La Ballerina di Sauro Cavallini a Dubai anticipa Expo 2020

In attesa dell’Expo 2020 di Dubai che sarà inaugurata il prossimo ottobre, il distretto finanziario della capitale degli Emirati Arabi è già teatro di uno straordinario evento artistico che fa da apripista e corollario all’appuntamento di autunno.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2020 20:18
La Ballerina di Sauro Cavallini a Dubai anticipa Expo 2020

Grazie alla collaborazione tra 71StructuralArt di Dubai e la Galleria Frilli di Firenze, il DIFC (Dubai International Financial Center) ha dato vita a un progetto unico nel suo genere nella metropoli araba - la “DIFC Sculpture Walk” - ovvero l’allestimento di una suggestiva selezione di opere monumentali di artisti di rilevanza internazionale che saranno in esposizione fino a primavera 2020 inoltrata.

Nel ristretto numero di artisti protagonisti di questa esclusiva e irripetibile full immersion nell’arte, figura anche Sauro Cavallini, spezzino di nascita, ma fiorentino d’adozione, scomparso tre anni fa dopo una carriera di successo durata mezzo secolo.

Per alcuni mesi la monumentale Ballerina (alta più di tre metri) - che Cavallini realizzò in bronzo nel 1979 dedicandola alla danza -, sarà al centro della Gate Avenue di Dubai, per rappresentare l’eccellenza italiana nell’arte scultorea contemporanea.

La DIFC Sculpture Walk, dove l’opera di Sauro Cavallini è collocata, introduce un vasto programma di eventi che faranno di Dubai Expo2020 uno dei principali appuntamenti attrattivi mondiali di quest’anno. In particolare, gli organizzatori della “Sculpture Walk” prevedono che questa straordinaria esposizione temporanea di grandi sculture non musealizzate attirerà un grande pubblico, comprendente anche collezionisti, amanti dell'arte locali e internazionali, oltre alle istituzioni finanziarie che già operano in questo cruciale distretto economico. Si tratterà quindi di un’esperienza che porrà in originale dialogo la bellezza dell’arte scultorea con le soluzioni di design progressivo dell’Avenue araba.

Attivo per oltre mezzo secolo, Sauro Cavallini ha sempre mostrato una personalità eclettica, confrontandosi con diverse forme di espressione (disegno, pittura, ma soprattutto scultura) e riuscendo a ottenere commissioni prestigiose, così come il privilegio di essere presente con le sue opere in collezioni di elevato spessore come quelle della Città del Vaticano, del Principato di Monaco, del Parlamento Europeo di Strasburgo o importanti istituti bancari e amministrazioni pubbliche.

Moltissimi i riconoscimenti ricevuti da Sauro Cavallini in vita, ma dalla sua scomparsa avvenuta nel 2016, si è registrato un sempre maggiore riconoscimento e apprezzamento del suo lavoro mediante l’attenzione particolare della critica e una serie di eventi che hanno dato l’opportunità a un pubblico sempre più vasto di approfondire la sua opera.

Grazie all’apertura del suo atelier sulla collina di Fiesole (FI) in occasione dell’inaugurazione del Centro Studi a lui intitolato nel gennaio 2017 alla presenza della stampa, del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani e del Sindaco Anna Ravoni, e poi alla grande retrospettiva inaugurata dal Sindaco di Firenze Dario Nardella che l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze gli ha dedicato nel 2018, e alla successiva assegnazione di due premi internazionali (il “Lifetime Achivement Award” alla carriera durante il Visionary Art Show di Lecce e il “Premio internazionale alla carriera Lorenzo il Magnifico” durante la XI edizione della Biennale Internazionale dell’Arte contemporanea di Firenze), prosegue quindi il successo di un artista che ha dedicato tutta la sua vita alla realizzazione di opere di grande impatto emotivo, dove l’attualità dello studio della forma sia dal punto di vista scultoreo, sia grafico, ha raggiunto livelli altissimi di approfondimento e conoscenza.

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