Investire nel digitale porta nuovi clienti? La parola alle aziende

Esempi di aziende differenti che hanno scelto l’online come principale canale per le vendite raggiungendo in 2 anni molt

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2023 08:00
Investire nel digitale porta nuovi clienti? La parola alle aziende

Quando si parla di impresa l’investimento nel digitale non è più un extra e non riguarda più solo i pionieri o le aziende ad alta vocazione tecnologica. Le opportunità offerte dalla trasformazione digitale sono applicabili a tutti i settori merceologici seppur con soluzioni differenti.

Nel 2022 le aziende hanno aumentato il budget destinato agli investimenti digitali del 4%. Secondo il report Digital Index Pmi, le PMI che usano i canali digitali sono riuscite a incrementare del 20% le entrate aziendali, aumentando del 30% il numero dei clienti e il 50% delle visite presso gli store fisici.

Investire nel digitale dunque è la vera chiave di volta per restare competitivi sul mercato e crescere. Ma cosa vuol dire concretamente? Quali sono le cose da fare? Quali sono gli ambiti di competenza a cui un imprenditore contemporaneo dovrebbe puntare? Su quali professionisti investire?

Per rispondere a queste domande abbiamo raccolto le esperienze di alcune imprese del territorio toscano e non solo. La selezione che qui vi presentiamo comprende aziende molto differenti tra loro per dimensioni e ambiti di competenza, tutte però accomunate da una forte propensione verso il digitale e con numeri e fatturato degli ultimi 2 anni in crescita. Attraverso i racconti dei titolari abbiamo cercato di capire se le due cose sono strettamente connesse e se sì, cosa ha davvero dato nuovo impulso alle vendite.

Casalini Libri

Casalini Libri è una storica azienda che fornisce pubblicazioni europee e servizi bibliografici, con l’obiettivo di diffondere la cultura italiana nel mondo. Fondata negli anni ‘50 da Mario Casalini a Firenze e oggi guidata dai figli Barbara e Michele, l’azienda ha come clienti biblioteche, editori, istituti culturali e accademie internazionali.

L’innovazione è da sempre il tratto distintivo di Casalini Libri che nel 2011 crea Torrossa, una piattaforma digitale che oggi include oltre 600 mila titolitrae-books e e-journals. Negli ultimi anni Casalini Libri ha investito nuove risorse sulla piattaforma web rinnovandola e migliorando l’esperienza utente.

L’apporto e la collaborazione costante con sviluppatori informatici esperti nella programmazione di software sono stati determinanti.

Oggi Casalini Libri lavora con oltre 3.000 biblioteche e istituzioni e più di 5.500 editori provenienti da oltre 40 paesi, sfruttando la potenza degli strumenti digitali.  

Guzzi

Un esempio di come da un progetto pionieristico e insolito possa arrivare la vera svolta è Tabaccheria Guzzi. L’impresa nasce nel 1925 in una piazza di paese a Gorgonzola come una tradizionale attività a conduzione familiare. L’attuale amministratore Alessandro Bigatti, rappresenta la quinta generazione della famiglia e decide di stravolgere completamente il modello di business e di puntare sull’online per vendere prodotti da fumo di nicchia come pipe e sigari toscani. Per farlo Alessandro si è avvalso di un partner tecnologico in pianta stabile che lo supporta in tutte le attività di ottimizzazione del sito e di digital marketing.

Tabaccheria Guzzi da impresa familiare quale era oggi vanta ben 7 e-commerce verticali, impiega dieci dipendenti e ha acquisto un magazzino più grande per sviluppare ulteriormente l'attività. 

Cup Solidale

Cup Solidale è una startup nata a Firenze nel 2017 dall’iniziativa di Leonardo Aloi un giovane manager che intuisce molto presto le potenzialità del digitale applicato al settore sanitario. Affiancato da un CTO (Chief Technology Officer) e da un team di sviluppatori costruisce una piattaforma digitale di ultima generazione dove è possibile cercare, comparare e prenotare migliaia di prestazioni sanitarie e di farlo sempre al miglior prezzo di mercato. Cup Solidale è una giovane azienda con vocazione fortemente tecnologica che nel 2021 ha ricevuto una valutazione di oltre 3 milioni di euro e nel 2023 continua a crescere registrando una media di 20 mila prenotazioni mensili

Andare a Zonzo

Ci spostiamo ora su un settore considerato ad altissima concorrenza e perciò più difficile da scalare: quello turistico. Abbiamo incontrato Tommaso Castelli, fondatore di Andare a Zonzo un tour operator con sede a Firenze specializzato in escursioni e viaggi a piedi, in altre parole turismo lento. In apparenza dunque agli antipodi rispetto alla voracità e alla velocità imposti dall’online.

Eppure sin dall’inizio tutto è stato possibile grazie a un gruppo Facebook e a una community di appassionati di montagna e trekking. Oggi Andare a Zonzo è un brand di turismo lento attivo su tutto il centro Italia, con cui collaborano oltre 20 guide esperte, che organizzano non solo escursioni giornaliere ma anche viaggi a piedi. Investire su un sito ad alte prestazioni dove l’automazione di tutti i processi dalla scelta del viaggio, fino all’acquisto e alla fatturazione si è rivelata decisiva per liberare risorse da impiegare nello sviluppo del prodotto e nell’assistenza clienti.

Conclusioni

In tutti i casi fin qui analizzati l’uso dei canali digitali è stato determinante oppure ha dato un forte impulso alla crescita dell’azienda. Per raggiungere i risultati sopra descritti ciascun imprenditore che abbiamo sentito si è avvalso di professionisti esperti nei vari ambiti di competenza: programmazione IT, SEO specialist, professionisti esperti in ADV, analisti di dati, grafici e content creator.

Gli studi di settore ci dicono che la digitalizzazione delle Piccole e medie imprese in Italia potrebbe portare 10,2 miliardi di euro di contributo al Pil e 208 mila nuovi posti di lavoro. Eppure sono ancora molti gli imprenditori restii a investire nel digitale.

Abbiamo perciò voluto ascoltare il punto di vista di Andrea Cardelli, titolare di Aperion srl, azienda fiorentina specializzata in servizi tecnologici alle imprese, che può contare su una squadra di professionisti composta sia da tecnici informatici che esperti nella SEO e nel Digital Marketing. A Cardelli abbiamo chiesto quale consiglio darebbe a un imprenditore che vuole affermarsi sul web e sfruttare i canali digitali per trovare nuovi clienti:

“Lavoro da oltre trent’anni nel digitale e ho assistito e partecipato direttamente a tutti i cambiamenti e alle evoluzioni che fin qui ci sono state. Un tempo per avere un vantaggio sulla concorrenza poteva bastare un sito web e magari qualche trucco da nerd. Oggi prima di investire sui canali web o sugli strumenti tecnologici serve avere un progetto digitale e un team altamente competente in grado di elaborare la migliore strategia per metterlo in pratica.

Tecnologie evolute, ottimizzazione sui motori di ricerca, traffico al sito web, reputazione online, visibilità, campagne di digital marketing: non tutto a tutti però, a ciascun azienda quello che serve in quella precisa fase di sviluppo. Di contro- prosegue Cardelli -

l’imprenditore deve prevedere obiettivi concreti e misurabili e un piano di investimenti di media o lunga durata, non operazioni estemporanee. Il motivo è uno solo: il digitale non è una moda, tanto meno una scorciatoia, è il nuovo paradigma, è il terreno di gioco su cui si muoverà tutto il sistema produttivo di domani”. 

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