Lago Massaciuccoli: 2 milioni di euro per progetti di risanamento

Silvia Noferi (M5S). “La Regione Toscana si è dimenticata della Riserva naturale del Padule di Fucecchio?”

Redazione Nove da Firenze
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09 aprile 2021 14:42
Lago Massaciuccoli: 2 milioni di euro per progetti di risanamento

Firenze, 8 aprile 2021– Al via i progetti per il risanamento ambientale del lago di Massaciuccoli: nella riunione a cui hanno partecipato Regione Toscana, Autorità di Distretto Appennino settentrionale dell'Autorità di Bacino ed Ente Parco Miglarino San Rossore Massaciuccoli è stato deciso di stanziare subito 2 milioni di euro che potrebbero diventare 3, per finanziare la prima serie di interventi tra quelli delineati dallo studio tecnico che il Parco ha commissionato all'equipe guidata dal professor Bonari della Scuola Superiore Sant'Anna. Il finanziamento è reso possibile dall'anticipazione delle risorse che avanzano dai lavori per la realizzazione dell’adduzione delle acque del Serchio al Lago di Massaciuccoli

“In attesa di avviare i lavori per la derivazione delle acque dal fiume Serchio - spiega l'assessora regionale all'ambiente Monia Monni -, con la realizzazione del cd. 'tubino', abbiamo deciso di mettere a disposizione circa 2 milioni di euro per finanziare alcuni importanti progetti che permetteranno fin da subito di migliorare la qualità delle acque e avviare l'opera complessiva di salvaguardia del lago. Le risorse derivano da economie che si sono generate rispetto al progetto iniziale e che consentiranno di realizzare alcuni progetti individuati dalla Scuola Superiore Sant'Anna e condivisi con le amministrazioni comunali ed i soggetti coinvolti”.

“Ringraziamo la Regione a l'Autorità di Bacino per questa disponibilità -continua il presidente dell'Ente, Giovanni Maffei Cardellini - tra i lavori previsti dal piano ci sono il miglioramento della qualità delle acque del lago con la fitodepurazione, l'adeguamento idraulico, la creazione di centri autorizzati per i ricoveri barchini costruiti con materiali naturali ed ecocompatibili. Sulla base dei pareri tecnici che abbiamo commissionato, e dopo un confronto con gli enti locali, le associazioni, i cittadini e la comunità del lago, decideremo con quali interventi partire subito tra gli otto previsti». “Stiamo inoltre per iniziare i lavori di batimetria del fondale - ricorda il direttore del Parco, Riccardo Gaddi - ed abbiamo messo in bilancio le risorse per la realizzazione di un attraversamento in legno che completa i camminamenti tra l'Oasi Lipu e la Brilla”.

Gli otto interventi delineati dai tecnici: allargamento del collettore di Vecchiano con risagomatura e piantumazione delle sponde per la fitodepurazione (550mila euro), fitodepurazione nella zona del Caprile con adeguamento idraulico (600mila euro), fitodepurazione nell'area di Montramito (1,5 milioni di euro) e nell'area artigianale di Migliarino (550mila euro), deviazione dell'acqua dalle Polle del Fontanaccio nel Barra Barretta per aumentare l'apporto di acqua dolce e di qualità (150mila euro), trappole per catturare i sedimenti che arrivano dalle acque collinari e contrastare l'insabbiamento del lago (550 mila euro), rimozione dei manufatti fatiscenti e realizzazione di centri autorizzati per ricoveri barchini (lotto 1 lato Torre del Lago, 1 milione di euro), studio per elaborare un progetto di recupero ambientale e paesaggistico nella zone dove si trova la Carbonaia (150 mila euro).

Il lago, alcuni numeri – 7 km quadrati per un volume di 10-15 milioni di metri cubi che arrivano a 37-48 se si aggiungono i canali e la zona collegata del Padule. Il volume varia durante l’anno, nei mesi estivi è minore. Numerosi sono i canali sia in entrata sia in uscita: ogni giorno in media vengono filtrati dai 20 ai 24mila metri cubi di acqua. Le aree agricole sono più sviluppate nella zona meridionale, dal 2005 ad oggi è diminuita la coltivazione del mais e sono cresciute colture meno idroesigenti come gli ortaggi.

E' un silenzio ambiguo quello della Regione Toscana sul futuro della Riserva naturale del Padule di Fucecchio che ricordiamo essere tra le più grandi aree umide interne del nostro Paese. “Dopo 20 anni il Centro Ricerca Documentazione e Promozione voluto dalla Provincia di Pistoia negli anni'90 e che ha garantito fino ad oggi buona gestione e fruibilità della riserva naturale, ha un futuro incerto e nebuloso – attacca Silvia Noferi consigliera regionale del Movimento Cinque Stelleche sa di dismissione. In virtù della delibera 1053/2021 che di fatto con l'accordo fra Comuni, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e Regione Toscana, divide le competenze, generando immobilismo e alimentando campanilismi di cui sembrano avvantaggiarsi solo i cacciatori.

É incredibile che quest'area di oltre 2000 ettari di valore naturalistico internazionale veda solo il 10% della sua superficie ricadere all'interno dell'area naturale protetta della Riserva naturale del Padule di Fucecchio e il 90% in mano ai privati e quindi a totale disposizione dei cacciatori.

La Regione Toscana deve spiegare se dietro questo “spezzatino” c'è la volontà di demolire la riserva, dato che dal 2014, anno del passaggio di competenze dalla Provincia di Pistoia alla Regione Toscana, ci sono stati solo silenzio e immobilismo che hanno portato ad ignorare anche gli appelli di molte associazioni ambientalistiche, del mondo della cultura, della scienza e di oltre 700 insegnanti della Valdinievole.

Servono risposte e servono adesso – conclude Noferi per spazzare via i brutti pensieri che dietro questo grande silenzio ci sia la volontà di distruggere la Riserva naturale del Padule di Fucecchio.”

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