Giorno del Ricordo: il 10 febbraio seduta in Consiglio regionale

Venerdì 9 l’evento con le scuole sulla storia del confine “difficile”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2024 21:52
Giorno del Ricordo: il 10 febbraio seduta in Consiglio regionale

Firenze– Sono trascorsi venti anni dalla legge che istituì il Giorno del Ricordo. E la Toscana, con il suo lavoro e impegno sulla Memoria, ha sempre tenuto a celebrare il 10 febbraio interpretando nel modo più profondo il significato di una giornata nata per non dimenticare le foibe, l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, e la complessità delle vicende drammatiche che si svilupparono lungo il confine “difficile” dell’Alto Adriatico.

L’obiettivo è sempre stato promuovere la conoscenza della storia di ciò che avvenne su quei territori di frontiera attraverso il confronto con le giovani generazioni chiamate a raccogliere il testimone della Memoria degli orrori del Novecento affinchè quelle tragedie non si ripetano.

Il Consiglio regionale della Toscana celebrerà il Giorno del Ricordo sabato 10 febbraio alle ore 11, in seduta solenne, al Teatro comunale di Laterina (via San Giuseppe, 32 – Laterina Pergine Valdarno), in provincia di Arezzo.

Approfondimenti

Istituita con legge del 30 marzo 2004, la commemorazione vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Dopo il saluto e l’intervento del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, seguiranno il saluto del sindaco di Laterina Pergine Valdarno, Jacopo Tassini, una lettura di testimonianza di Maria Claudia Valdini, figlia di profughi istriani, l’intervento di Guido Giacometti, esule istriano e referente per la Toscana dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, e le conclusioni del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Alla seduta solenne, dopo una breve pausa, seguirà la deposizione di una corona d’alloro presso il Cippo commemorativo, in ricordo dei Martiri delle foibe (in via vecchia Aretina), con visita alle baracche del campo profughi, insieme alle autorità presenti.

La seduta dell’Assemblea legislativa è trasmessa in diretta streaming sui canali istituzionali del Consiglio: consiglio.regione.toscana.it, inconsiglio.it, pagina facebook, canale youtube.

“Sulle tracce della storia. Viaggio sul confine orientale italiano” è il titolo dell’edizione 2024 dell’evento con le scuole che si terrà il prossimo venerdì 9 febbraio al Cinema La Compagnia di Firenze.

Così ha fatto lungo l’anno appena trascorso, durante il quale ha promosso con l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea un progetto di gemellaggio e scambio culturale tra studentesse e studenti degli istituti scolastici toscani e i loro coetanei della Scuola media superiore italiana di Fiume, in questi giorni giunti a Firenze per partecipare al Meeting a conclusione dell’iniziativa di scambio culturale.

Il meeting del 9 febbraio - realizzato in collaborazione con l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea, l’Ufficio scolastico regionale, Fondazione Sistema Toscana e nell’ambito di Giovanisì – prenderà il via alle 10. Si svolgerà in modalità mista, con la presenza di 400 ragazze e ragazzi che riempiranno la platea del Cinema teatro e la partecipazione in streaming di centinaia di scuole.

Ad aprire l’evento i saluti introduttivi di Alessandra Nardini, assessora all'istruzione e cultura della Memoria Regione Toscana, Maria Federica Giuliani, assessora alla cultura della Memoria del Comune di Firenze, ed Ernesto Pellecchia, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale.

In collegamento interverranno Marino Micich, figlio di esuli, direttore della Società di Studi fiumani e dell’Archivio Museo Storico di Fiume a Roma, tra i principali studiosi delle vicende della frontiera orientale italiana, delle problematiche legate all’esodo e alle foibe e sull’inserimento degli esuli istriani e dalmati nel tessuto sociale italiano; e Michele Scalembra, preside della Scuola media superiore italiana di Fiume, i cui 135 anni di vita hanno attraversato le tragiche vicende di quei territori a lungo contesi.

Seguirà l’intervento di Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, sul tema “Violenza e guerra al confine orientale italiano”. Mentre Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, e Luca Bravi di UniFi illustreranno il progetto di gemellaggio “Sulle tracce della storia.

Viaggio sul confine orientale italiano” e inviteranno sul palco a parlare dei loro lavori i 4 gruppi di studentesse e studenti della Toscana e di Fiume che hanno partecipato al viaggio di scambio culturale.

“Ci sono ancora troppi pregiudizi nel raccontare il dramma delle foibe. La Regione Toscana in occasione del Giorno del Ricordo, ha infatti organizzato un'iniziativa per gli studenti ma non ha invitato nessun testimone o protagonista dell’esodo istriano. Una scelta piuttosto strana perché è noto che il modo più semplice e opportuno per raccontare le tragedie della Storia agli studenti, sia quello di dare la parola a chi le ha vissute e che può narrare in prima persona i fatti accaduti. E a Firenze e in tutta la Toscana ci sono molti esuli capaci di raccontare la tragedia che furono costretti a vivere a causa della brutalità dei Titini.

