Firenze meno tasse e più sicurezza: da riparare buche e periferie

Conti in salute, si sbloccano così 70 milioni di investimenti fermati per il Patto di Stabilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2016 15:56
Firenze meno tasse e più sicurezza: da riparare buche e periferie

"E' un bilancio positivo, forse irripetibile, che non solo non aggiunge un euro di tasse per i cittadini, ma addirittura le riduce grazie alla Legge di stabilità messa a punto dal governo Renzi per il 2016 che, tra l'altro, prevede l'abolizione della Tasi. Di fatto, per i fiorentini significa 50 milioni di euro in meno di tasse. E grazie all'Irpef, che a Firenze è la più bassa d'Italia, le famiglie risparmiano, rispetto a una famiglia analoga di un'altro Comune italiano, 400 euro in media all'anno. Questo significa che nel 2015 la nostra città, di tasse, spende complessivamente 100 milioni in meno rispetto ad un equivalente Comune per dimensioni. Inoltre, abbiamo anche più risorse per gli investimenti" ha detto il sindaco Dario Nardella, presentando in Consiglio comunale la relazione sul bilancio di previsione 2016.

"Grazie al buon livello di indebitamento e alla salute dei nostri conti, si sbloccano oltre 70 milioni di investimenti già finanziati e vietati dal Patto di stabilità negli anni scorsi - ha spiegato il sindaco - se ne prevedono 100 milioni di nuovi per il 2016 e oltre 240 tra il 2017 e il 2018. Partiremo coprendo le buche stradali, una delle segnalazioni che mi fanno più spesso i cittadini: per il 2016, infatti, abbiamo già in programma di riasfaltare 50 chilometri di strade oltre a 8 chilometri di ripavimentazioni nel centro storico e 42 chilometri nei quattro quartieri, con una grande attenzione per le periferie".

"Per quanto riguarda i servizi ai cittadini, invece, questo bilancio non solo non li taglia ma li consolida nei settori del sociale e dell'istruzione - ha continuato Nardella -. Aumentiamo addirittura la spesa per sicurezza, ambiente e cultura. Nel dettaglio, quest'anno abbiamo messo 1 milione e mezzo di euro per la cultura, 500 mila per l'ambiente e 300 mila per la sicurezza".“È curioso e fa sempre piacere ascoltare il PD definire l’abolizione della TASI sulla prima casa ‘un provvedimento che favorisce l’economia’.

Sembrano lontani anni luce, anche se sono passati pochi anni, i tempi in cui gli stessi che oggi amministrano la città, si stracciavano le vesti di fronte ai governi di centrodestra che cancellavano la tassa sulla prima casa (che allora si chiamava ICI), parlando di ‘provvedimenti che mettono in ginocchio i comuni’. Chi li ha convinti a cambiare idea? Verdini? Per non parlare del tema della sicurezza: ascoltare il sindaco rivendicare orgoglioso che il Comune di Firenze, per la prima volta nel 2016, ha previsto investimenti per la sicurezza è la limpida, ma drammatica, ammissione che la situazione di degrado e di illegalità nella quale versano oggi le nostre periferie è esclusivamente frutto del disinteresse per il tema della sicurezza urbana mostrato fino ad oggi dal PD e dalla sinistra” così il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli. “Il sindaco - prosegue il capogruppo di FdI-An - ha parlato anche di ripresa economica, ormai leit motiv renziano evidentemente obbligatorio a tutti i livelli istituzionali, citando sondaggi che vorrebbero Firenze al secondo posto tra i capoluoghi di regione con minore pressione fiscale.

In realtà, caro sindaco, potremo parlare di ripresa economica non quando lo diranno i sondaggi, ma quando torneranno a rialzarsi le oltre 1.500 serrande che si sono abbassate negli ultimi cinque anni”. “Infine sulle alberature - conclude Torselli - ossia sulle 2.000 nuove piantumazioni annunciate nel 2016: ci piacerebbe sapere quanti soldi abbiamo speso negli ultimi 10 anni per eseguire piani delle potature che hanno rovinato decine e decine di alberi che oggi stanno morendo, quando non sono già morti.

Quanti nuovi alberi avremmo potuto piantare e quanti ne avremmo potuti salvare contenendo quelle spese? E questo non lo dicono né Torselli, né Fratelli d’Italia: lo dicono accademici e lo scrivono amministrazioni locali italiane, non certo di centrodestra, ma governate dagli stessi che governano Firenze”.

