Gestione del personale in Palazzo Vecchio: c'è polemica

Presidio dei sindacati, l'assessore Martini replica. SPC sta con i lavoratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2021 18:52
Gestione del personale in Palazzo Vecchio: c'è polemica

Si è svolto oggi lunedì 25 ottobre un presidio dei lavoratori del Comune di Firenze in polemica con l'amministrazione comunale per alcune scelte.

"Lo stato delle relazioni sindacali all'interno dell'ente - si legge in un documento della Rsu del Comune di Firenze - ha toccato il suo punto di minimo storico con la deficitaria gestione dello smart working. Molti dirigenti del Comune di Firenze, infatti, in seguito al Decreto Brunetta dello scorso settembre, hanno imposto ai propri dipendenti il rientro in presenza a partire da lunedì 18 ottobre 2021, sancendo nei fatti il superamento di qualsiasi ipotesi di lavoro agile nonostante che il Comune di Firenze abbia da tempo il POLA (Piano operativo lavoro agile). Sia il percorso relativo al rientro in presenza dei dipendenti pubblici (15 ottobre) ma anche quello di redazione del POLA, è stato contraddistinto da un confronto sindacale ridotto ai minimi termini: incontri di breve durata dove l’Amministrazione Comunale ci ha comunicato le decisioni prese".

"Impossibile stabilire una graduatoria di priorità, se non mettere al primo posto la sicurezza per i lavoratori e di conseguenza per gli utenti al fine di garantire i servizi per i cittadini. Siamo sinceramente stufi di un'Amministrazione che gioca ormai da troppo tempo a nascondino con le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Firenze e per questi motivi dichiariamo lo stato d’agitazione di tutto il personale del Comune di Firenze" 

Dalla loro parte, i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune. 

“La pandemia non è passata e chi governa ha avuto l’ipocrisia insopportabile di dire che tutto sarebbe cambiato, specialmente per i servizi pubblici. Chi opera per il Comune di Firenze – spiegano i consiglieri di SPC Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – finisce spesso tritato nella propaganda di chi disconosce la dignità del lavoro, parlando di fannulloni e parlando di privilegi al posto di diritti.

Il rientro in presenza non può ignorare il contesto legato alla Covid-19, mentre chi non lo fa dovrebbe essere messo in condizione di avere gli strumenti per farlo.Con la cosiddetta “ripresa” i problemi stanno aumentando, aggravati dall'assenza di personale, a cui si risponde con promesse di concorsi puntualmente insufficienti per far fronti ad anni di tagli e decisioni sbagliate anche sul piano organizzativo.Le piattaforme delle sigle sindacali, riuniti attorno alla RSU, sono chiare. La Giunta ci prometterà dialogo e ascolto? Sarebbe già qualcosa, ma sarà la solita apertura di tavoli che non porteranno a nessuna soluzione?Vogliamo dirlo in modo chiaro: questa vertenza – concludono Palagi e Bundu – non riguarda le classi lavoratrici ma tutta la cittadinanza. Per questo la sosterremo in ogni modo, portando il tema in Consiglio Comunale, sempre che il Partito Democratico ci permetta di parlare in aula, anche quando non ci sono da votare delibere”.

La reazione dell'assessore Alessandro Martini è decisa: 

"Ci sono due modi di affrontare i problemi. Fare bla bla bla oppure lavorare per risolverli. Noi lavoriamo e mostriamo i risultati". È quanto dichiara l'assessore al personale replicando alle affermazioni dei sindacalisti della Rsu oggi in presidio sotto Palazzo Vecchio. "Ho il massimo rispetto per le manifestazioni di disappunto delle organizzazioni sindacali. Ma non posso che ribadire il mio stupore e la meraviglia per quanto da loro sostenuto perché sono accuse smentite dai fatti".

L'assessore Martini spiega che, nonostante i 3.823 dipendenti (dato del 30 settembre) e non 3.190 come dichiarato dai sindacati, "come tutti gli enti dobbiamo fare i conti con una deficit causato dai pensionamenti e dal blocco dei concorsi a causa della pandemia. Ma siamo tra i primi in Italia ad avere effettuato importanti concorsi, il primo già a marzo che ha visto le prime assunzioni di dirigenti, e quattro la scorsa settimana con graduatorie per tecnici diplomati e laureati per oltre 2.600 persone.

Entro novembre arriveranno le prime assunzioni per raggiungere il migliaio di nuovi ingressi in tre anni". L'assessore ricorda inoltre che è in corso la procedura per l'assunzione di 30 agenti di Polizia Municipale che dovrebbe concludersi a Natale e che a fine 2021 i nuovi contratti arriveranno a quota 200. A questi dipendenti a tempo indeterminato si aggiungeranno poi i contratti a tempo determinato per le figure legate al React. "Voglio davvero ringraziare i dipendenti che si sono spesi per consentire lo svolgimento di questi concorsi che hanno visto un grande impegno sia di risorse finanziarie che umane".

Anche sul rientro del personale comunale in presenza previsto dalle recenti normative, l'assessore Martini rispedisce le accuse al mittente. "Il contratto per lo smart working è definito e siamo pronti a proseguire con regole certe anche dal 1° novembre. E ci siamo attivati per garantire ai dipendenti che lavorano in presenza la piena sicurezza". "Non voglio nascondere le difficoltà ma non posso accettare che l'Amministrazione sia considerata assente, negligente e inadempiente. I fatti dimostrano il contrario" conclude l'assessore Martini. 

AGGIORNAMENTO - ARMENTANO REPLICA A SPC

“Numeri e fatti concreti denotano un impegno chiaro e tangibile da parte dell’amministrazione sia per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro per il ritorno in presenza sia per quanto riguarda le nuove assunzioni. Ascolto e confronto con i sindacati sono fondamentali, non mancano né mancheranno ma lo sforzo in campo per superare ogni problematica è massimo. Da Bundu e Palagi non prendiamo lezioni né di diritti né di democrazia, le loro accuse sono illogiche e incomprensibili. Per il Pd c’è sempre spazio per il dibattito quando è costruttivo, non ci siamo mai sottratti al dialogo né mai ci sottrarremo, anzi vogliamo fare la nostra parte per una discussione positiva e proficua. Il lavoro per noi è una priorità assoluta, sempre”.

Così Nicola Armentano, capogruppo Pd in consiglio comunale, replica ai consiglieri Bundu e Palagi (SPC).

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