La conservazione dei nidi di rondine nel corso delle ristrutturazioni

Come rinnovare gli edifici senza distruggere le abitazioni dei volativi?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2021 07:20
La conservazione dei nidi di rondine nel corso delle ristrutturazioni

La legge di Bilancio 2021 ha rinnovato il bonus per le ristrutturazioni degli edifici, questo ha dato impulso a lavori di rifacimento di facciate e coperture e in città si assiste al fiorire di cantieri con ponteggi che si innalzano fino ai tetti. Sappiamo che molte specie di uccelli utilizzano le cavità delle mura degli edifici per costruire il loro nido, una forma di adattamento che data da migliaia di anni, gli animali più comuni sono passeri, rondini, pipistrelli ( piccoli mammiferi volanti), gechi.

La Lipu fa presente che eseguire i lavori di ristrutturazione senza le dovute accortezze comporta il concreto rischio di eliminare i nidi e, in primavera-estate, di disturbare la nidificazione e distruggere la nidiata con morte certa dei pulli per fame e per sete, commettendo infrazione della legge - legge n°157/92 (art.21) di recepimento della Direttiva Europea “Uccelli” 2009/147/CE , e legge regionale n° 30/2015 (art.79) – e, nel caso di uccisione, reato penale ai sensi del Codice Penale art 544 bis e ter.

La delibera 345/2009 del Comune di Firenze tutela specificatamente i nidi di rondine, balestruccio e rondone e indica divieti e obblighi. Si tratta di specie protette in forte calo -40% negli ultimi 20 anni a causa di più fattori tra i quali la eliminazione dei loro siti di nidificazione a causa di demolizioni e ristrutturazioni di vecchi edifici e la scarsità di luoghi idonei negli edifici della moderna architettura. Sono migratori svernanti in Africa che ogni anno percorrono fino a 7.000 chilometri per tornare allo stesso nido per mettere al mondo la nuova generazione. Arrivano a primavera, da sempre attesi come segno di rinascita - “San Benedetto la rondine sotto il tetto” - e se ne vanno a settembre. Si alimentano catturando migliaia di insetti al giorno, con voli abili e veloci inconfondibili con le loro ali falcate.

La rondine e il balestruccio costruiscono i nidi in parete impastando l’argilla con la saliva, quello della rondine ha forma a scodella, è posizionato sotto porticati, garage, aie e stalle, mentre quello del balestruccio ricorda una coppa con foro di ingresso, sotto i cornicioni dei tetti. Questi nidi sono ben visibili dall’esterno a differenza di quelli dei rondoni. Formidabili volatori vivono sempre in aria, si posano solo per deporre le uova e allevare i piccoli, sfruttando come nido le fessure delle pareti e dei sottotetti, le cavità sotto i coppi tipici dei tetti delle città toscane, le buche pontaie degli edifici storici: solo la meravigliosa sarabanda degli adulti impegnati nel nutrire i pulli indica la presenza in genere di più nidi.

La conoscenza della vita animale che si svolge attorno a noi è il primo passo per prendere consapevolezza di condividere gli spazi con altre creature viventi che meritano rispetto: solo così le nostre azioni potranno essere buone azioni.

Al momento di avviare il cantiere è necessario valutare l’esistenza di insediamenti avifaunistici, anche con l’aiuto di personale esperto, in modo da programmare i lavori senza creare danno, in particolare escludendo, come indicato nella delibera “salva rondini”, il periodo della nidificazione, in alternativa si mettano in atto accorgimenti utili a far convivere il cantiere con l’attività di allevamento della prole fino all’involo.

La Lipu Firenze lancia l’appello agli addetti ai lavori affinché si facciano parte attiva per la conservazione dei nidi e ai cittadini che segnalino casi di non rispetto della normativa di tutela e resta a disposizione per fornire supporto conoscitivo.

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