina di regia, presieduta dal presidente della Regione, che entro novembre di ogni anno approva il Piano delle attività per la sicurezza relative all'anno successivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2018 14:37
Livelli di sicurezza in area portuale: prevenzione incidenti ed infortuni sul lavoro

Siglato stamani nella sede dell'Autorita' portuale di Livorno il Protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell'area portuale.

Il protocollo è stato firmato dal presidente Enrico Rossi, assieme al Contrammiraglio Giuseppe Tarzia, della Direzione marittima di Livorno, a Stefano Corsini, presidente dell'Autorita' portuale del Mar Tirreno, Orazio Parisi, direttore dell'Ispettorato interregionale del lavoro, Giovanni Asaro, direttore Inail Toscana, Roberto Lupica, direzione regionale Vigili del fuoco, Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, Lorenzo Bacci, sindaco di Collesalvetti, Marcello Mossa Verre, direttore Arpat, Maria Teresa De Lauretis, direttore Asl Toscana Nord ovest.

Il protocollo siglato stamani

Obiettivo del protocollo, migliorare i livelli di sicurezza dell'area portuale e ridurre le probabilità che gli infortuni avvengano; aumentare l'efficacia delle azioni di prevenzione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro, dei controlli e delle ispezioni, potenziando le attività di tutti i soggetti competenti, in modo da avere un quadro di riferimento complessivo della situazione per poter coordinare le azioni e raggiungere migliori standard di sicurezza sul lavoro.

Le azioni che verranno messe in campo per elevare gli standard di sicurezza sul lavoro dell'area industriale e portuale di Livorno riguarderanno l'ambito portuale in cui si svolgono le operazioni portuali, gli stabilimenti soggetti alla direttiva Seveso, le operazioni che comportano rischi.

A questo scopo, viene istituita una cabina di regia, presieduta dal presidente della Regione, che entro novembre di ogni anno approva il Piano delle attività per la sicurezza relative all'anno successivo.

Il Piano operativo per la sicurezza sul lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell'area portuale

Cuore del protocollo è, appunto, il Piano operativo delle attività per la sicurezza. Quello attuale è ancora in fase di elaborazione, verrà sottoposto alla cabina di regia entro novembre, e approvato entro la fine del 2018.

Questi gli elementi essenziali del Piano, illustrati dal direttore generale della giunta regionale Antonio Barretta. Fondamentale, intanto, il coordinamento tra tutti gli enti che hanno competenza in materia di sicurezza. E poi, aumentare sensibilmente il numero dei controlli degli organi di vigilanza: un aumento quantitativo e anche un miglioramento qualitativo. Aggiornare le procedure esistenti in materia di sicurezza e svilupparne di nuove; e renderle più cogenti di quanto non siano adesso. Potenziare la formazione degli operatori di vigilanza e dei lavoratori.

Promuovere campagne di comunicazione e sensibilizzazione. Fare bandi per sostenere le imprese che intendono investire in sicurezza."Esprimo grande soddisfazione perché tutti avete riconosciuto il ruolo che la Regione deve svolgere in materia di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro, e che le viene attribuito dal Titolo V della Costituzione. Noi stiamo facendo il nostro mestiere, ma tutti ci dobbiamo impegnare responsabilmente. Questo è il momento della responsabilità".

È quanto ha detto stamani il presidente Enrico Rossi, partecipando, nella sede dell'Autorita' portuale di Livorno, alla firma del protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell'area portuale. Firma alla quale hanno partecipato i rappresentanti di dieci enti.

"Altri protocolli per la sicurezza nei porti sono stati siglati negli anni passati, nel 2009 e nel 2015 - ha ricordato Rossi - ma poi i protocolli si allentano. Quando è accaduto, nel marzo scorso, l'incidente gravissimo in cui sono morti due lavoratori, abbiamo scoperto che il protocollo firmato nel 2015 era rimasto fermo, e a far esplodere il deposito erano stati i comportamenti sul lavoro. I datori devono dare le ore ai lavoratori per fare formazione per la sicurezza. Livorno, insieme a Marghera, è una delle attività più a rischio.

È giusto allora che la Regione si permetta di alzare la voce, perché innalzare il livello di sicurezza è doveroso"."Integrare tutti gli aspetti, le competenze, il lavoro di tutti è un bel salto di qualità - ha detto ancora il presidente, sottolineando il fatto che il protocollo mette in sinergia il lavoro di tutti gli enti coinvolti - Noi questa responsabilità ce la siamo assunta - ha ribadito ancora - e tutti quelli che stanno intorno a questo tavolo se la devono assumere, facendo ciascuno la sua parte.

C'è la necessità di un arricchimento dei saperi di tutti quelli che si occupano di sicurezza. L'integrazione è la vera novità di questo protocollo".Infine, Rossi ha fatto un appello ai datori di lavoro. "È il datore di lavoro che ha sempre fatto la differenza. Quando il datore di lavoro si è impegnato per la sicurezza, non siamo arrivati al rischio zero, che purtroppo non esiste, ma ci siamo avvicinati molto". E ha sottolineato che "fondamentale è il rapporto con i rappresentanti dei lavoratori".

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