Un elettroporatore CliniMacs Prodigy è stato donato al reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Meyer di Firenze: uno strumento d’avanguardia utile in alcune terapie contro le leucemie infantili, come la Car-t, dove si utilizzano le cellule del sistema immunitario per combattere il cancro. La donazione è stata possibile grazie all’associazione “Girotondo per sempre”, nata nel 2000 proprio con l’obiettivo di aiutare i bambini del reparto di oncologia, e due fondazioni – la Fondazione Fiorenzo Fratini e la Fondazione Cr Firenze – assieme ad altri sostenitori.
L’apparecchiatura, già consegnata e collaudata, va a completare una precedente donazione ed amplia la possibilità di manipolazione cellulare in ambiente controllato, permettendo attraverso l’innesto di un gene di produrre linfociti ‘ingegnerizzati’ da usare per la terapia senza ricorrere a virus come vettori e dunque in un ambiente sicuro ed automatizzato.
“Non possiamo che ringraziare la generosità dell’associazione, delle due fondazioni e di tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa”, commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “L’azienda ospedaliero universitaria Meyer è un’eccellenza della sanità pubblica in Italia. La Regione non si sottrae al suo ruolo, che è in quello di investire su un sistema sanitario pubblico e universalistico e chiediamo al governo e al parlamento di fare altrettanto”. “La sanità pubblica che vogliamo è fatti di servizi diffusi sul territorio – prosegue – e di ospedali con apparecchiature all’avanguardia, grandi professionalità ed anche empatia. Investimenti sul Meyer non sono mancati in questi anni, ma il dono da parte di privati è sempre ben accolto, perché ci può aiutare a rispondere ancora meglio ai bisogni di salute dei pazienti”.
Il nuovo macchinario ricevuto dall’ospedale è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale toscana, a cui - assieme al presidente Giani – hanno partecipato il presidente dell’associazione “Girotondo per sempre” Stefano Boccalini, il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria Meyer Paolo Morello Marchese, rappresentanti della Fondazione Fratini, Stefano Ermini per il Centro trasfusionale Meyer e Veronica Tintoti del reparto oncoematologia.
“Questa strumentazione – spiega Paolo Morello Marchese, direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria – permetterà al Meyer di compiere un ulteriore salto di qualità nella cura delle patologie oncologiche infantili. La possibilità di realizzare, all’interno del nostro ospedale, terapie cellulari oncologiche di ultima generazione ci consente di mettere a disposizione dei bambini un’arma molto potente per combattere i tumori. Non possiamo quindi che ringraziare l’associazione e le fondazioni che, con il loro contributo, ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo”.
“L’associazione Girotondo per Sempre - ricorda il presidente Stefano Boccalini - collabora da venticinque anni con l'ospedale Meyer ed in particolare con il reparto di oncoematologia, riuscendo sempre a realizzare i progetti negli anni richiesti. Tutto questo grazie a tanti sostenitori e in particolare per il 2025 alle Fondazioni Fiorenzo Fratini, Cassa di Risparmio di Firenze, Findomestic e Chianti Restauration. Un sentito grazie a tutti coloro che ci supportano”.
“Questa donazione rappresenta per noi un gesto concreto di speranza – sottolinea la presidente della Fondazione Fratini, Giovanna Cammi Fratini -. Unire le forze per aiutare i bambini è da sempre la nostra missione. Ogni vita salvata è una vittoria collettiva ed è questo che ci spinge ad andare avanti”.
“Ci sentiamo felici, orgogliosi ed emozionati di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo dati, ovvero il conseguimento di un target per arrivare all’acquisto di quello che si rivelerà un fondamentale strumento medico per il nostro ospedale pediatrico-ha spiegato Renato Di Marcantonio, presidente di Gens Florentiae-. Alle spalle del film che abbiamo realizzato, e che è stata una vera e propria avventura, che però è stata portatrice di tanti messaggi positivi, e che ha riscosso un successo ben oltre le nostre aspettative; c’è stata una attività nel far veicolare la comunicazione più importante che era alla base del nostro progetto, ovvero il donare al Meyer un’apparecchiatura per i bambini malati di tumore.
Essere arrivati a questo traguardo, grazie anche ai fondi da noi raccolti nel corso delle proiezioni del film, e veder riconosciuta la nostra opera, è la nostra soddisfazione piu’ grande. Ecco perché ci sentiamo di dire grazie a tutti i singoli donatori che sono entrati in contatto con questa iniziativa”.