L'aeroporto di Firenze continua a dividere Giani e i Verdi

Il candidato governatore del centrosinistra ha incontrato una delegazione del partito ambientalista. Convergenze sulla mobilità (piace una stazione ferroviaria per il trasporto regionale in zona Circondaria) ma le posizioni sull'ampliamento di Peretola restano molto distanti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2020 00:05
L'aeroporto di Firenze continua a dividere Giani e i Verdi

(DIRE) Firenze, 3 feb. - Intesa su ambiente e mobilità fra il candidato del centrosinistra a governatore della Toscana, Eugenio Giani, e i Verdi ma sull'aeroporto di Peretola le posizioni restano lontane. Si può sintetizzare così l'esito dell'incontro fra il presidente dell'assemblea regionale e una delegazione di Europa Verde Toscana.

Il punto di partenza resta la cornice programmatica sottoscritta il 20 dicembre scorso al momento della costruzione della coalizione. Il presidente Giani, secondo quanto riferisce una nota, ha incorporato ulteriori proposte avanzate dai Verdi: dall'istituzione di un osservatorio permanente per l'attuazione del piano sulla Toscana carbon neutral nel 2030 alla mobilità intermodale con l'implementazione di una Pegaso card con 25 euro riconosciuti gratuitamente ogni anno ai passeggeri per treni regionali, bus, ma anche taxi, car e bike sharing. In questo caso Giani accoglie l'idea con riserva, rimandando alle effettive disponibilità di bilancio della Regione.

Sul fronte infrastrutturale si dice disponibile, invece, ad accogliere la proposta di una stazione ferroviaria per il trasporto regionale in zona Circondaria, in corrispondenza con la Foster, e all'altezza della Perfetti Ricasoli. Giani concorda coi Verdi anche sulla necessità di avviare all'inizio della legislatura un piano per la bonifica dell'amianto, mentre sull'ampliamento dello scalo aeroportuale di Firenze, si apprende, "rimangono posizioni diverse, mutualmente espressamente dichiarate". (Cap/ Dire)

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