Garante Infanzia e adolescenza: approvata la relazione 2020

FDI: “Per la Dottoressa Bianchi, oltre al dirigente, un dipendente, un part-time e € 17.000 di consulenze esterne”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2021 22:35
Garante Infanzia e adolescenza: approvata la relazione 2020

Firenze- Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di risoluzione che approva la relazione sull’attività svolta nel 2020 dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Camilla Bianchi. L’atto, illustrato in aula dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), esprime ”apprezzamento positivo“ sul lavoro svolto dalla Garante e “l’impegno a supportare e sostenere fattivamente il percorso intrapreso, volto a migliorare gli standard di efficienza e la capacità di risposta dell’ufficio nei diversi ambiti di competenza”.

Bugliani ha ricordato anche che la risoluzione esprime l’impegno “a procedere quanto prima alla riorganizzazione generale della struttura, al fine di garantirne la piena e migliore funzionalità”, con “l’auspicio della revisione della legge regionale 26/2010, tenendo anche conto degli indirizzi della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano sulla disciplina degli organi di garanzia (difensore civico, garante per l’infanzia e l’adolescenza, garante dei detenuti), così per come approvati nell’assemblea plenaria del 26 settembre 2019”.

Tra gli elementi della relazione della Garante ricordati in aula da Bugliani, figurano l’impegno per contrastare gli effetti che la pandemia ha prodotto nella vita dei minori e dei loro nuclei familiari, quali l’isolamento forzato, i ricongiungimenti familiari, la disabilità, i centri diurni e semiresidenziali, la scuola, lo sport, la sanità. “Due fenomeni sono stati affrontati in modo specifico – ha aggiunto Bugliani: - il cyberbullismo e la povertà educativa.

Il primo è stato oggetto di un prodotto audiovisivo, che verrà inserito nel piano formativo obbligatorio delle scuole secondarie dell’area metropolitana, e si affianca ad una Guida per ragazzi alla legge 71/2017 sulla prevenzione e contrasto al fenomeno. Numerose le iniziative sulla povertà educativa, fra le quali la realizzazione del volume per ragazzi Leggo per capire, e del manifesto “The future we want”, promosso dagli adolescenti e fatto da Unicef Italia, con il supporto tecnico dell’istituto di ricerca Innocenti di Firenze”.

“Avevamo ragione a criticare la scelta della maggioranza fatta nella scorsa legislatura - ha rilevato Marco Casucci (Lega) – perché le figure dei garanti non devono essere scelte a maggioranza ma di comune intesa. Occorrono strutture e risorse adeguate. Non abbiamo bisogno di buone intenzioni, ma di fatti, soprattutto quando si parla di infanzia e adolescenza”.

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“Credo si possa dare un giudizio positivo sul lavoro svolto, sulla sua qualità – ha sottolineato Massimiliano Pescini (Pd) - I problemi legati all’infanzia diventeranno sempre più centrali nelle nostre politiche ed è necessario andare nella direzione indicata dal Garante. Credo che questi temi dovremo tenerli presenti anche in relazione agli stati generali della salute”.

Voto a favore è stato annunciato da Stefano Scaramelli (Italia Viva) che ha chiesto al Garante l’impegno “a lavorare di più, perché sentiamo il bisogno di proposte e progetti da attuare da qui alla fine dell’anno e a questi non faremo mancare il nostro sostegno”.

“Come è possibile che per il Garante dell’Infanzia toscano siano previsti quasi 14.000 euro di rimborso per le spese di viaggio? Semplice: nel 2019, nonostante le oltre 20 autocandidature pervenute per il ruolo di Garante, la Regione Toscana scelse la Dottoressa Camilla Bianchi, residente a Milano! Ma veramente in quella rosa di nomi, non c'era un professionista capace e residente nella nostra Regione?”. E’ l’attacco di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, durante il dibattito odierno sulla relazione annuale del Garante.

“La dottoressa Bianchi, peraltro, ha presentato in commissione con due mesi di ritardo la relazione sui lavori da lei svolti, non spendendo una parola sugli obiettivi raggiunti, ma limitandosi ad una lunga lamentela durante la quale si è lamentata praticamente di tutto: di essere lasciata sola, di non ricevere un adeguato supporto, di non avere una struttura adatta al proprio ruolo. Una litania indegna del Consiglio regionale, soprattutto se si considera che la dottoressa Bianchi non svolge l'incarico gratuitamente, bensì a fronte di un'indennità di circa 3.800 euro al mese".

"Ma c'è dell'altro: siamo andati a verificare - prosegue il capogruppo di Fratelli d'Italia - se effettivamente la Garante non avesse una struttura di supporto adeguata ed abbiamo visto che la Dottoressa Bianchi ha a disposizione, oltre ad un dirigente di riferimento, un dipendente regionale con contratto full-time ed uno con contratto part-time. Inoltre, evidentemente insoddisfatta delle professionalità che ha trovato in Regione Toscana, la Garante ha scelto di spendere ulteriori 15 mila euro in consulenze esterne".

"E' vergognoso - conclude Torselli - ascoltare una persona che costa alla Regione, oltre ai 17.500 euro di rimborso spese, 57.000 euro all'anno per le proprie attività e 14.500 di consulenze esterne, lamentarsi di non poter lavorare perché 'lasciata sola e senza supporto'. Se quello del Garante è un ruolo che non si confà alle esigenze della Bianchi, la Dottoressa può sempre prendere in considerazione l'ipotesi di dimettersi, lasciando il posto ad un professionista che si senta onorato di svolgere un compito tanto delicato, quanto prezioso. E magari, stavolta, scelto in Toscana..."

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