Gaza: stop ai prodotti israeliani nella Farmacia di San Gimignano

Dopo che dottoressa e infermiera gettano online farmaci d'Israele e Aduc ne chiede il licenziamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 Agosto 2025 19:39
Gaza: stop ai prodotti israeliani nella Farmacia di San Gimignano

Firenze, 21 agosto- Dopo che ieri due sanitarie - medico e infermiere - hanno fatto circolare sui social un video in cui, per protestare contro gli eventi in corso nella Striscia di Gaza, in locali ospedalieri pubblici buttano nel cestino dei farmaci prodotti da una azienda israeliana, oggi anche il Comune di San Gimignano, attraverso la propria Farmacia Comunale, ha deciso di aderire alla campagna di boicottaggio nei confronti delle aziende israeliane coinvolte nel conflitto in corso in Palestina.

La scelta nasce in risposta all’appello promosso dal Forum per la Pace della Val d’Elsa all’interno di una strategia di pressione economica non violenta, che si propone di incidere sui comportamenti delle imprese e, indirettamente, sui governi da esse sostenuti, attraverso il riorientamento delle scelte di consumo.

In particolare, la Farmacia Comunale di San Gimignano si impegnerà a sostituire, laddove possibile, i prodotti farmaceutici realizzati da aziende israeliane con equivalenti di altre marche, mantenendo invariata la qualità del servizio e la disponibilità dei medicinali ai cittadini.

Approfondimenti

Intanto ad Arezzo la Asl annuncia un’indagine sulla dottoressa e l'infermiera  che prendono un farmaco prodotto da una multinazionale israeliana, la Teva, e dopo averci scarabocchiato qualcosa sopra con una penna lo gettano in un cestino dei rifiuti. È quanto si vede in due video identici che sarebbero stati girati all'interno della Casa della Salute di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo.

Loro fanno sapere che si scusano, avendo anche recuperato dal cestino i farmaci. “Ora sono molto scosse. La loro intenzione era solo di fare un gesto simbolico, un gesto per la pace”, fa sapere un loro avvocato.

“Lo apprendiamo dalla stampa e restiamo basiti. Peggio del danno il video diffuso per giustificare i fatti. Nel caso della dottoressa, reputiamo sia stato violato anche il giuramento di Ippocrate. In ogni caso, un comportamento del genere, dettato da odio ideologico e completamente contrario ai doveri di chi si occupa di curare un malato, dovrebbe portare i rispettivi ordini, dei medici e degli infermieri, a radiare immediatamente le due operatrici. Preoccupa molto il clima d’odio verso persone ree solo di essere ebree" dichiara il coordinatore di Gruppo Misto-Noi Moderati Luca Santarelli.

"Ognuno gesticola come crede per quella che chiama pace. Ma se ne assume le responsabilità -dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Che in questo caso sono economiche oltre che politiche. Se per la politica ci fanno sapere che sono pacifiste, per l’economia rimane il fatto che quei farmaci recuperati dal cestino dovranno poi essere utilizzati. Non ci sembra il massimo in un presidio sanitario e per persone che dovrebbero curare i pazienti.

Ci vengono i brividi, per esempio, a pensare se le nostre sanitarie si dovessero trovare davanti ad un paziente con in testa la kippah (tipico copricapo ebraico). No - e non ci dispiace - voi due non siete adatte a questo tipo di servizio. Dovete essere licenziate. E se l'Asl non lo farà, presenteremo ricorso contro il provvedimento".

Il segretario regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella, capogruppo FI in Consiglio regionale, ha visitato oggi i bambini di Gaza che vengono curati all'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Accompagnato dal direttore sanitario dell'Aou Meyer e da alcuni medici dell'ospedale, Stella si è intrattenuto con una giovane paziente e la sua famiglia, informandosi delle sue condizioni di salute e conversando con lei e i genitori. Ad oggi, nella struttura ospedaliera sono stati ricoverati e curati 23 bambini provenienti dalla Palestina. Con loro sono arrivati anche i familiari, ai quali è stato già assegnato un alloggio".

"Il Meyer - ha detto Stella - si conferma un luogo di eccellenza pediatrica a livello europeo, ed è molto bello che possiamo prestare assistenza sanitaria ai bambini di Gaza. Di questo siamo grati a tutto il personale sanitario, medico e infermieristico dell'Aou Meyer, e un grande grazie va detto al ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani che insieme ad altri ministeri e in collaborazione con gli enti locali, hanno collaborato nella riuscita di questa importante evacuazione sanitaria, che ha consentito a 31 bambini palestinesi gravemente feriti o affetti da patologie urgenti, di essere trasferiti dalla Striscia di Gaza ad alcuni ospedali italiani, tra cui il 'Meyer'".

"Questo è il segno concreto dell'approccio solidale del nostro Governo, guidato dall'impegno instancabile del Ministro Antonio Tajani fin dall'inizio del conflitto - sottolinea Stella -. Con questi minori, stiamo prendendoci cura di 180 bambini e 400 familiari, arrivando a quasi mille persone con i ricongiungimenti. Nessun altro Paese occidentale ha fatto tanto, e lo rivendichiamo con orgoglio: costruire il bene oggi significa alleviare sofferenze immense. La Farnesina ha attivato un sistema straordinario, partendo da Food for Gaza e coinvolgendo associazioni, volontari, operatori sanitari, personale militare e Croce Rossa. Questo è il volto migliore dell'Italia, che in uno scenario drammatico come quello mediorientale salva vite e restituisce futuro a chi soffre indicibilmente".

Notizie correlate
In evidenza