Gkn: domani la visita del Cardinale Betori

Anche dopo il passaggio di proprietà, scongiurare i licenziamenti rimane l'impegno dei lavoratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2021 22:28
Gkn: domani la visita del Cardinale Betori

Firenze, 23 dicembre 2021- Si è ufficialmente formalizzato il passaggio di proprietà di Gkn a Francesco Borgomeo, un passo importante per mettere in piedi una road map di reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio.

Per domani è prevista la visita e un saluto da parte del Cardinale Giuseppe Betori nello stabilimento di Campi Bisenzio. Un passaggio che coincide solo per caso con il closing di questi giorni.

"Il collettivo di fabbrica è composto da diverse sensibilità" chiarisce Salvetti "e Gkn è una fabbrica laica e inclusiva. Alla vigilia di Natale ci sembra giusto dare espressione plurale a tutti i bisogni che esprime la nostra comunità, compreso quelli spirituali e religiosi. Il passaggio del Cardinale Betori era in discussione da tempo. Non ha quindi nessun legame con il closing avvenuto oggi. In questi mesi da qua sono passati parroci, la comunità delle Piagge di Don Santoro, la comunità valdese ecc.. Saremo anche presenti alla veglia di natale della comunità dell’Isolotto. La nostra lotta e la nostra vertenza hanno avuto sempre la caratteristica di essere aperte ed inclusive, grazie a tutta la solidarietà che ci è arrivata dal territorio".

Approfondimenti

"Siamo stati informati dal Dottor Borgomeo dell'imminente passaggio di quote della ormai ex GKN di Campi Bisenzio a Firenze. Ci preme chiarire alcuni aspetti -dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia-

E' necessario un profilo sobrio della nuova proprietà perché questa soluzione è il risultato della lotta dei lavoratori della GKN, della mobilitazione, del presidio e della custodia della fabbrica che ci permette di contare su uno stabilimento pronto a ripartire, e all'azione sindacale e legale messa in campo dalla Fiom che con il ricorso in Tribunale ha evitato che a settembre vi fossero i licenziamenti.

La nuova proprietà si attivi da subito per chiedere un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza delle organizzazioni sindacali e di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi Bisenzio, per informare e confrontarsi al fine di raggiungere un'intesa di cui dovranno farsi garanti le Istituzioni. In quella sede, il Dottor Borgomeo dovrà dare seguito agli impegni già presi e sarà necessario dettagliare un cronoprogramma che parta dal rendere noto chi sono gli investitori e quali i loro piani industriali.

Al Dottor Borgomeo, che ha denominato la nuova azienda QF, a significare “Fiducia nel Futuro della Fabbrica di Firenze”, diciamo che la Fiom e i lavoratori avranno fiducia nel futuro sulla base del piano industriale, solido e concreto, che garantisca la continuità occupazionale ed il mantenimento dei diritti acquisiti dei lavoratori. Ricordiamo che, qualora i soggetti impegnati nella reindustrializzazione, per qualsiasi motivo economico e di mercato non dovessero palesarsi, spetterà al proprietario presentare un piano industriale con le suddette garanzie e la compartecipazione di Invitalia.

I lavoratori e la Fiom su questa vertenza non sono mai stati spettatori ma artefici del proprio destino. Troppe volte in questa vertenza abbiamo letto dichiarazioni, come sul decreto antidelocalizzazioni, che sono state tradite dai fatti. Continueremo ad affrontare con responsabilità e serietà il confronto con la nuova proprietà per il diritto al lavoro e alla contrattazione, perchè questo futuro ce lo siamo conquistati".

“Grazie allo straordinario impegno dei lavoratori GKN sono stati scongiurati i licenziamenti - è il commento di Vincenzo Renda, Coordinatore Uilm Toscana - Ora ognuno faccia la propria parte, a partire dalle istituzioni toscane e nazionali che devono garantire l’occupazione e vigilare al fine che tutto proceda al meglio. E’ il momento che il governo, come chiesto da tempo dal sindacato, crei le condizioni per evitare che le multinazionali, e non solo, delocalizzino lasciando nel dramma i lavoratori dopo anni di onesto lavoro. Non può esserci sviluppo se impoveriamo i territori e li svuotiamo delle loro industrie”.

"Il Collettivo di Fabbrica aveva chiesto due cose: una legge contro le delocalizzazione efficace e un intervento che sapesse dare un ruolo al pubblico, a partire da Regione Toscana e Governo -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune e Lorenzo Ballerini di Campi a Sinistra-

Ovviamente tra i primi obiettivi immediati c'era il blocco dei licenziamenti e la continuità produttiva. Oggi arriva la notizia che questo primo obiettivo sarebbe stato ottenuto, anche se comprendiamo e condividiamo la diffidenza su quanto realmente accadrà. Anche sul nostro territorio metropolitano alcune promesse si sono infrante nel giro di pochi mesi.Sarebbe però sbagliato non riconoscere questo successo della lotta portata avanti insieme alle solidali e ai solidali, fatta di assemblee permanenti, manifestazioni, rivendicazioni politiche e capacità di non rinchiudersi sulla difensiva, ma guardare a prospettive più ampie. Ci sono centinaia di vite che sono state messe in difficoltà dalla speculazione finanziaria: non sarebbe dovuto essere possibile e ancora Governo e Parlamento non hanno fatto niente di quanto è stato ritenuto necessario perché situazioni simili non si ripetano.

Inoltre manca ancora una riflessione sul ruolo del pubblico nelle politiche industriali del Paese.Per tutte queste ragioni oggi salutiamo il risultato del Collettivo di Fabbrica GKN e ci confermiamo a disposizione della loro mobilitazione, in tutte le forme che decideranno di prendere per questa nuova fase".

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