Elezioni europee: gli “Spitzencandidaten”

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Chi sono i candidati principali alla guida della Commissione europea?

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Europe Direct Firenze
01 aprile 2019 23:50
Elezioni europee: gli “Spitzencandidaten”

Ci stiamo avvicinando alla data delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e sentiamo parlare di “Spitzencandidaten” che si presentano come i possibili futuri candidati alla Presidenza della Commissione europea.

Gli “Spitzencandidaten”, termine tedesco comunemente usato per indicare il "candidato principale", sono i candidati principali designati dai partiti politici europei, in pratica la Presidenza della Commissione europea viene assegnata al candidato principale del partito politico europeo che ha ottenuto il maggior numero di seggi al Parlamento europeo.

Questo sistema dei “candidati principali" è garanzia di democraticità e secondo i deputati europei non può essere revocato. Per i partiti europei indicare una persona e presentarla agli elettori vuole dire farla conoscere prima che assuma un incarico così importante, in questo modo si offre ai cittadini europei l'opportunità di dire la loro sui candidati alla Presidenza della Commissione europea.

Il trattato di Lisbona prevede che il Consiglio europeo, deliberando a maggioranza qualificata, nomini un Presidente della Commissione che deve essere approvato dal Parlamento europeo, tenendo conto dei risultati delle elezioni del Parlamento. Questo sistema dei "candidati principali" - o "Spitzenkandidat" - non è menzionato nei trattati UE ma si è consolidato come prassi ed è stato utilizzato per la prima volta, nel 2014 con la scelta di Jean-Claude Juncker, che era lo Spitzenkandidat del Partito popolare europeo, quale Presidente della Commissione europea. Nel 2014 fu raggiunto un accordo tra i leader dell’UE in seno al Consiglio europeo, il Parlamento europeo e i partiti politici europei sull’interpretazione dei trattati.

Il sistema degli "Spitzenkandidaten"viene quindi confermato per le prossime elezioni di maggio 2019 e il Parlamento in una risoluzione votata a febbraio 2018 si è detto pronto a respingere qualsiasi candidato alla Presidenza della Commissione che non sia stato selezionato in questo modo. I deputati ritengono che nel 2014 il sistema si sia rivelato un successo, stabilendo un legame tra la scelta del Presidente della Commissione e l’esito delle elezioni europee e sottolineano che le elezioni del 2019 saranno l’occasione per consolidare questa prassi.

La maggior parte dei partiti politici europei ha nominato i loro candidati capilista alla fine del 2018. Durante la campagna elettorale nel 2019 questi candidati si presentano e discutono in dibattiti dal vivo i loro programmi politici sul futuro dell'Europa.

Il 15 maggio, una settimana prima delle elezioni, ci sarà a Bruxelles in Parlamento un confronto con gli Spitzencandidaten che illustreranno la loro visione dell’Europa per la prossima legislatura. Il dibattito verrà trasmesso in diretta stremingVediamo chi sono alcuni di questi candidati principali:

-Manfred Weber (CDU, Germania) candidato del Partito Popolare Europeo PPE.

-Frans Timmermans (PvdA, Paesi Bassi) candidato del Partito dei socialisti europei PSE.

-Jan Zahardil (Partito democratico civile, Repubblica ceca) candidato del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei ECR

-Gruppo di leader liberali invece di un unico "Spitzenkandidat" candidati per il Gruppo di Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa

-Ska Keller (Bündnis 90/Die Grünen, Germania) e Bas Eickhout (GroenLinks, Paesi Bassi) candidati per il Partito europeo dei Verdi

-Violeta Tomič (Levica, Slovenia)e Nico Cué (Liegi, Belgio)candidati per il Partito della sinistra europea

A questo elenco si devono aggiungere altri candidati, designati da altri partiti politici, e non ancora individuati.

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