L’attualità dello storico strumento del gemellaggio

Che favorisce il processo di integrazione europea promuovendo il dialogo interculturale, lo scambio di esperienze, conoscenze e valori, il confronto costruttivo di opinioni e l'arricchimento reciproco, contribuendo quindi alla definizione dell'identità comune europea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2015 22:46
L’attualità dello storico strumento del gemellaggio

Il consiglio comunale di Reggello, in provincia di Firenze, dei primi di ottobre si è aperto con una riflessione sullo strumento del gemellaggio grazie all’intervento dell’ospite Eugenio Giani come Presidente del Consiglio regionale e Presidente della sezione toscana dell’associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (AICCRE).

Secondo Giani il ruolo dei consigli comunali e dei gemellaggi è stato fondamentale nel processo di integrazione europea, mentre per il sindaco di Reggello Cristiano Benucci, che la settimana prima si trovava in Germania a festeggiare i 15 anni di patto di gemellaggio con il comune tedesco di Rossdorf, i gemellaggi hanno costruito dal basso quella grande famiglia europea che non è possibile costruire dall’alto. Entrambi si sono trovati d’accordo sull’importanza storica dei gemellaggi come mezzo di pacificazione dopo la conclusione della seconda guerra mondiale.

Il gemellaggio, però, non va inteso come una mera operazione formale perchè mette in contatto realtà molto distanti geograficamente ma legate da unità di intenti e interessi proprio per favorire il processo di integrazione europea. Questi legami possono talvolta entrare in crisi. E’di recente attualità il caso che ha messo in discussione il gemellaggio tra il Sindaco del Comune di Borgo S.Lorenzo e il Sindaco del comune ungherese di Varpalota. Il motivo della crisi è stato scatenato dall’ondata migratoria che ha invaso l’Europa ed ha fatto emergere le opposte visioni sul tema dell’immigrazione del governo italiano e del governo ungherese, che, con il suo ministro Orban, ha deciso di alzare un muro di filo spinato per impedire l'ingresso nei profughi nel paese.

Questa momentanea crisi tra i due comuni, causata da un problema a livello di decisioni politiche, non mette assolutamente in discussione l’importanza del gemellaggio come strumento per favorire il dialogo interculturale e la pace tra i popoli europei.

Il gemellaggio (town twinning), ideato in Europa attorno al 1950, rappresenta la stipulazione ufficiale di un'unione fra due o più comunità (province, città metropolitane o comuni), allo scopo di cooperare e collaborare in diversi settori - quali il politico, l'economico, il commerciale, il sociale, l'educativo, il culturale - e di stabilire rapporti duraturi nel tempo. Coinvolgendo direttamente i cittadini, il gemellaggio favorisce il processo di integrazione europea promuovendo il dialogo interculturale, lo scambio di esperienze, conoscenze e valori, il confronto costruttivo di opinioni e l'arricchimento reciproco, contribuendo quindi alla definizione dell'identità comune europea. Il gemellaggio inoltre consente alle municipalità di inserirsi all'interno di sistemi relazionali di dimensione internazionale, offrendo uno strumento per stabilire e mantenere legami con realtà site in nazioni estere, promuovendo reti di amicizia al fine di congiungerle ad azioni di più vasta portata, inerenti a differenti ambiti nevralgici delle comunità urbane.

A dimostrazione dell’importanza di questo strumento il programma europeo “Europa per i cittadini” prevede la linea di finanziamento “Gemellaggio tra città” all’interno dello Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica”.

Questa linea co-finanzia progetti che riuniscano cittadini di città gemellate (o intenzionate a gemellarsi) attorno a temi legati agli obiettivi del Programma quali l’incoraggiamento della partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello di Unione, permettendo ai cittadini di comprendere meglio il processo di elaborazione politica dell'Unione e creando condizioni adeguate per favorire l'impegno sociale, il dialogo interculturale e il volontariato.

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