La Polizia di Stato arresta due borseggiatrici al Mercato Centrale di Firenze

Si mimetizzavano tra i turisti girando con grossi cappelli per coprire i loro rapidi movimenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2019 15:32
La Polizia di Stato arresta due borseggiatrici al Mercato Centrale di Firenze

Nella giornata di ieri la Polizia di Stato ha arrestato 2 cittadine bulgare di 20 e 35 anni fermate dopo che una coppia di turisti giapponesi, seduti al tavolo di un locale del “Mercato Centrale”, si era improvvisamente ritrovata senza lo zaino.

I “Falchi” della Squadra Mobile da oltre un’ora stavano monitorando a distanza ogni singolo movimento delle due donne che già su Ponte Vecchio avevano insospettito i poliziotti impegnati, fin dalla mattina, in uno specifico servizio antiborseggio per le strade cittadine.

In poco tempo, le malintenzionate sono state viste più volte avvicinarsi ai bagagli portati a tracolla o in spalla dai turisti, ma non trovando forse alcuna situazione favorevole, si sono poi spostate verso Borgo San Lorenzo, entrando nel Mercato Centrale.

Intorno alle 13.00, dopo aver tentato invano di avvicinare ed aprire gli zaini di alcune ignare vittime in coda ai ristoranti, le due donne hanno adocchiato una coppia di turisti giapponesi impegnata ad imboccare la loro bimba di pochi mesi.

La 35enne ha cominciato quindi a scattare fotografie alla complice mentre quest’ultima è entrata in azione: prima ha appoggiato un grosso cappello di juta sullo zaino della coppia e poi se ne appropriata velocemente allontanandosi tra la folla, seguita dalla sua connazionale.

In un attimo gli Agenti della Squadra Mobile hanno raggiunto e bloccato le complici con in mano ancora la refurtiva, ovvero lo zaino delle vittime con all’interno documenti, carte di credito e denaro contante.

Questa mattina, dopo la convalida dell’arresto, il Tribunale di Firenze ha disposto nei confronti della cittadina bulgara di 35 anni la misura cautelare del “divieto di dimora nel capoluogo toscano” e quella dell’ “obbligo di firma” per la 20enne, quest’ultima ritenuta la materiale autrice del borseggio. 

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