La Fiorentina batte il Livorno e conquista il quarto posto.

Prova di carattere dopo lo stop col Sassuolo. Pizarro e Rossi cambiano la partita. Di Cuadrado il goal che decide la gara

Alessandro
Alessandro Lazzeri
11 maggio 2014 20:17
La Fiorentina batte il Livorno e conquista il quarto posto.

La Fiorentina conquista definitivamente il quarto posto. E' un risultato che rischiava di sfuggire ai Viola che l'hanno certamente meritato. La sconfitta col Sassuolo e la vittoria di ieri sera dell'Inter che si era portata a un punto dei Viola, imponevano una vittoria nel derby col Livorno.

Così è stato, con qualche sofferenza di troppo. Il Livorno gioca senza il bomber Paulinho, squalificato, la Fiorentina con Rossi che parte dalla panchina. La partita deve farla il Livorno alla ricerca di una quasi impossibile salvezza. Nicola chiede ai suoi aggressività e chiusure strette. Montella si aspetta quest'atteggiamento del Livorno e non si sbilancia, anche se l'iniziativa è della Fiorentina, mentre il Livorno sembra in attesa. E' comunque dei labronici il primo tiro in porta al 18', con un destro di Mosquera che è alto sulla traversa.

La Fiorentina non si muove a ritmo elevato, controlla e aspetta il momento giusto per affondare il colpo. Con passaggi corti e possesso palla, i viola controllano il gioco ma non riescono a essere veloci. Il Livorno prova a costruire qualche ripartenza ma non riesce ad arrivare in area.

La partita è bruttina, forse il derby più triste degli ultimi anni.

Nella ripresa Montella inserisce Pizarro al posto di Matos e la squadra acquista logica di gioco e velocità. Al decimo esce Ilicic ed entra Rossi. Ed è proprio Pepito a cambiare la partita: bellissimo assist per Cuadrado. Il colombiano riprende il tiro respinto da Anania e mette in rete.

Per la Fiorentina è un goal che vale il quarto posto sicuro. A una giornata dalla fine, i Viola a sessantaquattro punti, sono irraggiungibili dall'Inter. Se i Viola raggiungono il posto in Europa League, per il Livorno è retrocessione. La Fiorentina non infierisce ma non cede ai generosi tentativi dei labronici. Un certo nervosismo nel finale e uno stupido coro contro Pepito Rossi, non aggiungono niente di buono a questa brutta partita che per i Viola risulta, comunque, determinante.

Montella ha dichiarato nel dopo gara: “Primo tempo? Loro erano molto chiusi, e bene. Sono stati molto bravi a farci giocare non bene. Abbiamo vinto in maniera meritata, le partite si possono vincere anche con un guizzo. E questo è un salto di qualità che la squadra dovrà fare anche in chiave anno prossimo. Stagione? Per me vale tantissimo questa stagione, la squadra ha fatto davvero molto. Con un pizzico di fortuna in più e un po’ di bravura in più da parte di tutti, potevamo ottenere qualcosa in più, come in finale.

A volte però gli avversari e in panchina hanno dimostrato di essere un po’ superiori. Futuro? Io ho detto quello che ho detto perché voglio capire. Io so di avere giocatori di primo livello, sapevo che le mie parole non avrebbero toccato gli equilibri in squadra. L’ho detto anticipatamente perché non sono quello che dice le cose per andare via. Vediamo cosa è possibile fare per migliorare la squadra. Cosa ci attende. Devo fare delle valutazioni. Non voglio decrescere. La mia professione m’impone di non decrescere.

Rossi? E’ un ragazzo per bene, non mi voglio mettere nei panni di Prandelli. E’ una scelta difficile portarlo o no, il mondiale è una competizione particolare. A oggi, se non ci fosse stato il mondiale, non so se lo avrei rischiato in questo finale di campionato. Si deve trovare la condizione un po’ alla volta. Lui anche da fermo ha la giocata. Ma non si può pensare che sia in condizione. Con Rossi-Gomez? Non è detto che potevamo fare meglio. Sicuramente avremmo avuto due grandi giocatori.

Chi fa goal fa la differenza. Cori su Rossi? Incommentabili. Se se ne parla, si fa il gioco delle persone stupide”.

Nel dopo gara ha parlato anche Pradè che ha dichiarato ai microfoni di Sky:

“Parlare solo di Cuadrado e basta sarebbe riduttivo. Dobbiamo risolvere la situazione con l'Udinese, ma lasciamo parlare la famiglia Della Valle con la famiglia Pozzo. Il futuro? Non ci dobbiamo confrontare, lo facciamo quotidianamente, i nostri tifosi possono dormire tra due guanciali. Oggi abbiamo fatto un passo avanti secondo me: abbiamo vinto non giocando bene".

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