Giardino Nidiaci, la politica responsabile: mal comune mezzo gaudio, per chi?

Nonostante l'accordo raggiunto, che però nessuno ha visto, restano gli esposti sulle scrivanie delle Procure

Antonio
Antonio Lenoci
21 maggio 2015 13:21
Giardino Nidiaci, la politica responsabile: mal comune mezzo gaudio, per chi?

La vicenda amministrativa si è immediatamente incrociata con quella giudiziaria già nel febbraio 2013 quando i consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi raccolgono la segnalazione dei residenti e presentano una interrogazione urgente all'attenzione della Giunta, "Quell'atto che poi il proprietario ha citato - ricorda oggi Grassi - per confermare che il Comune era a conoscenza dei fatti".

Perché, cosa volevano sapere i "dispettosi" consiglieri dal sindaco Matteo Renzi? "Qual è la posizione del Comune di fronte alla realizzazione della barriera in legno nell'area a verde prospiciente Via dell'Ardiglione e quando verrà abbattuta la staccionata?" da non credere, Dante avrebbe detto "Non ti rendo se non lo far; ché la dimanda onesta si de’ seguir con l’opera tacendo".

Invece quale fu la risposta? Arriva il 18 marzo 2013: "In riferimento all’interrogazione in oggetto trasmetto nota del Direttore dell’Urbanistica Dott. Domenico Palladino. Cordiali saluti. Elisabetta Meucci". E cosa dice la nota spillata ai saluti dell'assessore? "Risulta depositata da parte della Società Amore & Psiche istanza di autorizzazione paesaggistica per parcheggio interrato sul quale la Soprintendenza ha emesso comunicazione di motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza alla quale dovrà seguire l'espressione del parere vincolante ad oggi non pervenuto.

Tutti i progetti depositati non prevedono cambio di destinazione d'uso, tutti sono proposti come lavori di recupero classificabili come restauro e risanamento conservativo di unità immobiliare" dopo 13 mesi Palazzo Vecchio tenterà l'azione di reintegro. Se il giudice monocratico abbia sorriso, non è dato saperlo perché è bastato leggere l'oggetto per chiudere la pratica, ma Fantozzi avrebbe potuto chiedere "92 minuti di applausi".Un disegno diabolico? "Lì c'era una Ludoteca - evidenzia oggi Tommaso Grassi - ed i bambini sono stati sfrattati con la scusa che ci pioveva dentro, perché qualcuno al piano superiore aveva lasciato i rubinetti aperti, salvo poi scoprire che si trattava di un piano perfetto per liberare la ludoteca, impadronirsi del giardino, fare appartamenti di lusso, levare i vincoli in forza di un'offerta "prendere o lasciare" e alla fine avere un immobile di lusso con parcheggio".Come sarà il parcheggio? "Non sappiamo neppure se a questo punto sarà interrato o di superficie perché l'assessore Elisabetta Meucci è sparita dal Consiglio comunale.

Quando tornerà o se sarà sostituita qualcuno ci potrà rispondere".Il Consiglio non ha avuto notizie? "Non abbiamo visto l'accordo, non conosciamo il progetto né eventuali richieste di progettazione, tutti elementi che avremmo voluto conoscere".Ci saranno conseguenze sull'inerzia di Palazzo Vecchio? "Il ricorso fatto oltre i termini ha portato il Tribunale a regalare un pezzo di giardino al privato, ma ricordiamoci anche che la stessa aggiudicazione all'asta è avvenuta senza che Palazzo Vecchio intervenisse".Ci sono state altre occasioni per poter intervenire? "Nel 2008 la Giunta ha approvato un atto di donazione dell'intero immobile, mai firmato però dagli eredi perché nessuno ha seguito la situazione preferendo lasciarla nel Limbo".E adesso? "Nardella ha dichiarato di voler fare ricorso, ma la partita è persa.

Si può solo far saltare il tavolo con il privato e far partire veri contenziosi. Fanno bene i Comitati cittadini ed Aduc a presentare segnalazioni e la politica continua a chiedere di chi siano le responsabilità visto che i dubbi ci sono in merito ai ritardi e gli Uffici dipendono dalle scelte politiche e dirigenziali".In merito alle responsabilità da parte degli uffici amministrativi ricordiamo il botta e risposta che ha avuto luogo il primo aprile 2015 in Consiglio comunale e soprattutto l'intervento della presidente Caterina Biti: “Ho invitato la consigliera Miriam Amato ad usare un linguaggio consono al ruolo che svolge in Consiglio comunale.

Certe scelte politiche non coinvolgono gli uffici dell’amministrazione" questa la replica alle dichiarazioni dell’esponente del gruppo misto intervenuta sulla questione Nidiaci. “Tengo a ribadire – spiega la presidente Biti – che la consigliera Amato non può accusare gli uffici amministrativi del Comune di Firenze di presunte inadempienze. Certe scelte su determinate questioni sono, e l’ho spiegato chiaramente nel corso del dibattito sull’approvazione del Regolamento Urbanistico, esclusivamente politiche e non tollero che in Consiglio comunale si utilizzino terminologie offensive o denigratorie nei confronti degli uffici dell’amministrazione comunale di Firenze” qualora vi fossero dubbi sull'attribuzione di eventuali responsabilità in merito alla vicenda, sono dunque da ritenersi salvi i dipendenti pubblici.Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze, dichiara oggi a Nove da Firenze: "Sono subentrata in questa discussione solo in un secondo momento, ma credo che rispetto alle possibili vicende che poteva subire quell'area l'idea di avere a breve, entro 18 mesi, una ludoteca di 200 metri quadrati, funzionante e ad uso dei bambini e che non pregiudica il giardino che resta libero per la sua funzione, possa essere un modo per onorare quell'area e rispettarne la destinazione rivolta alle famiglie del quartiere".

I cittadini sono amareggiati e le associazioni hanno presentato degli esposti. "Si può discutere di tutto, avere diversi punti di vista o ritenere che l'Amministrazione in passato avrebbe potuto percorrere altre vie, ma oggettivamente allo stato degli atti questa è la soluzione che può permetterci di ottenere nel più breve tempo possibile un vantaggio per la collettività. Credo che avere una ludoteca nuova e non umida, anche se romanticamente molto amata dagli abitanti, possa essere un buon risultato".L'area verde resterà uno spazio aperto? "Il Giardino resta di libero accesso ed arricchito da un edificio nuovo e bello" con posti auto.

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