Via della Mattonaia: come cambia

Previsto l'allargamento del marciapiede più l'inserimento di un filare di alberi. Gli interventi nella città "murata"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 Agosto 2025 14:50
Via della Mattonaia: come cambia

Anche nella città “murata” si può intervenire per migliorare la qualità degli spazi pubblici e al contempo la vivibilità dedicando grande attenzione alla sostenibilità ambientale. In campo, infatti, ci sono una serie di interventi di riqualificazione da parte di Palazzo Vecchio. Proseguono i lavori in via Pietrapiana, a partire da settembre sarà la volta dell’area di Canto alle Rondini, con l’allargamento della piazza, nuova pavimentazione, alberature e panchine e Via dei Pepi (a fianco dell'ex Palazzo delle Poste). 

Nel contempo, l’amministrazione ha varato un piano di riqualificazione per tre zone del centro, l’area di via Faenza (comprese via Pratello, via Enrico Poggi, Piazza del Crocifisso), di piazza Mentana (oltre a questa anche piazza dei Giudici, via dei Saponai, via Malenchini e via dei Vagellai) e una parte di Sant’Ambrogio (ovvero via della Mattonaia, via Carducci e via Farini), con la delibera approvata nell’ultima giunta comunale e relativa all’Accordo quadro “PN METRO PLUS e città medie Sud 2021/2027 - Piano di riqualificazione del centro Unesco” per i quali l’Amministrazione ha ottenuto un finanziamento europeo di 9 milioni di euro immediatamente spendibili ed incrementabili di ulteriori 4 milioni di euro mediante il meccanismo della flessibilità. 

Obiettivo fondamentale, rendere queste zone più vivibili e a misura di pedoni con ampliamenti di marciapiedi, inserimenti di verde e arredi urbani oltre alla riqualificazione delle pavimentazioni stradali, grazie a interventi che coinvolgono l’assessorato alla Mobilità e l’assessorato all’Ambiente.

“Presentiamo un’importante operazione di riqualificazione di piazze e strade del centro storico che prevede azioni diverse, l’allargamento dei marciapiedi, l’incremento del verde e dell’arredo urbano, e vede un investimento di risorse ingenti, 13 milioni di euro. – ha detto la sindaca Sara Funaro - Via Pietrapiana rientra in un progetto precedente, a settembre partiranno i lavori nel quadrilatero di Canto alle Rondini, con panchine e alberature e la riqualificazione di via dei Pepi.

C’è stata la decisione di spostare i cassonetti, inizialmente previsti in questo quadrilatero, in un altro punto che impatta meno sia sul commercio che sui residenti. Contemporaneamente con i fondi PN METRO PLUS abbiamo deciso di intervenire su tante piazze e strade del centro storico che aspettavano una riqualificazione. I progetti prevedono l’allargamento dei marciapiedi, l’incremento delle alberature e dell’arredo urbano e un’attenzione alla sostenibilità con interventi di mitigazione delle isole di calore, per avere così strade più belle, più verdi, più sicure e più percorribili per i pedoni.

Parliamo di tre aree, quella di via Faenza, quella di piazza Mentana, e una parte di sant’Ambrogio. Lavoriamo per avere strade più vissute dai pedoni, grazie a una mobilità più morbida in città e per fronteggiare quella che è una vera e propria emergenza, cioè il cambiamento climatico. Sappiamo infatti che nella nostra città le aree più impattate dal calore sono quella del centro storico e di Novoli, su queste zone quindi vogliamo intervenire in modo deciso”.

Per quanto riguarda via Pietrapiana, tutta l’area, compresa quella di piazza Salvemini, sarà oggetto di importanti interventi di riqualificazione, con il rifacimento della pavimentazione e l'inserimento di alberature e sedute. Da settembre i lavori riguarderanno sia la zona di Canto alle Rondini (fronte Farmacia) che Via dei Pepi (a fianco dell'ex Palazzo delle Poste); i lavori inizieranno da Canto alle Rondini, in modo da completare prima possibile questa zona per la quale si prevede una durata del cantiere di circa 1 mese e mezzo, per poi proseguire con via dei Pepi per una durata del cantiere di circa 2 mesi; questi ultimi lavori saranno preceduti da interventi di Publiacqua sui sottoservizi. Parallelamente, a cura di Alia, saranno realizzati i cassonetti interrati nella nuova posizione di Piazza Salvemini, l’intervento si concluderà con la parte di via Pietrapiana di fronte al palazzo delle Poste che prenderà il via nel 2026

Le tre aree comprese nella delibera, invece, quella di via Faenza (comprese via Pratello, via Enrico Poggi, Piazza del Crocifisso), di piazza Mentana (oltre a questa anche piazza dei Giudici, via dei Saponai, via Malenchini e via dei Vagellai) e di alcune strade in Sant’Ambrogio (ovvero via della Mattonaia, via Carducci e via Farini) sono tutte caratterizzate da un tessuto viario disomogeneo rispetto ad altre aree già riqualificate del centro Unesco, per questo l’amministrazione ha voluto investire con progetti di riqualificazione attenti alla sostenibilità e a favorire l’equilibrio tra auto e pedoni. Su questi progetti ci sarà un confronto con la Soprintendenza.

