Fiorino d’oro allo Stabilimento chimico farmaceutico militare

Nardella: “Istituzione che ha un ruolo unico e insostituibile, per questo abbiamo bisogno di tutelarlo e farlo crescere. Durante l’Alluvione fu un grande Angelo del fango”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2018 15:52
Fiorino d’oro allo Stabilimento chimico farmaceutico militare

 A consegnare il riconoscimento al colonnello Antonio Medica è stato il sindaco Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Oggi è un giorno importante, di festa - ha detto il sindaco Nardella -. Con il Fiorino d’oro rivolgiamo un messaggio di gratitudine corale a tutti gli uomini e donne, civili e militari, che hanno portato a livelli di eccellenza lo Stabilimentochimico farmaceutico militare, Istituzione che ha una storia di grande prestigio e soprattutto un presente e un futuro straordinari: ha salvato tante vite grazie alla ricerca scientifica nel campo medico e ne salverà molte altre. Lo Stabilimento ha un ruolo unico e insostituibile, per questo abbiamo bisogno di tutelarlo e farlo crescere”.

Alla cerimonia era presente, tra gli altri, il direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa (AID) ingegner Gian Carlo Anselmino che ha espresso la “piena soddisfazione per l’alto riconoscimento che la città di Firenze ha voluto attribuire allo Stabilimento chimico farmaceutico militare, un’Istituzione di eccellenza in ambito medico, scientifico e tecnologico il cui prestigio oltrepassa i confini del Paese” e ha assicurato “l’impegno dello Stabilimento a proseguire nella tradizionale disponibilità, mai venuta meno, di essere al servizio del Paese”.

“Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare è una realtà unica nel suo genere in Italia - ha spiegato Nardella - e forse anche nel mondo, in quanto è capace di tenere sullo stesso livello diversi tipi di missione: quella militare, della difesa, e quella civile legata al grande servizio universale che in Italia rappresenta il servizio sanitario. Questo ruolo di Istituzione trasversale ha consentito allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di essere uno snodo tra il ministero della Difesa, il ministero della Sanità, la nostra città e la Regione Toscana. Pochi istituti riescono a raggiungere questa qualità e questa complessità di valori e relazioni”.

“Il Fiorino d’oro - ha continuato il sindaco - è anche il riconoscimento di un rapporto sempre stretto, intrecciato a doppio filo, tra la nostra comunità e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare: come non ricordare i progetti più recenti come l’avvio della sperimentazione della cannabis a scopo terapeutico iniziato nel 2014 d’accordo con il sistema sanitario nazionale e regionale, i tanti interventi attraverso farmaci rari, e al centro di ricerche importanti, che hanno salvato la vita a bambini e adulti in Italia e nel mondo e il grande apporto che diede durante l’Alluvione del 1966”.

“Quando due anni fa, in questo Salone, abbiamo festeggiato il 50esimo anniversario dell’Alluvione con il presidente della Repubblica Mattarella - ha ricordato il sindaco Nardella - incontrai alcuni Angeli del fango che mi raccontarono una storia che io non conoscevo e che pochi probabilmente conoscono: nei giorni drammatici, immediatamente successivi all’Alluvione, lo Stabilimento rese disponibile la cloramina, sostanza necessaria per rendere potabile l’acqua, e aiutò i fiorentini distribuendo materiale sanitario per affrontare la grave emergenza.

In quell’occasione lo stabilimento fu davvero un grande Angelo del fango perché aiutò tutta la città e tutta la comunità ad affrontare un pericolo sanitario, di salute pubblica, molto vasto”.

Queste le motivazioni:

“Un’eccellenza scientifica tutta italiana al servizio della salute pubblica, con un ruolo sociale importantissimo, in particolare nelle emergenze sanitarie e nella cura delle malattie rare, gravi e invalidanti. Per il ‘Farmaceutico Militare’ - come è affettuosamente chiamato dai fiorentini - aiutare a stare bene, prima che un lavoro è una missione. Protagonista di alcune storie toccanti che portiamo nel cuore, a fianco della nostra comunità in tante occasioni (tra tutte l’alluvione del 1966 e la strage di Castello del 5 agosto 1944)”.

Nel corso della cerimonia di conferimento del fiorino d’oro si è tenuta la Lectio magistralis dal titolo ‘Passato, presente e futuro dello Stabilimento chimico farmaceutico militare’, a cura del colonnello Antonio Medica. “Un riconoscimento – sottolinea il Presidente della Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – ad un'istituzione che ha dato la possibilità, a tanti, di continuare ad avere una vita normale come ha raccontato Beatrice nel corso della cerimonia che si è tenuta nel Salone dei Cinquecento, una testimonianza vera ed autentica nel suo racconto emozionante e toccante.

Un premio che valorizza la ricerca alla competenza ed a quanto ha fatto il farmaceutico anche per Firenze ed i fiorentini in occasione dell'alluvione. Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato, recentemente, una risoluzione per potenziare il ruolo dello stabilimento farmaceutico militare di Firenze nella ricerca e produzione di farmaci “orfani” per la cura di malattie rare. Abbiamo chiesto – aggiunge il presidente Armentano – di potenziare e valorizzare il ruolo dello stabilimento farmaceutico militare di Firenze, in quanto struttura pubblica, nella ricerca di farmaci per la terapia delle malattie rare e per assicurare la disponibilità a costi ridotti dei farmaci “orfani” e altri trattamenti per le malattie rare e ad adeguare, eventualmente, il relativo organigramma dello stabilimento farmaceutico assicurando il personale altamente specializzato e la stabilità delle risorse umane”.

“Sarebbe auspicabile – continua la presidente della Commissione Pari opportunità, Pace, Diritti Umani Serena Perini – che anche il privato possa contribuire a garantire un diritto alle cure che a qualcuno viene negato perché commercialmente non remunerativo. Grazie al farmaceutico e alla professionalità questo è possibile e tanti cittadini possono sorridere e sperare anche di avere, se donna, una maternità come Beatrice”.

“Speriamo – conclude il presidente della Commissione lavoro Cosimo Guccione – che il conferimento del Fiorino d'Oro contribuisca a portare nuovo personale e a garantire il turn over di quello presente”.

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