Lavori forestali con meno burocrazia: via il vincolo paesaggistico

Soddisfazione di Cia e Confagricoltura Toscana sul voto di fiducia parlamentare per nuove norme su boschi e fauna

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2023 17:45
Lavori forestali con meno burocrazia: via il vincolo paesaggistico

Il 28 settembre è stato approvato dall’aula del Senato della Repubblica, 94 voti a favore, 49 voti contrari e un astenuto, il disegno di legge “Conversione in legge del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici”.

Ora il provvedimento passa all’esame della Camera dei Deputati. Il decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 riguarda norme per la tutela degli utenti dei servizi di trasporto, materie economiche e finanziarie, nonché investimenti in settori strategici.

Via libera dunque alla deroga all’autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive ordinarie, grazie all’approvazione dell’emendamento a prima firma di Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato. L’approvazione dell’emendamento al Dl Asset rappresenta una vera e propria sburocratizzazione per l’intero settore forestale.

“Meno burocrazia e assurdi cavilli e divieti, possiamo tornare a lavorare nei boschi. Una buonissima notizia per il settore – sottolinea Sandro Orlandini, presidente di Cia Toscana Centro -. Un iter che è stato seguito direttamente dal sottosegretario Patrizio La Pietra, e che con la firma del senatore De Carlo, si conclude positivamente. Finalmente viene così rimosso un ostacolo assurdo per il comparto forestale toscano e italiano, quello del vincolo paesaggistico. Era talmente pesante come aggravio burocratico, che, quando emerse il problema, eravamo convinti che si risolvesse subito. Invece si è trascinato per qualche anno causando gravi danni economici e gestionali per le aziende agroforestali; oggi, finalmente, arriva una soluzione positiva ed auspicata. Il nostro ringraziamento va al senatore La Pietra per il grande interesse e competenza, e al presidente De Carlo per l’impegno verso una concreta semplificazione legislativa”.

La norma va a superare uno scoglio normativo, che imponendo il vincolo paesaggistico ad alcuni boschi e superfici forestali, implicava la necessità di un’autorizzazione paesaggistica per il cui rilascio erano richiesti molti mesi, come ha ricordato De Carlo.

“Finalmente arriva una vera semplificazione burocratica per il settore forestale. E’ quello che chiedevamo da tempo” annuncia il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri commentando l’approvazione dell’emendamento.

“Ringraziamo Governo, Parlamento e Regione e, in particolare, chi ci ha messo la faccia: in primis il sottosegretario Patrizio La Pietra e il senatore Luca del Carlo che ha presentato e fatto approvare un emendamento al Decreto legge Asset per la deroga all’autorizzazione paesaggistica per le operazioni boschive -dice il presidente Neri- La norma permette di superare un vecchio scoglio normativo che, imponendo il vincolo paesaggistico ad alcuni boschi e superfici forestali, implicava la necessità di un’autorizzazione paesaggistica per il cui rilascio erano richiesti parecchi mesi. Un grazie anche all’assessore regionale Saccardi per aver portato in fondo l’impegnò assunto, con il mondo forestale associativo, di radicale modifica con l’eliminazione della seconda autorizzazione da parte delle soprintendenze del parere paesaggistico per mantenere e curare i boschi sottoposti ai vincoli art 136 legge 42/2004”.

“Basta, dunque, l’autorizzazione forestale rilasciata dagli enti competenti per approvare le richieste dei proprietari delle superfici forestali e imprese, in quanto la legge è rigidissima nella tutela ambientale e nelle funzioni sociali e ecologiche dei boschi perché “bosco è, e bosco deve rimare” - sottolinea Marco Neri -. Una svolta nella politica forestale, una vera discontinuità per valorizzare la risorsa boschiva, per contrastare l’abbandono, per favorire la gestione sostenibile, prevenire gli incendi e i dissesti che i cambiamenti climatici provocano. Auspichiamo che la politica, in modo unitario, possa approvare altre riforme per sostenere il settore, a partire dallo sviluppo dei piani rurali”.

“I boschi e la caccia c’entrano come i cavoli a merenda, ma si avvicinano le elezioni europee e le forze politiche di centro-destra che sostengono il Governo Meloni vogliono ingraziarsi gli imprenditori e progettisti del settore forestale e il mondo venatorio (circa 470 mila cacciatori), tanto per cambiare -interviene Stefano Deliperi del Gruppo d’Intervento Giuridico- I boschi attualmente oggetto di tutela anche con singoli provvedimenti di individuazione ministeriale o regionale (artt.

136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) non vedrebbero più gli interventi di taglio assoggettati alla necessità dell’autorizzazione paesaggistica (art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), ma sarebbero gestiti come quelli tutelati con il vincolo paesaggistico discendente dalla legge (art. 142, comma 1°, lettera g, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.): in sostanza, per incentivare e sviluppare le potenzialità della filiera nazionale foresta – legno e … favorire il riposizionamento strategico delle aziende italiane rispetto alla concorrenza dei mercati esteri, sarebbero esentati dall’obbligo di preventiva autorizzazione paesaggistica tutti gli interventi di taglio colturale, la forestazione, la riforestazione, le opere di bonifica, antincendio e di conservazione da eseguirsi nei boschi e nelle foreste … , purché previsti ed autorizzati in base alla normativa in materia (art.

149, comma 1°, lettera c, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Per la felicità delle aziende produttrici di energia da biomasse legnose, uno scandaloso passo indietro nella salvaguardia dei boschi in un momento di crisi ambientale determinata dai cambiamenti climatici, proprio quando sono sempre più ridotti nei fatti gli ordinari controlli ambientali e i tagli illeciti sono ampiamente diffusi quanto sanzionati in modo penosamente insufficiente, poche migliaia di euro per danni ambientali spesso non ripristinabili.A puro titolo di esempio, basti pensare che nel solo periodo gennaio – ottobre 2022 i Carabinieri Forestale di Siena hanno svolto oltre 500 verifiche in materia, irrogando ben 319 sanzioni amministrative per complessivi 353 mila euro ed effettuando 19 comunicazioni di reato relative a 25 soggetti all’Autorità giudiziaria competente: oltre il 63% dei controlli effettuati ha evidenziato situazioni irregolari”.

Mantenendo l’impegno per la salvaguardia della fauna selvatica in difficoltà, la Regione ha aumentato con ulteriori 25 mila euro le risorse a disposizione del servizio regionale di soccorso fauna che attualmente è gestito dalla Asl Toscana Centro. Il servizio consiste nel soccorso della fauna selvatica ferita e in difficoltà e si attiva in base a priorità, privilegiando le specie selvatiche a rischio (come rapaci e specie autoctone) contattando gli organi di vigilanza locale. Saranno questi ultimi ad attivare il servizio. Caso a sé, i cinghiali per i quali, essendo in corso l’emergenza legata alla peste suina africana, sono previsti speciali protocolli.

Per tutti i casi di difficoltà della fauna sia in ambienti naturali sia, come succede sempre più spesso, in ambienti antropici, sono stati formulati degli indirizzi operativi uniformi da tempo- spiega Saccardi - Soccorrere un animale selvatico in difficoltà è un gesto che necessita di linee guida di comportamento e procedure che garantiscano non solo maggiori possibilità di cura e recupero dell'animale soccorso ma anche l'incolumità di chi si trova ad intervenire per primo. La tutela e il recupero della fauna è una missione importantissima, portata avanti con passione da tanti volontari e da personale qualificato che ogni giorno lavora per il benessere animale”.

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