Buongiorno dottoressa, sono risultata positiva al covid sono in quarantena e sto rispettando tutte le procedure. Da quando ho avuto il risultato del tampone positivo vivo un senso di vergogna che non riesco a placare. Forse sto diventando matta, mi sembra che tutti ce l’abbiano con me.
Elena
No Elena, non sta diventando matta.
Purtroppo questo virus potremmo quasi definirlo virus psicologico: una delle cose che causa è proprio l'ambivalenza nei sentimenti che proviamo.
Un tempo chi si ammalava, a prescindere dalla malattia, si preoccupava per sé e suscitava dispiacere negli altri, oggi chi si ammala prova esattamente quello che prova lei: si sente in colpa, si vergogna, quasi chiede scusa agli altri per essersi ammalato!
Le persone attorno al malato non riescono a provare genuino dispiacere ma vivono una ambivalenza fatta di compassione e rabbia.
È l'effetto covid19.
Va compreso e non bisogna pensare di essere diventati matti se ci si vergogna o maligni se si prova rabbia.
Capire quello che ci succede, sapere che è normale che accada ci rende liberi di parlarne. Mi vergogno e ne parlo perché so che è la malattia che mi fa provare vergogna; provo rabbia mio malgrado e ne parlo perché so che è l'influenza del virus a farmi provare rabbia.
Nascondere la propria positività al covid19 oltre che in un certo senso illegale (perché va facilitata la tracciabilità delle persone potenzialmente contagiate), è principalmente un meccanismo che attiva un circolo vizioso della vergogna e della rabbia. In questo momento il modo per prendersi cura degli altri è prendersi cura di sé cercando di non ammalarsi. Una volta contagiati il modo per continuare a prendersi cura degli altri sarà proprio dirlo affinché si possa tenere tutti in sicurezza.
Dissimulare per farsi benvolere non è una buona strategia, inizi a parlarne con qualcuno e vedrà che sarà ricambiata con gratitudine per quel che fa per non contagiare e non con diffidenza perché si è ammalata.
In bocca al lupo, che il tampone negativo arrivi presto!