A 27 anni da quella notte Firenze ricorda l'attentato nel quale persero la vita cinque persone e altre 48 rimasero ferite. Alle 1,04 del 27 maggio 1993 un Fiat Fiorino carico di esplosivo ad alto potenziale scoppiò in via dei Georgofili, distrusse la Torre del Pulci e seppellì sotto montagne di macerie l'intera famiglia Nencioni (il papà Fabrizio, la mamma Angela e le figlie Caterina e Nadia) mentre il giovane studente di architettura Dario Capolicchio morì carbonizzato nel rogo del suo appartamento. Le ragioni di quella strategia terroristica, che oltre Firenze colpì Roma e Milano, sono state quasi del tutto individuate: gli uomini che azionarono gli ordigni in nome e per conto di Cosa Nostra, e chissà per quali altri mandanti, volevano costringere lo Stato a far marcia indietro sul 'carcere duro' per i boss mafiosi e sulla legge sui pentiti.
La memoria vivrà quest’anno on line. Da stamani una serie di video con interventi istituzionali e dei rappresentanti delle associazioni di vittime di terrorismo e di mafia si susseguiranno uno dietro l’altro. Le testimonianze sono state raccolte dalla Regione Toscana e i video saranno pubblicati, oltre che sul nuovo sito e sui social dell’associazione dei familiari (www.strageviagerogofili.it), anche sul sito di Toscana Notizie, l’agenzia di informazione della giunta regionale.
Ci saranno Manlio Milani, presidente dell’associazione vittime di piazza della Loggia, e Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione tra i familiari e le vittime della strage di Bologna. Interverranno la giornalista Sandra Bonsanti, il senatore della Repubblica ed ex magistrato Pietro Grasso, il presidente della Toscana Enrico Rossi, l’assessore Vittorio Bugli, il sindaco di Firenze Dario Nardella, l'Alessandro Martini, il primo cittadino di San Casciano in Val di Pesa Roberto Ciappi, la presidente della Corte di appello di Firenze Margherita Cassano, la presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo, la prefetto di Firenze Laura Lega.
E’ stato confezionato da Intoscana.it, redazione giornalistica della Fondazione Sistema Toscana, pure un videoracconto che raccoglie in modo integrato tutti i contributi dei ricordi e delle riflessioni sulla strage e su questo anniversario. Poi, nella notte tra martedì e mercoledì, a mezzanotte e mezzo, la commemorazione proseguirà con la diretta Facebook da via dei Georgofili e la deposizione, alle una e quattro minuti, l’ora esatta in cui la bomba scoppiò, di una corona di fiori.
La mattina dopo l’appuntamento, come al solito, si sposterà al cimitero della Romola, frazione del Comune di San Casciano in Val di Pesa, sulla tomba della famiglia Nencioni: anche in questo caso una cerimonia con poche persone, diretta facebook e videomessaggi, compresi quelli nel pomeriggio di alcuni studenti della scuola media.