La formazione degli odontotecnici deve essere migliorata

Confartigianato Toscana chiede di adeguarla alle esigenze del mercato o si rischia che non vi sia ricambio generazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2021 15:00
La formazione degli odontotecnici deve essere migliorata

Il Presidente della categoria odontotecnici di Confartigianato Toscana Ivan Pintus ha nei giorni scorsi incontrato in videoconferenza la Vicepresidente della Commissione Sanità del Senato Paola Boldrini, firmataria del disegno di Legge per la regolamentazione dell’attività di odontotecnico. Durante l'incontro, al quale hanno preso parte anche Cna e Sno Odontotecnici, vi sono state importanti convergenze riguardo la necessità di allargare il perimetro di confronto sul tema della qualità del prodotto, di comune interesse di tutta la filiera e delle Istituzioni, al fine di tutelare la salute dei cittadini diffondendo l'utilizzo di materiali non nocivi, contrastare i dilaganti fenomeni del low cost e del turismo dentale e informare il pubblico riguardo le caratteristiche di qualità ed affidabilità delle protesi realizzate in Italia.

Per Ivan Pintus: “ La figura dell'odontotecnico è disciplinata da una normativa del 1928 che deve essere aggiornata, anche in base a quanto previsto dalla vigente normativa europea. Ringrazio quindi la senatrice Boldrini per la sua disponibilità. Chi realizza le protesi dentali – prosegue Pintus- deve poter avere dei riferimenti normativi chiari per quanto riguarda questioni fondamentali per la sua attività come la valutazione di conformità delle protesi, il controllo di qualità, la tracciabilità dei dispositivi e la sostenibilità”. Conclude poi il presidente degli odontotecnici di Confartigianato Toscana.

Quella dell'odontotecnico è una figura alla quale è richiesto un elevato livello di formazione scientifica e tecnica per poter realizzare protesi dentali di qualità. Occorre quindi che la formazione professionale degli odontotecnici sia adeguata alle esigenze del mercato o si rischia che non vi sia ricambio generazionale ”.

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