Incidente mortale a Firenze: gravi ripercussioni sul traffico

Grave incidente all'alba in zona Beccaria. FIAB Firenze Ciclabile: "Viali come autostrade, bisogna ripensare il modello di mobilità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2018 10:25
Incidente mortale a Firenze: gravi ripercussioni sul traffico

Investimento mortale attorno alle 7 sul viale Giovine Italia in direzione piazza Beccaria. Un mezzo furgonato ha investito un giovane di 30 anni originario di Bagno a Ripoli che transitava in sella alla sua bicicletta. I rilievi per verificare la dinamica del sinistro hanno richiesto il restringimento del viale.L'assessore alla Mobilità avvisa su Twitter "Per grave incidente in viale Giovine Italia si stanno registrando pesanti ripercussioni sui viali". Successivamente un post su Facebook: "Stamani si è verificato un grave incidente in viale Giovine Italia con una persona deceduta.

La strada è stata chiusa per le operazioni legate ai rilievi e successivamente parzialmente riaperta. Questo ha comportato pesanti ripercussioni sui viali fino a piazza della Libertà e risentimenti si sono registrati anche oltre. Adesso il viale Giovine Italia è tornato pienamente transitabile ma restano ancora qualche rallentamento in zona Libertà-Lavagnini".

L'associazione FIAB Firenze Ciclabile evidenzia come questo ennesimo incidente ponga sotto gli occhi di tutti l'assurdità del modello di mobilità di Firenze, basato sull'utilizzo del mezzo privato a motore. I viali di circonvallazione sono un'autostrada a tre corsie piazzata nel mezzo della città: un'autostrada che di notte si trasforma spesso e volentieri in un circuito di formula uno, mentre di giorno è perennemente intasata perché le auto sono troppe, e le tre corsie comunque non bastano. "Dobbiamo dire basta e dobbiamo pretendere alternative - dice Luca Polverini, presidente di FIAB Firenze Ciclabile - E non dobbiamo farlo solo noi ciclisti, ma tutti i cittadini; perché oggi, tragicamente, è ancora più evidente che è necessario cambiare pagina.

Servono più mezzi pubblici, più piste ciclabili, maggiore integrazione modale e, soprattutto, più sicurezza per tutti. Per questo motivo anche noi, insieme a moltissimi soggetti della società civile, parteciperemo alla Bicifestazione che si svolgerà il 28 aprile a Roma. Del resto, la nostra associazione si batte da anni per avere piste ciclabili di qualità, in buono stato di manutenzione e debitamente segnalate. Invitiamo quindi i ciclisti, anche quelli sportivi, ad utilizzarle, soprattutto dove la qualità dei percorsi è già buona, per quanto migliorabile, come sui viali di circonvallazione" "Ci sembra inutile soffermarci sulla dinamica dell'incidente - conclude Luca Polverini - è vero che su quel tratto di viale esiste una pista ciclabile, ma è anche vero che proprio in quel punto ci sono cartelli che ne annunciano la chiusura e, al solito, non prevedono alcuna alternativa per i ciclisti; cosa che è contraria a quanto la stessa amministrazione comunale si era impegnata di fare: in caso di deviazioni, che sia sempre prevista l’alternativa.

Una persona è morta; ed ancora una volta, è stato l'utente della strada più debole a fare le spese di una situazione che, in buona parte, è determinata dalla non capacità dell'amministrazione di rendere sicure le nostre strade."

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