Firenze: insoddisfacente la situazione della Commprove Technologies

Indietro con gli stipendi e in crisi finanziaria è alla ricerca di un compratore. Da mesi la dirigenza annuncia interessamenti di alcuni soggetti e proclama l'imminente compravendita, ma ad oggi nessuna di queste offerte si è concretizzata. L’8 novembre nuovo incontro in sede istituzionale. Forte la preoccupazione dei 60 dipendenti. Multiservice: respinta in Consiglio Regionale mozione per impedire il licenziamento di 15 lavoratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2018 20:23
Firenze: insoddisfacente la situazione della Commprove Technologies

Firenze 28.10 2018- Insoddisfacente la situazione prospettata dalla Commprove Technologies al tavolo per l'Unità di Crisi della Regione, alla presenza dei rappresentanti aziendali, del Comune di Scandicci e delle organizzazioni sindacali di categoria. Commprove, il cui valore risiede tutto nelle competenze e nella specializzazione dei lavoratori, in un mercato di nicchia come quello delle tecnologie informatiche applicate alle reti telematiche per monitoraggio ed analisi flussi, soffre di una crisi finanziaria ed è in cerca di un compratore. Da mesi la dirigenza annuncia interessamenti di alcuni soggetti tra i quali Olidata, Infovista e Expandium ne proclama l'imminente compravendita ma ad oggi nessuna di queste offerte si è concretizzata.

Auspichiamo che questi soggetti formalizzino le loro proposte già dai prossimi giorni, a partire da Olidata che sappiamo essere interessata all'affitto di ramo d'azienda ma della quale ad ora non abbiamo nessun elemento concreto”, dichiara Stefano Angelini della Fiom Cgil di Firenze.“L'azienda, aggiunge, è indietro con il pagamento degli stipendi e ai primi di novembre dovrà deciderà cosa fare del futuro dell'attività. L'8 è previsto un nuovo incontro al tavolo istituzionale e nel frattempo tra i 60 dipendenti è forte la preoccupazione”.“Commprove, conclude Angelini, rappresenta nel suo campo un’eccellenza non solo sul territorio fiorentino, ma anche a livello nazionale.

Perciò crediamo che se da parte di questi soggetti vi è un interesse fondato, dovrebbero presentarsi al tavolo istituzionale per discutere con la Regione ed i rappresentanti dei lavoratori il percorso migliore per tenere assieme il patrimonio di professionalità dei lavoratori. Non vorremmo, infatti, che si aprano scenari per cui la professionalità aziendale venga parcellizzata e dispersa o, peggio ancora, che l’interesse si focalizzi solo su commesse e brevetti.”

“È incomprensibile che il Partito Democratico voti in Consiglio Comunale a Firenze in un modo e in Consiglio Regionale in un altro rispetto a una mozione orientata a impedire i licenziamenti dei lavoratori Multiservice garantendo la continuità di impiego -commentano dalla Fiom Cgil Firenze- Ricordiamo che questi 15 lavoratori da 15 anni operano nel servizio di controllo caldaie per il Comune di Firenze, l'appalto del servizio scadrà il prossimo 30 novembre e dal 1°dicembre l'azienda ha già comunicato che procederà a licenziarli. A seguito della legge toscana 85/2016 la Regione Toscana ha assunto le competenze degli enti locali in materia di controlli di efficienza energetica eccezion fatta per Firenze.

Da più di un anno e mezzo sollecitiamo il problema all'Assessore all'ambiente e più volte abbiamo spiegato che si delineava il rischio di perdere posti di lavoro. Spiace constatare che il Consiglio Regionale si sia reso conto solo ora di aver escluso 15 lavoratori, lasciando intendere che non vi sia la volontà di trovare una soluzione per non disperdere queste professionalità. Per tentare di risolvere il problema restano solo 23 giorni. Se queste persone perderanno il posto di lavoro sono ben definite le responsabilità politiche.

Un disagio sociale creato dal pubblico che dovrebbe invece tutelare il diritto all'occupazione.”

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