Un disinteresse crescente e inarrestabile. E’ questa la deduzione che si deduce dai dati sulla partecipazione al rinnovo del Consiglio regionale della Toscana. 14 punti percentuali in meno rispetto alla tornata del 2020 e un totale di partecipanti sotto il 50%, mentre esprimono soddisfazione i partiti maggioritari tra gli elettori che hanno espresso il proprio voto.
"Alle Regionali in Toscana Possibile ha sostenuto Antonella Bundu e Toscana Rossa, e per come sta andando lo spoglio bisognerà aspettare fino all'ultimo voto per capire se avrà superato la soglia di sbarramento al 5% prevista dalla legge elettorale.Ci sono due cose, però, che si possono già dire. Il risultato della lista sarà intorno alla soglia di sbarramento del 5%, ed è frutto di un grande lavoro e radicamento sul territorio che non si può improvvisare e che dà i suoi frutti.
E da una coerenza e una radicalità delle posizioni che va sempre e comunque dimostrata. Siamo contenti che il contributo di Possibile, il nostro impegno, la qualità delle nostre candidature, la riconoscibilità del nostro simbolo abbiano contribuito a un risultato che si prospetta in ogni caso superiore alle aspettative di tanti. Siamo preoccupati per il dato dell'affluenza, che non può essere relegato a mera statistica, ma dovrebbe essere allarmante per chiunque sia realmente interessato alla partecipazione e alla rappresentanza, e non soltanto al mantenimento delle proprie posizioni di potere.
Su questo tema la politica, tutta, è chiamata a un'assunzione di responsabilità che non è più rinviabile" dichiara Francesca Druetti, Segretaria Nazionale di Possibile.
"Se i nostri interlocutori sono sempre più espressioni dei loro gruppi di potere e di nicchia, è evidente che le istituzioni sono sempre meno affidabili e, se chiamate a rispondere alle esigenze dei cittadini, dei consumatori, dei lavoratori, è probabile che rispondano più ai propri fedeli che a quelli di tutti i cittadini -dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Ovviamente ci auspichiamo che così non sia. Ma il trend in atto, dopo le elezioni nelle Marche, in Calabria e ora in Toscana, facendo mente locale anche alla qualità delle campagne elettorali, molto basate su frasi fatte, battute, insulti, minacce e poco con spiegazioni e illustrazioni delle proprie capacità e promesse….. il trend in atto, non è promettente".