Firenze: minuto di silenzio per Israele in Consiglio Comunale

C'è anche qualche polemica. Bandiera su un terrazzo di Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2023 18:50
Firenze: minuto di silenzio per Israele in Consiglio Comunale

“Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha effettuato, in apertura di Consiglio comunale, una comunicazione per ricordare le ore drammatiche che sta vivendo la popolazione israeliana. Non è stato fatto subito il minuto di silenzio – spiegano il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano con i vice capogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini – solo perché un momento di raccoglimento e di riflessione così importante meritava la presenza di tutti i consiglieri comunali.

Molti, nel momento della comunicazione, non erano presenti. Il minuto di raccoglimento è avvenuto poco dopo l’inizio della discussione della delibera con tutti i consiglieri presenti. Riteniamo che fosse il momento migliore – continuano Armentano, Innocenti e Perini – per ricordare le tante vittime civili israeliane e condannare ogni tipo di violenza anche nei confronti della popolazione palestinese, anche se in risposta all’attentato terroristico contro i civili israeliani. Per rispetto delle famiglie coinvolte nel dramma che stanno vivendo questa volta proviamo ad evitare ogni inutile polemica.

Lavoriamo tutti per riportare la pace in quei territori da sempre alle prese con queste tragedie”, concludono.

“Solidarietà, senza se e senza ma, a Israele che oggi piange con tutta la comunità internazionale le tante vittime civile di un attacco terroristico inaccettabile. Oggi il silenzio per le vittime è un atto necessario che sta nelle coscienze di tutti”, dichiara la consigliera di Italia Viva e vice presidente del Consiglio comunale Barbara Felleca.

“Troviamo grave e vergognoso che si debba richiamare un articolo del regolamento perché il presidente del Consiglio comunale si decida a far rispettare all’aula un minuto di silenzio dopo una tragedia come quella che all’alba di sabato ha colpito Israele. Crediamo che serva maggiore equilibrio e chiarezza nel gestire questioni così delicate”, dichiarano per parte loro il capogruppo di Gruppo Centro Ubaldo Bocci e il consigliere Emanuele Cocollini.

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Intanto stamani il sindaco Dario Nardella, accompagnato da Marco Carrai, console onorario di Israele per Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna, ha esposto su un terrazzo di Palazzo Vecchio la bandiera di Israele.

“A Palazzo Vecchio accanto alla bandiera della pace abbiamo messo quella di Israele - ha detto il sindaco -. Da Firenze esprimiamo la nostra vicinanza alle comunità colpite. L’obiettivo del terrorismo è impedire la pace. Per questo lo condanniamo senza se e senza ma e ribadiamo il nostro impegno per la pace”.

Di tutt'altro tono le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune:"Chiediamo al Comune di Firenze di evitare in ogni modo di alimentare propagande di guerra. Per questo è sbagliato proiettare la bandiera di Israele, in risposta ai recenti drammatici eventi dall'altra parte del Mediterraneo.Sulla stampa internazionale molte analisi convergono nello spiegare quanto sta avvenendo. L'esercito e i servizi segreti di Tel Aviv si sarebbero concentrati in Cisgiordania, ritenendo Gaza troppo debole per rappresentare un pericolo.

Hamas subisce l'avanzare del consenso popolare nei confronti di formazioni jihadiste. Gli Accordi di Abramo fra Israele e Arabia Saudita sono vissuti come una strada che cancellerebbe ogni speranza di autodeterminazione per il popolo palestinese.Amnesty International ha già sollecitato le forze armate israeliane e i gruppi armati palestinesi a compiere ogni sforzo per proteggere le vite dei civili.Non si deve in nessun modo alimentare una spirale di violenza e di violazione del diritto internazionale che va avanti da molto tempo.A Gaza è stato annunciato un assedio totale.

Che aggrava una situazione insostenibile già da prima.La comunità internazionale dove è stata fino a oggi? Possibile che continui a non assumersi nessuna responsabilità e si limiti a far coincidere l'idea di pace con la vittoria militare di Tel Aviv?", concludono gli esponenti di SPC.

AGGIORNAMENTO - “Troviamo sinceramente sconcertante la domanda di attualità come posta dal consigliere Palagi. Sconcertante – spiegano il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano con le vice capogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini – perché nel testo manca l’unica cosa che andrebbe detta in questo momento: un giudizio chiaro di condanna rispetto a quanto accaduto sabato mattina, e cioè ad un attacco terroristico e militare di Hamas sui civili israeliani. che hanno provocato centinaia di vittime, rapimenti e violenze nei confronti di persone inerti di donne e di bambini solo perché israeliani. La sola scena del massacro di 260 giovani che partecipavano ad una festa penso sia sufficiente a descrivere la situazione.

Ecco, noi, a differenza di lei consigliere Palagi, riteniamo che tutto questo sia inaccettabile, e che vada assolutamente condannato senza giustificazione.Quello che è accaduto sabato scorso può solo generare una escalation di violenza di non facili previsioni.Firenze, da sempre città di Pace – proseguono Armentano, Innocenti e Perini – è città di dialogo.Non possiamo assistere attoniti a quello che sta accadendo.Serve subito un impegno per evitare una vera e propria guerra tra Israele e Palestina.

Per questo esponiamo la bandiera dello Stato di Israele esprimendo la nostra solidarietà a questa comunità, vittima di attentati efferati.E condanniamo anche ogni tipo di violenza nei confronti della popolazione palestinese, violenze nate in risposta all’attentato terroristico compiuto da gruppi di facinorosi di Hamas contro i civili israeliani. Lo facciamo come abbiamo sempre fatto in occasione di attentati terroristici, come quando abbiamo esposto la bandiera francese l’8 gennaio 2015 per l’attacco a Charlie Hebdo e il 15 luglio 2016 per la strage di Nizza, come abbiamo esposto le bandiere dell’Ucraina in occasione dell’invasione del febbraio 2022 e come abbiamo colorato di rosso le porte storiche della città nell'ottobre 2019 in solidarietà al popolo curdo attaccato dall’esercito turco.E solo con questo giudizio che possiamo lavorare per costruire un vero percorso di pace.Per questo le bandiere di Israele e della pace accanto non sono in contraddizione.Perché, e questo ci preme sottolinearlo, sono questi attentati terroristici a minare completamente qualsiasi percorso di pace.

È Hamas, per prima, che non vuole un percorso di pace.Noi crediamo sempre ad un dialogo ed alla collaborazione. E su questo abbiamo sempre investito concretamente per rilanciare anche una diplomazia delle città, accanto a quella degli Stati nazionali. L’abbiamo proposta concretamente – concludono Nicola Armentano, Alessandra Innocenti e Letizia Perini – nelle diverse edizioni di Unity in Diversity e nel forum delle città del Mediterraneo. E ci impegneremo a collaborare con tutte le città del Mediterraneo, sia palestinesi che israeliane, sia per una collaborazione tra noi e loro”.

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