Gli uomini contro la violenza sulle donne

Uno striscione, sulla facciata della sede di Firenze della Cisl. Flash mob a Livorno contro la violenza sulle donne con Sindaco, Questore, Assessori e Consiglieri. L'appello della Uil Pensionati e del Coordinamento femminile: "La convivenza forzata ha fatto crescere i maltrattamenti familiari sui soggetti fragili"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2021 16:53
Gli uomini contro la violenza sulle donne

“A noi uomini hanno dato la vita. Usiamola per amarle, non per ucciderle. #stop femminicidi”. E’ il testo dello striscione affisso da venerdì sulla facciata della sede Cisl di Firenze-Prato, in via Carlo Del Prete, a Firenze. Un’iniziativa che arriva a pochi giorni dall’appuntamento dell’8 Marzo, ma che vuole ribadire un impegno costante del sindacato.

“Abbiamo deciso di non esporre lo striscione esattamente l’8 Marzo a significare che alle donne, al loro valore e alla tutela dei loro diritti, bisogna pensare ogni giorno, non una volta all’anno” spiega il segretario generale della Cisl territoriale, Roberto Pistonina. Il messaggio è rivolto agli uomini e ad affiggerlo sono stati, simbolicamente, gli uomini della Cisl. “La battaglia contro la violenza sulle donne – continua Pistonina - non è una battaglia delle donne o per le donne.

E’ una battaglia di civiltà e di umanità. E poiché la violenza arriva dagli uomini, è agli uomini che dobbiamo parlare e sono in primo luogo gli uomini che devono farsi carico di questo impegno. Questa battaglia chiama in causa tutti noi: come potenziali carnefici, come testimoni ‘che non si accorgono’, come diffusori di una cultura sbagliata. Comportamenti e atteggiamenti che dobbiamo cambiare. Consapevoli che ogni volta che una donna subisce una violenza, ognuno di noi è meno uomo.”

Da Milano a Roma gli uomini, da qualche giorno, scendono in piazza per condannare la violenza contro le donne e così anche a Livorno. Il sindaco Luca Salvetti, il questore Roberto Massucci, gli assessori della Giunta, il presidente del Consiglio comunale e i Consiglieri, domani lunedì 8 marzo, alle ore 18, saranno i protagonisti di un flash mob tutto al maschile in piazza del Municipio.

Un gesto significativo in occasione della Giornata Internazionale delle Donne da parte delle principali istituzioni cittadine, che hanno risposto al “grido-provocazione” della giornalista Milena Gabanelli che giorni fa ha detto: “Ne ammazzano una al giorno, uomini dove siete?”.

I numeri delle violenze contro le donne sono drammatici nel nostro Paese, ogni giorno si consumano maltrattamenti soprattutto tra le mura domestiche, sfociando in molti casi in delitti efferati spesso per mano di un partner, ex partner o familiare. Si registra un femminicidio ogni tre giorni.

Purtroppo il lockdown a cui ci ha costretto la pandemia ha inciso negativamente sui femminicidi, dal momento che il rischio di violenza è maggiore nei rapporti di convivenza. Sono aumentati anche i casi di stalking e il picco si è avuto proprio durante la primavera scorsa.

L’evento in piazza del Municipio si terrà nel rispetto delle normative Covid e saranno mantenute le distanze di sicurezza. I partecipanti avranno una mascherina rossa donata dalla vicesindaca Libera Camici, che ha la delega alle Pari Opportunità ed esibiranno cartelli con frasi simboliche contro la violenza sulle donne.

Al flash mob è stata invitata la consigliera di parità della Provincia di Livorno Cristina Cerrai e le associazioni che si occupano della disparità e della violenza di genere. I presenti (uno per associazione per non creare assembramenti) indosseranno un indumento di colore rosso, simbolo della violenza sulle donne.

Al calare del sole Palazzo Comunale si illuminerà di rosa, così come il Cisternino di Città e il Gazebo alla Terrazza Mascagni. Il rosa è il simbolo della speranza. Un colore positivo che dà sicurezza e ottimismo verso il futuro ed è associato alla femminilità.

“La violenza di genere, contro le donne e i soggetti più fragili, è oggi quanto mai più subdola e pericolosa: la pandemia ha infatti generato delle situazioni al limite, convivenze forzate che hanno aumentato i numeri di maltrattamenti familiari, spesso consumati nel silenzio e nell’indifferenza soprattutto nella prima ondata dell’emergenza sanitaria quando tutti gli italiani sono stati costretti a restare in casa. Confinati fra le mura domestiche, magari dentro gli appartamenti senza sbocchi sul mondo esterno, ogni problema si è acuito”.

A sollevare l’attenzione su un fenomeno che si è aggravato durante la pandemia sono il Coordinamento donne della Uil Pensionati di Massa e Carrara, Anna Mura e Illia Lombardi, assieme ai segretari del sindacato dei pensionati, Vittorio Geloni per Carrara-Lunigiana e Giancarlo Leorin per Massa-Versilia. “Le misure di distanziamento sociale e di convivenza forzata, attuate per tutelare la salute di tutti i cittadini a causa di Covid-19, hanno aumentato la casistica e i numeri dei maltrattamenti familiari.

La convivenza ed il confinamento hanno aggravato situazioni di violenza sulle parti più deboli del contesto familiare: donne, bambini, anziani, disabili – proseguono i rappresentanti Uilp e coordinamento donne -. L’aumento dei casi è stato rilevato dalle Nazioni Unite, che hanno definito il fenomeno ‘pandemia ombra’”. In vista della prossima Festa della Donna, l’8 marzo, chiedono quindi di riportare alla luce il problema: “Servono risposte, che diano priorità e totale sostegno alle vittime di violenza domestica; chiediamo un rafforzamento dei sistemi di prevenzione, incremento e rafforzamento dei servizi di risposta immediata agli atti di violenza domestica, aumento del sostegno economico ai centri antiviolenza e alle case protette, garanzia di protezione e riservatezza per i segnalanti dei reati.

Non ci sono solo le donne – concludono – ma tutti i soggetti fragili, come gli anziani, che oltre al dramma di Covid, che particolarmente li ha colpiti e li colpisce, vivono anche il rischio di subire violenze nell’ambito familiare. Vorremmo, quindi, sensibilizzare i responsabili politici e le parti sociali interessate al fenomeno, affinché considerino il contrasto alla violenza domestica un settore prioritario, che non deve essere trascurato. Chiediamo che la sicurezza delle persone fragili debba essere messa al centro di nuove politiche e misure da adottare e tutto ciò diventi più che mai un imperativo valido ed attuale”.

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