Giornata di Florence Nightingale con gli infermieri in Santa Croce

Nursind Toscana lancia la campagna fotografica di sensibilizzazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2021 23:45
Giornata di Florence Nightingale con gli infermieri in Santa Croce

Firenze, 10 maggio 2021- Il complesso monumentale di Santa Croce tornerà ad accogliere i visitatori mercoledì 12 maggio. Lo farà nel segno di Florence Nightingale, la coraggiosa fondatrice della moderna professione infermieristica, nata a Firenze proprio il 12 maggio del 1820. Nella mattinata, in coincidenza con la Giornata internazionale dell’infermiere, la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche ha organizzato, nel Cenacolo, la prima tappa del suo congresso nazionale e la presentazione di un volume dedicato a Florence Nightingale e al suo legame con l’Italia.

Una giornata di lavori per fare il punto sull’infermieristica e le professioni sanitarie a 21 anni dalla Legge 251/2000. L’appuntamento, promosso dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia, si terrà domani, 12 maggio (dalle 8 alle 14.30), in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere. L’iniziativa si intitola: “Infermieri: ripartire dalla legge 251/2000. La cultura, le competenze, la specializzazione, i contesti e i luoghi di cura, la formazione, le responsabilità e l’autonomia, il management, la ricerca, le relazioni con altri professionisti”.

Al centro della giornata di lavori, dunque, la Legge 251/2000 che dalla sua istituzione disciplina le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché della professione ostetrica. La Legge ha determinato la struttura generale attualmente utilizzata per la classificazione delle professioni sanitarie, definendo di fatto l’autonomia e le responsabilità della professione sanitaria infermieristica e delle altre professioni sanitarie. Ha inoltre determinato la nascita della figura di infermiere dirigente.

Il programma della giornata, moderata dal giornalista Salvatore Petrarolo, direttore della testata online «NurseTimes», si aprirà alle 8 con il saluto delle presidenti delle Commissioni d’Albo Opi Firenze-Pistoia, Laura D’Addio (CAI) e Paola Stillo (CAIP). Alle 9 l’intervento del presidente di Opi Firenze Pistoia, Danilo Massai, sulla Legge 251/2000 come meta e opportunità. A seguire, si parlerà della legge 251/00 e di formazione in ambito accademico con Valerio Dimonte professore associato del Dipartimento delle Scienze Infermieristiche Università degli Studi di Torino. Alle 10 Paolo Zoppi, direttore del Dipartimento Assistenza Infermieristica e Ostetrica Azienda USL Toscana Centro con “La Dirigenza Infermieristica: nuove frontiere e nuove sfide”.

Si prosegue con “Il contesto socio sanitario degli anni ‘90 e la discontinuità propulsiva della L.251/00” a cura di Saverio Proia, già dirigente del Ministero della Salute, che ha lavorato proprio alla strutturazione della Legge 251/2000. A seguire, la senatrice e vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, Paola Boldrini, interverrà alle 11 su “Le specializzazioni infermieristiche. La proposta di legge”. Quindi, alle 11.30, Bruno Cavaliere direttore delle Professioni Sanitarie del Policlinico “San Martino” di Genova, interverrà sul tema “Lo scopo e gli obiettivi della 251/00 per i cittadini, i professionisti e il sistema salute”.

A seguire, dalle 12 alle 13, è prevista la tavola rotonda, “La L.251/00, le realizzazioni e le innovazioni. Il punto di vista” con Daniele Rodriguez professore Ordinario I.Q. di Medicina Legale, Aviano Rossi consulente docente in Management Sanitario, Paolo Carlo Motta professore Associato Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Brescia, Graziella Costamagna infermiera pediatrica e direttore Dipsa A. O. «Mauriziano», Luisa Anna Rigon presidente e amministratore delegato di Formazione in Agorà. Chiude l’evento Annalisa Silvestro ex presidente della Federazione Nazionale Infermieri, già deputata al parlamento italiano, affrontando il tema “Dall’attuale quadro politico: la determinazione per il rilancio delle professioni a favore dei cittadini”.

Anche OPI Siena celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere e lo fa allineandosi al tema scelto dalla Federazione Italiana Ordini Professioni Infermieristiche che – ad un anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza da Covid 19 - apre una riflessione sull’infermieristica di prossimità per un sistema salute più giusto ed efficace.

“Nella giornata che celebra la nostra professione – commenta il Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Siena, Michele Aurigi – ci troviamo a riflettere sul futuro del Servizio sanitario pubblico fortemente provato dalla pandemia. L’emergenza sanitaria ha evidenziato tutto il limite di politiche poco lungimiranti che hanno nel tempo falcidiato questo settore portando ad organici risicati. È tempo di dare gambe a nuovi modelli come quello dell’infermieristica di famiglia e comunità, perché il buon funzionamento degli ospedali passa anche da questo. Il Covid-19 ha mostrato quanto debole sia proprio l’assistenza territoriale e come attorno alla figura dell’Infermiere di famiglia e comunità, si debba dare vita a un percorso che possa intercettare i nuovi bisogni di salute e offrire le innovative risposte che gli infermieri sono già in grado di garantire a cittadini e pazienti”.

“In questa giornata - conclude il Presidente Aurigi – rivolgo un sincero ringraziamento a tutti i colleghi che, come di consueto, hanno dato e stanno dando prova di dedizione e competenza che, è davvero giunto il momento, devono ora essere adeguatamente riconosciute. Siamo professionisti. Siamo orgogliosamente infermieri e siamo, da sempre, ovunque per il bene di tutti”.

“Nella Giornata mondiale dell'Infermiere la nostra mente va ai tanti, troppi colleghi che ci hanno lasciato, che non ce l'hanno fatta. Deceduti per una malattia contratta durante il proprio servizio, magari per regalare un sorriso a un malato. Dietro una maschera appannata dalla sofferenza, dal dolore, logora da ore e ore di lavoro. Anche in loro nome oggi chiediamo che siano rispettati gli impegni presi in un anno che ci ha visti sempre in prima linea, senza esitazioni”. Con queste parole Giampaolo Giannoni, segretario regionale di Nursind Toscana, sindacato autonomo delle professioni infermieristiche, ricorda i colleghi all’indomani della Giornata mondiale dell’Infermiere, che ricorre il 12 maggio.

“La solitudine della nostra professione – aggiunge Giannoni - è acuita dalle mancate promesse, dai riconoscimenti mancati e dalle valorizzazioni che non si sono concretizzate. Promesse che fanno ancora più male perché avevamo dato fiducia alle Istituzioni. Mal riposta ancora una volta”. Proprio per ricordare alle Istituzioni gli impegni presi e le promesse non realizzate, in occasione della Giornata dell’Infermiere Nursind Toscana ha realizzato una campagna fotografica, “mettendoci la faccia”, mostrando i volti di tanti di quegli infermieri che sono rimasti nascosti sotto lo scafandro durante l’ultimo anno di pandemia, accompagnati da messaggi rivolti all’amministrazione. Tra questi, la richiesta di concorsi senza ombre per l’assunzione a tempo indeterminato, la richiesta di un adeguato riconoscimento economico e di percorsi che valorizzino la professione.

“Resta il sorriso di quel paziente, regalato senza chiedere niente. E la consapevolezza di essere da sempre vicini ai cittadini. Gli unici ad averci detto grazie e per i quali si fonda la nostra professione”, conclude Giannoni.

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