GKN, l'azienda sarà messa in liquidazione

Regione e sindacati spingono ancora per il ritiro dei licenziamenti ma quante speranze ci sono? Al vaglio l'indotto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2021 16:57
GKN, l'azienda sarà messa in liquidazione

“Seguiamo questa vicenda con grande attenzione, riteniamo inaccettabile la cessazione dell’attività del sito industriale di Campi e disastroso il licenziamento dei dipendenti e le ricadute che già ci sono per i lavoratori dell’indotto”. Così Eugenio Giani, apprese le conclusioni del tavolo su Gkn con sindacati e rappresentanti dell’azienda convocato questa mattina, martedì 31 agosto, dal Ministero del lavoro con Regione e Ministero dello sviluppo economico.

L’incontro è stata l’occasione per riassumere le posizioni espresse precedentemente da ciascun attore, alla luce del fatto che la procedura di licenziamento collettivo avviata da Gkn è giunta ora alla fase cosiddetta ‘amministrativa’, con conclusione tecnica prevista il 22 settembre prossimo.

Gkn ha ribadito la volontà di non revocare la procedura di licenziamento e ha anche annunciato la messa in liquidazione dell’azienda.

La Regione, presente al tavolo con l’assessora Alessandra Nardini, con il consigliere per il lavoro e le crisi aziendali Valerio Fabiani e con Arti, ha ribadito anche l’impegno per le sorti dei lavoratori dell’indotto. “Si tratta di circa 80 lavoratori senza prospettiva e in gran parte senza stipendio – ha detto Fabiani - Il nostro obiettivo è tutelare i lavoratori e al tempo stesso dare un nuovo futuro al sito produttivo di Campi. Chiediamo all’azienda di fare la sua parte: è inspiegabile l’indisponibilità a utilizzare la cassa covid”.

LA NOTA CISL - "Non ci arrendiamo e continueremo a portare avanti questa vertenza con l’unico scopo di salvaguardare il futuro di 500 persone e delle loro famiglie. Insieme alle istituzioni, da sempre al nostro fianco, continueremo a sostenere la tesi che quella fabbrica non deve chiudere!" A dirlo è la segretaria generale della Fim-Cisl Firenze- Prato, Flavia Capilli, al termine dell’incontro di oggi sulla vertenza GKN, convocato dal ministero del Lavoro.“Come sindacati abbiamo ribadito la proposta fatta il 4 agosto, nell’ultimo incontro al Mise – spiega Capilli – con la richiesta di ritirare i licenziamenti e aprire la Cigo di 13 settimane per crisi.

Oggi, dopo 26 giorni, l'azienda ha ribadito invece di voler andare avanti con i licenziamenti e l'utilizzo di ammortizzatori diversi, che abbiano la specificità della cessazione di attività.”“Il ministero del Lavoro insieme al ministero dello Sviluppo economico e alla Regione Toscana, a seguito di nostra richiesta, ha aggiornato il tavolo a breve.”“Ribadiamo la spregiudicatezza dell’azione di chi vuole togliere il lavoro a 500 persone dall'oggi al domani, senza volersi assumere quella responsabilità sociale che permetta di trovare soluzioni alternative per salvaguardare tutte le maestranze e l'attività di un intero territorio.”

LA NOTA CGIL - "Si è tenuto ieri a Firenze l’incontro, da noi richiesto al Presidente della Regione Toscana ed al Consigliere per le crisi, per discutere della situazione delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti della Gkn di Campi Bisenzio (circa 80 persone). Durante l’incontro, in piazza Duomo lavoratrici e lavoratori hanno manifestato in presidio davanti alla sede della Regione. Abbiamo ribadito a tutte le istituzioni che devono farsi portatrici degli interessi di tali soggetti, il cui futuro deve essere tutelato insieme a quello dei dipendenti della Gkn, nonostante le difficoltà determinate dalle diverse condizioni contrattuali e di rapporto di lavoro.

Abbiamo invitato innanzitutto a un impegno forte la Regione verso il Governo perché si attui al più presto la troppo annunciata riforma degli ammortizzatori sociali, che continuano a produrre diverse condizioni e divisioni tra i lavoratori. Inoltre, al tavolo ministeriale sulla vertenza Gkn convocato per oggi, si chieda conto in maniera esplicita, come già avanzato dai sindacati, di un’assunzione di responsabilità della Gkn nei confronti anche dei lavoratori degli appalti, ad oggi disattesa.

Infine, è stata avanzata richiesta all’assessore al Lavoro ed alle Politiche attive Alessandra Nardini (che si è resa disponibile) affinché si pervenga al più presto alla sottoscrizione del Protocollo per la Formazione ed il Lavoro del territorio della Piana, utile a favorire percorsi formativi ad hoc per l’aggiornamento e la riconversione di lavoratori e/o disoccupati del territorio.

Per noi, ogni decisione che deve essere presa, verrà assunta in relazione a ciò che riguarda l’unicità politica della vertenza Gkn.

Il Presidente Giani e lo stesso Consigliere Fabiani, insieme all’Assessore Nardini ed allo stesso Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi presente all’incontro, hanno accolto le richieste unitarie presentate dai sindacati confederali e di categoria presenti al tavolo, ribadendo il forte impegno a mantenere unita la vertenza e la tutela di tutti i lavoratori del sito a partire dall’incontro che si terrà oggi con Gkn presso il Ministero.

Il tavolo di ieri si riunirà nuovamente nei prossimi giorni per monitorare l’andamento della vertenza e di conseguenza la condizione dei lavoratori in appalto".

LA NOTA UIL - "Si chiude con un nulla di fatto l’incontro di oggi tra sindacati e azienda per il futuro di GKN. E’ inaccettabile ricorrere alla alla cassa integrazione per chiusura attività, come chiesto dai vertici aziendali, per qualche mese: è la chiara volontà di proseguire nella decisione di chiudere il sito di Sesto Fiorentono. Inoltre sul tavolo non è stata posta nessuna ipotesi di reidustrializzazione.

Chiediamo che le istituzioni si attivino con forza per dare un futuro dignitoso ai lavoratori di Gkn. In gioco non c’è soltanto la sopravvivenza del sito industriale e di oltre 400 posti di lavoro, ma anche l’idea che il lavoro non può essere svilito e vilipeso in nome del profitto. Tutti gli attori istituzionali in gioco devono essere coinvolti per esercitare le pressioni necessarie a portare a casa un risultato che vada oltre lo slittamento di pochi mesi dei licenziamenti previsti. Dobbiamo adoperarci tutti insieme per salvare tutti i posti di lavoro". Così Vincenzo Renda, Segreteria UIL Toscana

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