Firenze ridiscute la richiusura della ZTL

Stella (FI): "Al via raccolta firme per la proroga, dal Comune mazzata al commercio. Tavolini fuori da bar e ristoranti anche dalle 11:00 alle 14:00". Unilavoro: "Così non si aiuta chi ha un'attività in centro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2020 14:30
Firenze ridiscute la richiusura della ZTL

Firenze, 1 Ottobre 2020- Il Comune di Firenze ha deciso di non prorogare l’apertura sperimentale di due varchi della ZTL che erano stati aperti per consentire (queste le motivazioni ufficiali) di dare fiato all’economia legata al commercio nel centro storico e far tornare i fiorentini in centro. Solo l'analisi dei dati può farci capire se questa scelta di un mese fa sia servita. Secondo le associazioni dei commercianti si è trattato di un periodo troppo breve per capire se l’apertura funzionava o meno, ma era quanto stabilito dalla norma.

 "Abbiamo deciso di avviare una raccolta firme per chiedere al Comune di prorogare l'apertura a tempo delle due porte telematiche, varata per aiutare le attività del centro storico di Firenze. La decisione improvvisa di Palazzo Vecchio di mettere fine all'apertura anticipata delle due porte della Ztl del lungarno Vespucci e di via della Scala, è una mazzata per il commercio, già in situazione tragica a causa delle conseguenza dell'emergenza Covid. Ci batteremo fino all'ultimo insieme a commercianti, ristoratori e artigiani, perché il sindaco Nardella ritorni sui suoi passi".

Lo annuncia il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). "Il centro di Firenze è in forte sofferenza - sottolinea Stella - e ha bisogno di ossigeno per sopravvivere. L'apertura delle due porte era un modo per consentire a chi non risiede nella Ztl di accedere e raggiungere le nostre attività. Questo dietrofront del Comune dopo soltanto un mese è una scelta grave, ingiusta e miope. Siamo fortemente delusi dalla decisione di Palazzo Vecchio.

In questo periodo di grave crisi economica, con l'assenza di turisti, le attività del centro possono contare solo sui fiorentini, ma se non si facilita l'accesso al centro, è tutto inutile. Molti locali e negozi del centro stanno chiudendo, e molti chiuderanno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, spero che Nardella ne sia consapevole".

Forza Italia chiede anche che l'ordinanza che consente ai locali di mettere all'esterno i tavolini dal giovedì alla domenica a partire dalle 18:00, venga modificata e che "i tavolini possano essere posizionati anche dalle 11:00 alle 14:00 negli stessi giorni, in modo da favorire l'afflusso di clienti durante l'orario di pranzo. La possibilità di mettere tavoli e sedie fuori da bar e ristoranti - ricorda Stella - ha aiutato numerosi locali a incrementare i guadagni. L'Amministrazione comunale ha il dovere di schierarsi dalla parte di chi produce ricchezza e occupazione; l'incremento delle entrate permetterà a tanti datori di lavoro di far uscire i propri dipendenti dalla Cig, o comunque di non dover chiudere".

"Alcuni paletti condivisi, intorno ai quali fare scelte e costruire politiche, servono a tutti -interviene Vincenzo Donvito, presidente dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- Ad oggi ce ne sono tre sulla materia: il centro non può che essere pedonale; il coronavirus ci ha fatto capire che non si può continuare com’era prima dell’esplosione pandemica (overtourism docet); tutti abbiamo bisogno dell’altro: vivo, ricco, sano. Quindi: condivisione di tutto".

"E' sicuramente un passo indietro; una decisione che doveva essere evitata o quantomeno, visto il periodo di enorme difficoltà delle attività, posticipata ulteriormente". Giovandomenico Guadagno, Segretario Generale Unilavoro PMI Firenze (associazione di Piccole e medie imprese sul territorio), non usa mezzi termini in merito alla decisione del Comune di Firenze di porre fine all'apertura anticipata dei due varchi ZTL di via della Scala e Lungarno Vespucci. "Le attività del centro continuano a vivere un momento di difficoltà – rincara la dose – e decisioni del genere non sono certo un modo per dar loro un aiuto.

Dati di fatto alla mano testimoniano che limitare gli accessi in ZTL equivale a disincentivare i fiorentini ad andarci ed in un momento in cui anche il turismo straniero stenta a ripartire, iniziative del genere non facilitano la ripresa del lavoro di chi ha un'attività nel cuore della città. E il mio pensiero non va solo a bar e ristoranti visto che il centro di Firenze è molto molto altro da un punto di vista imprenditoriale. Pensiamo ad esempio ai piccoli negozi artigiani dell'Oltrarno". "Capiamo le necessità dei residenti e per questo non siamo a favore di una ZTL aperta H24, ma mantenere gli stessi orari di apertura dei due varchi almeno fino a Natale sarebbe potuto essere un bel segnale dell'Amministrazione.

Senza tralasciare la questione caro-parcheggi in quelli di proprietà del Comune, che a nostro avviso dovrebbe rimodulare i prezzi al ribasso". "Capiamo benissimo che anche lo stesso Comune stia attraversando un momento di difficoltà ma è indubbio che il motore dell'economia cittadina è rappresentato dalle attività, che dunque vanno sostenute con tutti gli sforzi possibili".

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