All’iniziativa della Regione Toscana non sono state neppure coinvolte le associazioni che rappresentare gli esuli o conservano/approfondiscono la memoria dei fatti avvenuti, come l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (che ha anche un rappresentante qui a Firenze), la Federazione delle Associazioni degli esuli Istriani Fiumani e Dalmati, l’Associazione delle Comunità Istriane e l’Unione degli Istriani.

È bizzarro che, invece, siano stati invitati a intervenire quali esperti, rappresentanti dell’Istituto Storico della Resistenza Toscana e di Grosseto che – come è risaputo – non si occupano di raccogliere la memoria degli esuli istriani ma di promuovere lo studio dell’antifascismo e della Resistenza. Una scelta che ci fa capire quanto siamo ancora lontani dall’essere liberi di raccontare questo dramma senza filtri ideologici. Meno male che è stato almeno previsto un collegamento con il Presidente della Società di Studi Fiumani che è figlio di esuli. Si poteva comunque fare molto di più.

Va comunque riconosciuto alla Regione Toscana di aver organizzato qualcosa. Il Comune di Firenze, invece, non ha pensato ad alcuna iniziativa in occasione del Giorno del Ricordo. E troviamo gravissimo il silenzio assordante dell’assessore Funaro che non sta spendendo una parola a riguardo.Per la sinistra toscana continuano ad esserci tragedie di serie A e di serie B. Quando supereremo tutti questi steccati ideologici? “lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli e il consigliere comunale e coordinatore cittadino di FdI Jacopo Cellai.

In occasione del Giorno del Ricordo 2024, i Comuni di Lucca e Pisa organizzano congiuntamente la conferenza “Dalle foibe all’esodo. Il martirio degli italiani e la storia del confine orientale”. L’iniziativa si svolgerà alle 10:30 al Teatro Verdi di Pisa e poi alle 15:30 al Teatro San Girolamo di Lucca, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e del Comitato 10 Febbraio.

Relatori della conferenza saranno il professore Stefano Zecchi e il giornalista Fausto Biloslavo. Zecchi, scrittore e filosofo, è autore di vari saggi sulla questione foibe ed esodo, tra i quali “Una vita per Pola. Storia di una famiglia istriana”, adattamento a fumetti di “Quando ci batteva forte il cuore” e “Maria”, biografia di Maria Pasquinelli, una eroina per le famiglie degli infoibati e degli esuli.

Fausto Biloslavo, reporter impegnato a raccontare tutte le guerre degli ultimi 40 anni dall’Afghanistan all’Ucraina, si è occupato più volte sui giornali del confine orientale ed è coautore del libro “Verità infoibate. Le vittime, i carnefici, i silenzi della politica”.

La conferenza si inserisce nei rispettivi calendari comunali e provinciali celebrativi del Giorno del Ricordo, che prevedono deposizioni di corone e fiori presso i luoghi commemorativi, mostre e acquisizioni librarie, oltre a una celebrazione eucaristica presso il cimitero di Pisa e il consiglio comunale straordinario il 12 febbraio a Lucca.

"La pervicacia ideologica con la quale ci sono voluti ben 60 anni per arrivare a istituzionalizzare il Ricordo delle foibe e dell’esodo nel 2004 - afferma l'assessore alla cultura del Comune di Pisa Filippo Bedini - fa pensare a un gioco di parole quanto mai significativo: dal ricordo nelle foibe al ricordo delle foibe. A 20 anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo purtroppo c’è ancora bisogno che le prefetture sollecitino scuole e sindaci a promuovere iniziative per commemorare degnamente il massacro delle foibe e la tragedia dell’esodo: migliaia di innocenti trucidati e gettati nelle cavità carsiche del confine orientale e centinaia di migliaia di profughi ai quali fu negata la possibilità di continuare a vivere nella loro terra. Una pulizia etnica feroce, ideata e realizzata da un regime criminale come la Jugoslavia comunista di Tito.

Sabato 10 febbraio, oltre alle tradizionali celebrazioni nei luoghi di Pisa che ricordano le foibe, offriremo la possibilità di approfondire questa importante pagina di storia al teatro Verdi grazie ai contributi del filosofo Stefano Zecchi - già autore di pagine meravigliose sul tema - e del giornalista triestino Fabio Biloslavo, che tanto ha scritto su queste drammatiche vicende".

“L’amministrazione comunale – dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Mia Pisano – per la prima volta insieme al Comune di Pisa, propone una conferenza con due personalità che hanno studiato a fondo, a diverso titolo, il tragico periodo storico in questione. Si tratta di un momento di approfondimento col quale celebrare il Giorno del Ricordo, istituito dalla Repubblica Italiana per conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale. Una importante opportunità a cui tutti i cittadini potranno partecipare”.

Notizie correlate
In evidenza