La Toscana a sostegno dei lavoratori Mps

Dopo l'accordo con la Fondazione per il rafforzamento patrimoniale della banca

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2021 23:55
La Toscana a sostegno dei lavoratori Mps

Firenze 23.07.2021.- La Cgil Toscana sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori Mps a difesa dell’integrità del gruppo, delle sue funzioni, dell’occupazione e della condizione dei lavoratori: "Il Governo deve rispondere alle preoccupazioni dei dipendenti che da tempo attraverso tutte le proprie organizzazioni sindacali, hanno chiesto al MEF ( azionista di riferimento) un incontro per comprenderne le strategie senza ottenere risposta. Una posizione inaccettabile tanto più quando ogni giorno, nella discussione pubblica si assiste a ipotesi o speculazioni tutte a saldo negativo per lavoratori e territorio".

"MPS è una delle prime banche del paese, va difesa nella sua interezza concordando col decisore europeo un prolungamento dei tempi di uscita dello stato, senza perseguire operazioni di mercato sbrigative, che distruggerebbero una storia e una presenza importante anche in rapporto al sostegno dell’economia in modo particolare in Toscana -affermano dalla Cgil Toscana- Servono risposte a 22.000 lavoratori dei quali ricordiamolo oltre 5.000 nella nostra regione".

''Non possiamo che accogliere positivamente l’accordo preliminare annunciato da Fondazione Mps e Banca Mps. Un accordo che pone le basi per l'eliminazione del contenzioso tra Fondazione e Banca è senza dubbio una buona notizia. Attendiamo però i dettagli''. Così Fabio Brunamonti segretario First Cisl del Mps. ''Si tratta – ha dichiarato il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani – di un primo passo per la soluzione della questione dei rischi legali, che rappresenta uno degli ostacoli principali al rilancio della banca. Ora attendiamo l’esito degli stress test condotti dalla Bce, ma è necessario - conclude Colombani - che il rafforzamento patrimoniale si perfezioni nel più breve tempo possibile per garantire un futuro alla banca più antica del mondo e dare sicurezza ai suoi lavoratori dopo i tanti sacrifici fatti negli ultimi anni''.

"La Regione apprezza e sostiene le legittime istanze dei lavoratori a difesa dell’occupazione e del futuro di uno dei primi gruppi bancari del Paese". Così il presidente della Regione Eugenio Giani sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena.

"Grazie alla Fondazione MPS - prosegue Giani - il bilancio del Monte dei Paschi ha oggi 3,8 miliardi di problemi in meno. Per noi questo contributo determinante della Fondazione va speso tutto a difesa dei posti di lavoro e della permanenza della banca sul territorio. La prova di responsabilità della Fondazione MPS nel cancellare il contenzioso legale con MPS deve valere innanzitutto come una garanzia primaria per i 22.000 dipendenti della banca".

"In Toscana - conclude - continueremo perciò a lavorare senza risparmio, ancora più uniti, istituzioni e sindacati, con l’unico obiettivo di tutelare il futuro del Monte e il rapporto indissolubile con il suo territorio. Siamo convinti che questo scenario più favorevole agevoli anche l’impegno del Governo e del MEF a salvaguardare MPS da ogni ipotesi di smembramento del suo patrimonio pubblico. La banca va difesa nella sua interezza. Negli ultimi 2 anni gli scenari sono stati stravolti e oggi vanno concordati con l’Europa tempi ragionevoli per l’uscita dello Stato, contrastando operazioni di mercato che cancellerebbero una storia e un radicamento storico insostituibile per l’economia toscana. Merita sostegno e apprezzamento ogni iniziativa che va in questa direzione, come il presidio promosso lunedì prossimo dai sindacati di fronte al MEF".

Intanto il Gruppo Montepaschi ha perfezionato proprio oggi due operazioni di cartolarizzazione sintetica riguardanti, rispettivamente, un portafoglio di crediti erogati da Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. a corporate/PMI italiane, classificati prevalentemente in Stage 2, ed un portafoglio di finanziamenti specializzati erogati da MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., di ammontare complessivo pari a circa 1,4 miliardi di euro.

Grazie a tali cartolarizzazioni, il rischio Junior (per la cartolarizzazione su finanziamenti specializzati) e Mezzanine (per entrambe le operazioni) dei due portafogli verrà trasferito ad un soggetto terzo (il fondo Christofferson Robb & Company), tramite un contratto di garanzia. Le operazioni, che sono state notificate all’autorità di vigilanza per le valutazioni di competenza, contribuiranno alla realizzazione del piano di sostegno agli indicatori patrimoniali di Gruppo pianificati per il 2021 e libereranno risorse per erogare, successivamente, nuovo credito al tessuto economico e produttivo.

Le due cartolarizzazioni rappresentano le prime operazioni della specie in Italia aventi ad oggetto un portafoglio di crediti prevalentemente classificati in Stage 2, ed un portafoglio di finanziamenti specializzati soggetti all’applicazione, a fini prudenziali, del cosiddetto “Supervisory Slotting Criteria”, confermando l’approccio innovativo del Gruppo Montepaschi alla gestione del portafoglio creditizio.

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