Favorire la pedonalità passa attraverso un riequilibrio dell’utilizzo degli spazi urbani che riduca l’impatto negativo del traffico e della velocità. Concretamente si prevede di intervenire in particolare nelle aree in corrispondenza degli incroci aumentando gli spazi dedicati ai pedoni di almeno il 30% rispetto ad oggi con interventi di viabilità finalizzati a una mobilità dolce. Questo tipo di interventi aumentano la visibilità dei pedoni, inducono gli automobilisti a rallentare grazie agli arredi urbani e alla modifica della geometria stradale, creano nuovi spazi più accoglienti con panchine, più sicuri per chi si muove a piedi o in bicicletta e più accessibili per persone con disabilità, anziani e bambini grazie l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ma favorire la pedonalità significa anche valorizzare i collegamenti tra il centro e queste aree creando dei “corridoi” a misura di pedone con arredi e verde urbano. Quindi per l’area di via Faenza-via Pratello-via Enrico Poggi-Piazza del Crocifisso l’idea progettuale completa gli interventi nelle zone circostanti effettuati negli ultimi anni (per esempio in via Ridolfi, via XXVII Aprile, piazza Indipendenza, Via Cavour) o in via di realizzazione (via Guelfa, piazza Brunelleschi) e punta a valorizzare il collegamento tra la Fortezza da Basso e la stazione di Santa Maria Novella con il centro storico. I percorsi pedonali saranno riqualificati con una particolare attenzione all’accessibilità per tutti (senza barriere) e con l’inserimento di arredi urbani green (come fioriere e sedute in materiali sostenibili) per aumentare il comfort di chi sceglie di muoversi a piedi.

Per l’area di piazza Mentana-piazza dei Giudici-via dei Saponai-via Malenchini-via dei Vagellai la finalità del progetto è la riqualificazione della zona che si affaccia sul lungarno (le cui spallette sono in corso di risanamento grazie al progetto della Regione Toscana di mitigazione del rischio idraulico) e il miglioramento dei collegamenti con le zone di maggior afflusso del centro, in particolare con piazza della Signoria, Ponte Vecchio, la Galleria degli Uffizi e piazza Santa Croce. Nelle strade e piazze sarà effettuato il rifacimento della pavimentazione; poi in piazza Mentana sarà allargata l’area dedicata ai pedoni e collocati ulteriori arredi verdi che arriveranno anche in piazza dei Giudici.

Infine, per la zona di via della Mattonaia-via Farini-via Carducci dove è prevista la riqualificazione delle tre viabilità parallele con una serie di opere mirate a facilitare gli spostamenti a piedi. Obiettivo migliorare i collegamenti pedonali tra piazza d’Azeglio, il mercato di Sant’Ambrogio e piazza dei Ciompi.

Da segnalare in particolare l’allargamento del marciapiede in via della Mattonaia con la previsione di inserimento di un filare di alberature in modo da mitigare l’impatto dell’isola di calore. Quest'ultimo progetto, insieme a quello di piazza dei Giudici, farà anche parte degli interventi oggetto del protocollo firmato fra l'Amministrazione Comunale e la Fondazione Capellino, che prevede la sperimentazione di interventi di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico nelle aree urbane, in particolare favorendo il ritorno della biodiversità in città.

Ciò permetterà, grazie all'attività del CNR-IBE, la misurazione dell’efficacia degli interventi di mitigazione attraverso sistemi di monitoraggio dei parametri fisici e dei servizi ecosistemici che, comparati con benchmark di riferimento rilevati in aree di confronto, potranno consentire l’individuazione delle più efficaci soluzioni da adottare. L'obiettivo finale é di raccogliere dati per identificare quelle strategie di adattamento dell'ambiente urbano che rendano l’ecosistema più resiliente e siano in grado di influenzare il modello di sviluppo urbano e gli stili di vita, in linea con l'obiettivo del Climate City Contract (Patto Climatico Cittadino) di Firenze che è parte della missione UE delle 100 città climaticamente neutre.

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