
Il fatto che l’inverno non sia propriamente la stagione da dedicare all’intimità, nonostante le immagini romantiche di coppie abbracciate davanti al caminetto acceso, trova conferma nella scienza
La fine del 2020 non verrà probabilmente ricordata per la sua trasgressione amorosa. Non solo l’inverno fisiologicamente riduce il desiderio e la voglia di passione, ma in questo complesso anno gli amanti si trovano a dover fronteggiare un problema in più: quello del lockdown. Una ricetta a dir poco letale per una sana vita intima e di coppia, tanto che aumentano sensibilmente le richieste d’aiuto a medici e psicoterapeuti. Noti per la loro grande inventiva e la loro capacità di adattamento, i fiorentini sembrano aver però trovato una soluzione anche a questa questione.
Il fatto che l’inverno non sia
propriamente la stagione da dedicare all’intimità, nonostante le
immagini romantiche di coppie abbracciate davanti al caminetto
acceso, trova conferma nella scienza. Diversi studi hanno ad
esempio dimostrato come il freddo e la riduzione dell’esposizione
alla luce solare influiscano negativamente sulla sessualità
maschile. Una ricerca apparsa sull’International Journal of
Impotence svela infatti come la carenza di vitamina D sia
responsabile del calo nella produzione di testosterone, prima
causa di performance amorose poco o per nulla soddisfacenti.
Non
è però tutto, poiché l’esposizione al freddo determina un calo
nel rilascio di serotonina e di ossitocina - due ormoni
legati all’umore e al desiderio - sia negli uomini che nelle donne,
abbattendo la frequenza dei rapporti intimi. Per contro, uno studio
pubblicato sul Journal of Andrology ha rivelato come in
inverno sia più alta la probabilità di concepire un figlio
nonostante sessioni meno prolifiche in camera da letto, poiché le
temperature più basse favoriscono l’incontro tra ovulo e
spermatozoo.
In questo 2020, così come già
accennato in apertura, vi è però un problema
in più. Oltre alla stagionale SAD - il Disordine Affettivo
Stagionale, una forma di depressione che colpisce tipicamente nei
periodi freddi - vi è anche il problema del coronavirus. La
forzata permanenza in casa dovuta al lockdown, così le troppe ore
passate in compagnia del partner abituale, hanno letteralmente ucciso
la libido, tanto che la maggior parte delle coppie ormai consumerebbe
anche meno di un rapporto al mese.
Non sembra però essere
questa la situazione che stanno vivendo la maggior parte dei
fiorentini. Non almeno giudicando i dati provenienti dai motori di
ricerca: nelle ultime settimane, dalla città di Firenze è
infatti aumentata in modo esponenziale la domanda di servizi per
adulti online, forse per non rinunciare alla passione anche durante
il lockdown. E non si sta parlando di semplice pornografia, bensì
del desiderio di trovare nuove forme di interazione in rete per
appagare una voglia osé.
Lo testimoniano anche I siti di
riferimento: la crescita degli utenti proveniente dal capoluogo
toscano è incredibile, tanto che tra ottobre e novembre si sono
raggiunti anche picchi del +49% di utenti alla ricerca di Escort
a Firenze.
Ma cosa cercano i fiorentini online? Sebbene
non manchino le richieste di incontri dal vivo, gli abitanti di
Firenze tengono comunque alla loro sicurezza. E così alle escort
vengono richieste interazioni virtuali via chat e telefono, lo
scambio di messaggi provocanti su WhatsApp o, modalità questa sempre
più gettonata, spettacoli mozzafiato in webcam. Insomma, pare
che dalle parti del capoluogo toscano non solo il freddo non stia
ammazzando il desiderio, ma addirittura incentivando nuove forme per
vivere la propria sessualità durante la pandemia.