Indennizzi agli allevatori per danni da predazione

Pagate 385 aziende per quasi 690 mila euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2023 14:50
Indennizzi agli allevatori per danni da predazione

Si sono concluse in questi giorni le operazioni di pagamento dei danni subito dagli allevatori toscani a causa dei predatori negli anni 2021 e 2022.

Sono 385 le aziende rimborsate (186 nel 2021 e 199 nel 2022) per un importo riconosciuto di 689.270 euro (364.956 euro per il 2021 e 324.315 per il 2022), risorse interamente regionali.

E’ il risultato del bando della Regione Toscana uscito a marzo del 2022 a cui potevano fare domanda tutte le aziende zootecniche che hanno subito danni nel corso degli anni 2021 e 2022.

Il rimborso ha riguardato il valore di mercato dell’animale ucciso e le eventuali spese veterinarie sostenute per la cura degli animali feriti.

“Alla luce del numero delle domande pervenute – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – lo scorso anno abbiamo ritenuto opportuno ampliare la disponibilità delle risorse finanziare per venire incontro alle esigenze degli allevatori e delle aziende danneggiate che sappiamo quanto abbiano atteso questi indennizzi. E soprattutto per accelerare i tempi delle istruttorie e dei relativi pagamenti, a partire dal 2022, abbiamo introdotto il sistema cosiddetto “a sportello”. Con l’ aumento effettivo del numero di predatori anche in Toscana abbiamo scelto strumenti e risposte più agili rispetto al passato”.

La novità più rilevante del 2022 ha riguardato infatti le modalità di presentazione e quelle di pagamento delle domande di indennizzo.

E’ stato introdotto un sistema cosiddetto “a sportello” che ha permesso agli allevatori di presentare la domanda immediatamente dopo che il veterinario dell'azienda Usl aveva certificato l’avvenuto evento predatorio così da ottenere l’indennizzo entro 60 giorni dalla presentazione della domanda stessa.

Lupi e ibridi imperversano. Situazione insostenibile in Valdisieve così come nei territori e nei boschi della città metropolitana di Firenze. Lupi e canidi mettono a rischio l’incolumità delle persone, dei cercatori di funghi, di coloro che portano a passeggio i propri cani, degli amanti del trekking. Ne derivano ingenti danni per gli allevatori con le greggi sbranate, ed un danno d’immagine per l’impatto negativo sui turisti soprattutto stranieri” denunciano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, ed il Consigliere della Città metropolitana di Firenze Alessandra Gallego.“A più riprese abbiamo sollecitato l’attenzione e posto il problema a livello regionale in Commissione e con atti discussi nell’aula del Consiglio regionale –sottolinea Fantozzi- Quali soluzioni intende mettere in campo la Regione per dissuadere i lupi ad avvicinarsi ai centri abitati? Vorremmo sapere se la popolazione del lupo in Toscana è adeguatamente monitorata, visto che l’ultimo censimento regionale è stato effettuato nel 2016, un dato che oggi non è più attuale.

Inoltre, quali risultati sono stati raggiunti dalla task force lupo della Regione? La task force è sufficiente ad affrontare il problema? Vorremmo sapere se per le aziende zootecniche, oltre agli indennizzi, si stiano programmando misure apposite per sgravare gli allevatori dai costi di rimozione, trasporto e smaltimento delle carcasse. Un costo che ad oggi sta incidendo interamente sugli allevatori stessi”.“Ricordo l’attacco all’azienda agricola Valle del Sasso, nella frazione di Santa Brigida del comune di Pontassieve dello scorso febbraio, a rimetterci in quell’occasione fu un cane pastore -spiega Gallego- C’è un aumento esponenziale e non controllato di lupi, non solo in Toscana ma in tutto il territorio nazionale.

Sono animali che se si espandono in maniera incontrollata, mangiano qualsiasi cosa nel bosco, andando contro anche alla biodiversità. Presenterò a breve un’interrogazione sul tema in Città Metropolitana”.

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