Fiorentina: meglio vincenti che belli

Il gol di Babacar regala l'alta classifica e una maggiore consapevolezza sui propri mezzi. Il bel gioco stenta ad arrivare ma questa è un'altra storia.

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
21 settembre 2015 13:54
Fiorentina: meglio vincenti che belli

Esteti del calcio provate a ripassare. Amanti del tiki taka pazientate. Largo a chi ama il sapore della vittoria a prescindere dalla qualità del gioco.

Il giorno dopo la vittoria esterna i tifosi della Fiorentina sembrano seguire le due correnti di pensiero più di moda: solo vincere o vincere e convincere?

Come sempre, cerchiamo di fare chiarezza nel mare (meglio nell'oceano) di chiacchiere seguite al match contro il neopromosso Carpi. Avversario ostico, mai domo che ha mostrato qualche lacuna tecnica compensata (quasi del tutto) da un ardore agonistico di tutto rispetto. Sul piatto della bilancia i viola hanno messo la maggiore qualità e il graffio del solito Babacar implacabile nel momento in cui c'è da far male. Senza dimenticare l'ottima prova di Anton Ciprian Tătărușanu sempre di più leader tra i pali: sta facendo dimenticare la cresta bionda di Neto.

Tutto sommato, crediamo che il bottino pieno fosse fondamentale soprattutto dopo l'inaspettato stop subito in Europa. Troppo importante vincere per pensare ad abbinare anche giocate di fino e trame da spettacolo. In tal senso, è ancora presto per pretendere un calcio che, oltre ad essere concreto e vincente, sia anche estetico.

Diamo tempo a Paulo Sousa per trovare il migliore equilibrio e godiamoci una vittoria assolutamente non facile. Comunque, meritata.

E per coloro i quali addossano la responsabilità al "doppio mediano" (Valero-Suarez) ci sentiamo di dire che non sempre è il dispositivo tattico che determina la bellezza del gioco. Il merito è degli interpreti e degli ordini di scuderia che impongono un certo tipo di verticalizzazioni o movimenti.

Pazientiamo. Per ora godiamoci un lunedì che fa sorridere e speriamo che, presto, anche i palati calciofili più raffinati possano essere soddisfatti. Con e senza il doppio mediano. Senza mai scordarsi di......vincere. 

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