Questo l'intervento del consigliere di Forza Italia Mario Razzanelli “A fronte di circa 330 milioni di multe emesse dal 2010 al 2015, risultano tutt'ora non incassati oltre 80 milioni. Quando verranno riscossi questi crediti, visto che secondo le informazioni raccolte dagli uffici 'per gli anni successivi al 2011, non si è ancora completata l'emissione dei ruoli per la riscossione coattiva che consentiranno di incrementare gli incassi'? In altre parole, l'amministrazione fa conto di avere in cassa soldi che, non solo non ha, ma che ancora non si è neppure attivata per richiedere. Assurdo. E ci chiediamo: possibile che quasi un cittadino su cinque non paghi le contravvenzioni? Ci sono forse errori di metodo nella notifica, o c'è altro?”.

“Anche quest'anno si assiste all'ennesimo aiuto alle banche e alla grande distribuzione”. Non usa mezzi termini Miriam Amato in merito alle tariffe dei rifiuti 2016. “A Firenze mentre un banco del mercato di generi alimentari è sottoposto a coefficienti alle stelle così come le pescherie o gli ortofrutticoli, i supermercati hanno inspiegabilmente tariffe più basse. Una situazione paradossale considerato che gli scarti dei prodotti dovrebbero essere proporzionali alla quantità della merce trattata e nonostante che all’interno dei supermercati siano presenti banchi di diversa tipologia e natura, compresi ortofrutta e pescheria.

Eppure la grande distribuzione ha, secondo quanto stabilito dall’amministrazione, coefficienti nettamente inferiori, sia per quanto riguarda la quota fissa che quella variabile: alla faccia dei proclami per il chilometro 0 e per la salvaguardia dei negozi tipici”. “Ma non si tratta dell’unico paradosso – prosegue Amato – Infatti sono stati equiparati gli ospedali e le case di cura alle banche: gli ospedali hanno così tariffe ridotte rispetto alle altre categorie non domestiche e le case di cura con coefficienti (con 0,89 e KD 8,21) analoghi a quelle delle banche (KC 0,86 e KD 7,89), Invece un semplice negozio di scarpe o abbigliamento paga nettamente di più (KC 1,22 e KD 11,26) e ancora maggiore sarà la tariffa per le edicole ed i tabaccai (KC 1,44 e KD 13,21), incomprensibilmente paragonate alle farmacie”. “Infine, sempre per quanto riguarda i rifiuti, pagheranno di più – conclude la consigliera Amato – i musei delle autorimesse” specifica Amato che conclude: “Le tariffe previste dall'amministrazione non sono né comprensibili né giustificabili se non da un amore verso quelle attività che hanno poco a che vedere con le botteghe o la piccola distribuzione.

Insomma, se c’era bisogno di un’ulteriore conferma, con queste nuove disposizioni si consolida quel legame che unisce il partito di maggioranza con banche e la grande distribuzione. Con buona pace di chi quotidianamente lotta per la sopravvivenza della città”.

Questo l'intervento della capogruppo M5S Arianna Xekalos “Un bilancio che prevede tanti investimenti, ma nessuno a favore dell’artigianato. Un settore su cui il Comune ha il dovere di investire, ma che da anni ha dimenticato. Speravamo che il bilancio fosse il momento buono per iniziare a prevedere agevolazioni per gli esercizi storici, come prevede il Regolamento per l’albo degli esercizi e tradizionali. Previsione disattesa da ormai troppo tempo. Un bilancio che prevede pochi investimenti per il verde, di cui non ne capiamo la scelta. Non sarebbe meglio evitare le somme urgenze ed il conseguente affidamento diretto? Non siamo d’accordo nella volontà di acquistare nuovi uffici comunali – per più di 2,5 milioni di euro – ed allo stesso tempo, prevedere la vendita di altri uffici, come quelli di Villa di Rusciano, sede dell’Assessorato all’ambiente.

Un’altra scelta per noi inspiegabile. E ancora, si prevede di realizzare nuovi bagni pubblici, quando alcuni di quelli previsti per l’anno scorso non sono mai stati realizzati. Ci piacerebbe sapere che fine hanno fatto quei progetti ed i relativi investimenti. La nostra città ha il diritto di tornare ad essere una città prestigiosa, invece ad oggi continua ad essere un bagno a cielo aperto, sia nel centro che nella periferia. Vorremmo che oltre a prevedere la creazione di nuove piste ciclabili, si pensasse di utilizzare i fondi degli investimenti per mettere in sicurezza quelle già esistenti, che necessitano di urgente manutenzione. Per non parlare infine delle multe, noi non siamo contrari, ma solo se il Comune dà gli strumenti ai cittadini per poter rispettare la legge.

Strumenti che ad oggi non ci sono".

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