Il Bilancio preventivo di Metrocittà Firenze in discussione martedì

A rischio la sopravvivenza della polizia provinciale. Anche a Pistoia il riordino istituzionale sta procedendo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 giugno 2015 23:36
Il Bilancio preventivo di Metrocittà Firenze in discussione martedì

Convocata per martedì 16 giugno la Conferenza Metropolitana in Palazzo Medici Riccardi, alle ore 20.30. Alle 9 di mercoledì 17 il Consiglio Martedì 16 giugno, alle ore 20.30, presso la sede della Città metropolitana in Palazzo Medici Riccardi a Firenze (via Cavour 1), il Sindaco Dario Nardella ha convocato la Conferenza Metropolitana, l'organo che comprende tutti i sindaci del territorio, per l'illustrazione delle linee guida del bilancio preventivo della Metrocittà. La mattina successiva, mercoledì 17 giugno, si riunirà invece alle 9 il Consiglio Metropolitano, sempre in Palazzo Medici Riccardi.

CGIL CISL UIL confederale e di categoria sostengono la Polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze, alla luce dell'imminente entrata in vigore del decreto Enti Locali del Governo approvato lo scorso 11 giugno, a causa del rischio che alcuni servizi vengano a mancare sul territorio con il transito nei ruoli della Polizia Municipale. Un esempio: la vigente legge dello stato, la L. 157/92 delega, in via esclusiva le guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni provinciali, al controllo della fauna selvatica, ovvero all’abbattimento di specie al di fuori del periodo di caccia per la tutela delle produzioni agricole.Disposizione ripresa dalla vigente legge regionale che prevede l’attuazione dei contenimenti,esclusivamente sotto il coordinamento della Polizia provinciale.

Di conseguenza, questa tipologia di interventi diventeranno inattuabili. Per citare qualche dato nell’anno 2014, in provincia di Firenze, sono stati realizzati 4.250 interventi di contenimento della fauna selvatica.

Anche a Pistoia è in fase avanzata il percorso relativo al trasferimento di funzioni e risorse umane dall’Amministrazione Provinciale alla Regione Toscana, sulla base di quanto disposto dalla legge regionale n. 22 del 3 marzo scorso, che disciplina il riordino delle funzioni regionali e locali in considerazione del nuovo ordinamento delle Province (legge Delrio n. 56/2014) e nell’ottica dei processi aggregativi dei Comuni. Saranno circa una settantina i dipendenti della Provincia di Pistoia che passeranno in forza alla Regione Toscana, per le funzioni relative ad agricoltura, caccia e pesca, orientamento e formazione professionale, ambiente e gestione rifiuti, difesa del suolo, qualità dell’aria, inquinamento acustico, tutela delle acque, energia, osservatorio sociale, progettazione e costruzione strade regionali, con il mantenimento delle sedi e dei presidi sul territorio.

Questo il cuore dell’accordo che, ai sensi della legge regionale di riordino n.22/2015, dovrà essere sottoscritto dalla Regione Toscana e dalle Province nel termine previsto del 9 luglio 2015. Contestualmente, è in corso di definizione l’altrettanto complessa partita del trasferimento di funzioni - turismo, sport, tenuta degli albi del terzo settore e forestazione - beni e personale ai Comuni, attraverso gli indirizzi dettati dalla legge regionale e sulla base di appositi accordi che saranno stipulati fra Provincia ed Enti locali.

Per fare il punto della situazione, proprio in questi giorni, il Presidente facente funzione, Rinaldo Vanni, ha incontrato i rappresentanti dei Comuni del territorio. Si sta lavorando alla definizione della questione relativa al trasferimento delle funzioni di forestazione ai Comuni - da esercitare in forma associata o unione dei comuni - e del relativo personale, circa 50 persone, transitate alla Provincia dal 1 dicembre 2012 a seguito della soppressione della ex Comunità Montana Appennino Pistoiese; analogamente si sta lavorando alla riorganizzazione delle funzioni in materia di turismo e sport - che devono essere esercitate dai Comuni in forma associata in ambiti di dimensione adeguata - nell’ottica del mantenimento di una gestione unitaria a livello provinciale, soprattutto in considerazione degli impianti sportivi (che assolvono anche ad uso scolastico) e della raccolta dei dati statistici del turismo - funzioni queste che, per legge, restano in capo alla Provincia. Infine, la Provincia, in considerazione dei nuovi assetti e delle esigenze di razionalizzazione delle spese del personale imposte dalla manovra finanziaria (che prevede la riduzione del 50 per cento) ha intrapreso anche una ridefinizione della pianta organica dell’Ente.

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