Lavori stradali al bypass di Mantignano-Ugnano

Prenderanno il via la prossima settimana. Alessandro Draghi e Jacopo Cellai: “Ma l'acquedotto perde acqua da mesi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2021 16:08
Lavori stradali al bypass di Mantignano-Ugnano

Si apre il cantiere della nuova viabilità del bypass di Mantignano-Ugnano con la chiusura, da lunedì 31 maggio, del Ponte sulla Greve. Il provvedimento comporterà i divieti di transito in via di San Bartolo a Cintoia (tra via Simone Martini e via dell’Argin Grosso) e via del Fosso degli Ortolani (tra via del Ponticino e via dell’Argin Grosso): le due strade diventeranno quindi senza sfondo fino a 4 giugno. A seguire sarà ripristinato il preesistente senso unico alternato in vigore sempre per questo intervento. Itinerari alternativi per Firenze da via di Santa Berta-via di Mantignano-via di Ugnano-via Pisana; per Mantignano da via Simone Martini-via Mantegna-via del Cavallaccio-via della Casella-via Baccio da Montelupo-via Minervini-via di Sollicciano-via di Ugnano-via di Mantignano.

“Raggiungere quel luogo non è comodissimo, è uno dei posti più remoti dell’intero Comune dove le strade asfaltate non sono presenti; tuttavia – spiegano i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai – da diversi mesi coloro che passano a piedi lungo gli argini della Greve, poco prima dell’immissione nell’Arno, ci segnalano che dalle grosse tubature, dell’acquedotto di Mantignano, nel punto in cui attraversano il fiume Greve, fuoriesce una enorme quantità d’acqua, che forma una specie di cascata. Tempo fa i consiglieri Cellai e Bisconti (Q4) andarono di persona a rilevare la situazione; ieri gli esponenti Draghi e Masi sono tornati a ricontrollare di persona la situazione e hanno confermato le recenti segnalazioni dei cittadini: troppo pieno o una falla? Ancora non lo sappiamo con certezza, perciò chiederemo urgentemente di essere ragguagliati sulla situazione.

"Non è pensabile che in un’ottica di sviluppo ecosostenibile una città come Firenze, che ha le tariffe dell’acqua fra le più care d’Europa, si possa permettere una tale dispersione idrica" concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia Draghi e Cellai.

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