Fiorentina: Pradè riconosce che ci sono tante critiche a questa proprietà

Joan Verdù: "Viola un'opportunità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2015 13:45
Fiorentina: Pradè riconosce che ci sono tante critiche a questa proprietà

Prossimo incontro di campionato contro il Genoa, in programma sabato 12 settembre alle 18:00 allo stadio Franchi. Ma tanti tifosi hanno dubbi sul futuro in casa Fiorentina. Dall'inizio dell'anno sono stati cancellati oltre 40 milioni di ingaggi dei giocatori. La conferenza stampa di stamani è dedicata alla presentazione di Joan Verdú, uno degli ultimi acquisti portati a termine, ma il Direttore Sportivo dell'ACF finisce per parlare anche d'altro.

Dalla sala stampa le parole di Daniele Pradè a chiusura del mercato: “Non riesco a capire tutte queste critiche. La nostra è una delle poche proprietà serie nel calcio italiano. La Fiorentina è un club sano. Siamo una società che programma e pensiamo di aver rafforzato la squadra. A Torino è stato una secondo tempo particolare. La nostra è una squadra che può darci grandi soddisfazioni. Sento troppo scetticismo. Quest’anno abbiamo preso ottimi calciatori e inoltre sono rientrati Roncaglia, Vecino, Rebic, Bernardeschi, Babacar e Giuseppe Rossi.

Obiettivo? Fare bene e mi sembra che la nostra partenza non sia proprio delle peggiori. Italianizzazione? Fa parte della nostra programmazione. Ci vuole del tempo e pazienza. Non dimenticatevi di Capezzi, Venuti e Fazzi. I Della Valle vogliono cedere la società? Non penso proprio, anzi. Abbiamo già nella testa quello che vogliamo fare a gennaio. Professionalmente parlando, la Fiorentina programma nel tempo tutto ciò che vuole fare. La vicenda Salah? La Fifa gli ha dato un transfer provvisorio, a dicembre poi deciderà quale sarà il suo futuro.

Mexes? La consideravamo un’operazione conclusa. I dirigenti del Milan probabilmente sono stati condizionati dalla prima gara stagionale e sono tornati sulle loro idee iniziali. Nel mercato di gennaio comunque torneremo sul difensore. Sappiamo bene come dobbiamo lavorare. Milinkovic? Non era convinto di vestire la maglia viola e noi abbiamo fatto la scelta giusta. Montella? Abbiamo lasciato un top allenatore e ne abbiamo preso un altro come Sousa. La vicenda Joaquin? Non è mai stato sul mercato.

E’ un giocatore che ha grande personalità e che voleva tornare, in tutti i modi, al Betis appena promosso. Abbiamo fatto di tutto per convincerlo, ma mentalmente era un calciatore perso. Senza l’arrivo di Blaszczykowski comunque non lo avremmo mai fatto partire. Pizarro poteva tornare? Assolutamente no. Vecino? Abbiamo trattenuto lui ed Ilicic. Ci erano arrivato molte richieste per loro”. Yakovenko? No fa parte dei nostri piani tecnici”.

Poi ancora su Joan Verdù in viola, Daniele Pradè: “Verdù è un calciatore che volevamo prendere già nel 2012. Joan può giocare in più ruoli del centrocampo. Siamo sicuri che ci darà una grandissima mano e sarà una piacevole sorpresa per tutti”.

Finalmente in sala stampa parla anche Joan Verdù: “La Fiorentina è una grandissima opportunità per me e non me la farò scappare. Lotterò per questa maglia. Ho giocato in grandi squadre e adesso finalmente mi trovo in un club potente. Lavorerò duramente per aiutare la Fiorentina. Arrivo da una calcio diverso, anche se in carriera ho giocato più di 200 partite nella Liga spagnola. Puoi essere il Luca Toni del centrocampo? Mi auguro di si. Sono qua per aiutare la squadra con la mia esperienza e le mie qualità. Quale è il ruolo che senti più tuo? Ho fatto spesso la mezza punta o il trequartista. Il tuo giocatore preferito? Pirlo e Giuseppe Rossi sono due calciatore di livello. Come mai la maglia numero 21? E’ un po’ complicato da spiegare. Quattro o cinque anni fa ero qua a Coverciano in ritiro con l’Espaniol e purtroppo, per un malore, ci lasciò il nostro compagno di squadra Daniel Jarque. Ho deciso così di omaggiarlo con il suo numero di maglia, il 21”.

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