Il simbolo dell'ISIS sul sito www.pdtoscana.it

Bassi, Ceccarelli e Paolieri (PD): “Nessuna parola di solidarietà dai gruppi di minoranza in Palazzo Vecchio sull’assalto alla sede del Pd di via Forlanini”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2015 22:46
Il simbolo dell'ISIS sul sito www.pdtoscana.it

Questa sera attacco informatico al sito web del Pd toscano sul quale adesso campaggia un fondo nero nel quale compaiono delle scritte in bianco tra cui una in inglese: 'Hacked by Islamic State (ISIS) We are everywhere ;)'. “È stato hackerato con la sigla "Isis" il sito del Pd Toscana” dichiara il segretario regionale Dario Parrini, “non sappiamo ancora – continua – identità e intenti dell'«aggressore». Siamo in continuo contatto con le autorità di polizia, che stanno indagando e nelle quali abbiamo totale fiducia. Aspettiamo di capire meglio i contorni della vicenda. Giorni fa la nostra sede è stata assaltata con fumogeni e lanci di oggetti da sedicenti difensori del diritto alla casa. Attacchi telematici e attacchi fisici. Non ci facciamo né impressionare, né impaurire. Andiamo avanti con la stessa determinazione di sempre. Anzi, con determinazione ancora maggiore”.

“Troviamo gravissimo che nessun gruppo presente in Consiglio comunale abbia trovato il modo di esprimere parole di solidarietà per l’assalto alla sede del Pd di via Forlanini, avvenuta mercoledì scorso durante una manifestazione indetta dal movimenti di lotta per la casa, dopo lo sgombero di due edifici occupati nella zona”. Il Capogruppo del Pd Angelo Bassi ed i due Vice Capogruppo Andrea Ceccarelli e Francesca Paolieri stigmatizzano il comportamento dei Consiglieri presenti nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio.

“Solo il gruppo ‘Firenze riparte da sinistra’ si è espresso sui fatti accaduti mercoledì scorso, finendo quasi per giustificare gli atti di vandalismo - che fra l’altro non sappiamo nemmeno se siano stati compiuti dagli stessi che hanno subito lo sgombero – e quasi addossandone la responsabilità a chi (chi?) non avrebbe saputo cogliere ‘il clima di tensione’ che si sarebbe respirato in città. Questi atti non vanno giustificati – proseguono Bassi, Ceccarelli e Paolieri – ma condannati sempre senza alcun indugio od ombra di giustificazione.

Non ci faremo intimidire dagli antagonisti di professione che strumentalizzano disagi e problemi veri per compiere atti di inqualificabile violenza”.

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