Fi-Pi-LI: si lavora per riaprire dalle 14:00

Giani: “Apertura è priorità”. Esondano Stella e Agna. Problemi su linee elettriche per pioggia e vento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2023 11:13
Fi-Pi-LI: si lavora per riaprire dalle 14:00

Il Lamma, il laboratorio di previsione meteorologiche regionale, avverte che oggi, domenica, non sono previste nuove precipitazioni di rilievo. Il vento soffierà però forte, dalla tarda mattinata fino al pomeriggio inoltrato: soprattutto sulla Toscana centro settentrionale e in particolare sull’Appennino fiorentino ed aretino, in quota, e sulla costa: un vento di libeccio che alzerà onde in mare per tutto il giorno.

La notte non è andata bene. Si sono verificate nuove esondazioni e il vento che ha soffiato forte, con il terreno già imbevuto di acqua, ha provocato la caduta di diversi alberi e l’interruzione di linee elettriche.

“Ma la Regione c’è – rimarca il presidente della Toscana Eugenio Giani – E c’è da subito e tra i cittadini, con la sua Protezione civile, coordinando tutte le forze in campo: quelle comunali, le associazioni di volontario, le forze messe a disposizione dal Dipartimento nazionale e il volontariato anche spontaneo, che ringraziamo ma che è importante che si coordini, come finora è stato, con le amministrazioni comunali”.

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Il punto sul maltempo è stato fatti stamani alle 8.30 nel corso della riunione, durata un’ora e mezzo, dell’unità di crisi della Regione con prefetture e Province, già riconvocata per il pomeriggio alle 18.

“Nella notte – racconta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – ha esondato di nuovo il torrente Stella tra Casini e Quarrata, nel pistoiese, e l’Agna a Montale”. Si registrano fuori uscite anche del Bagnolo-Bardena a Montemurlo, ma in questo caso l’acqua si è dispersa nei campi. Le case prive di luce sono aumentate nella notte. Erano poco più di quattromila la sera di sabato (scese ulteriormente a 2.200 a mezzanotte) e sono salite a quindicimila questa mattina in tutta la Toscana: 7000 nell’area colpita dalle alluvioni tra Firenze, Prato e Pistoia ed ancora di più in province della regione fino ad oggi non colpite dall’emergenza maltempo.

“I problemi – racconta ancora Giani – sono stati causati anche dal vento. Situazione dunque che si è aggravata, ma ci stiamo muovendo con determinazione come Protezione civile e saranno mobilitate nel corso della giornata ulteriori forze nazionali”:

Per quanto riguarda l’energia elettrica sono più di 6.000 le utenze disalimentate in provincia di Lucca ed altre 812 a Massa Carrara, duecento a Pisa e cinquecento a Livorno (quasi tutte nel comune di Rosignano Marittimo).

Nel pistoiese si contano duemila abitazioni senza energia elettrica (tra cui circa mille e duecento a Pescia, dove non ci sono esondazioni, e 133 tra Quarrata e Montale).

Nel territorio della città metropolitana fiorentina le utenze disconnesse sono duemila cinquecento, di cui 1400 (le solite di ieri) a Campi Bisenzio, dove per poter intervenire sulle dieci cabine di alimentazione allagate è necessario prima rimuovere l’acqua. Sono state richieste ulteriori idrovore. Senza luce anche trecento case a Greve in Chianti (per il vento). In provincia di Prato sono invece 1.500 (565 in città, 472 a Cantagallo e 380 nei comuni medicei). Problemi anche a Siena ed Arezzo, con circa 700 utenze disalimentate per ciascuna provincia. Sono più di cinquecento, su tutto il territorio regionale, i tecnici di Enel impegnati.

Nel pratese Publiacqua ha riattivato l’impianto di potabilizzazione a Seano, finito sott’acqua e che alimenta le case praticamente di tutto il comune di Carmignano che conta quindicimila abitanti. La mattina si segnalavano problemi di pressione, in via di risoluzione, solo alla Rocca a Carmignano e nelle frazioni più alte di Santa Cristina a Mezzana e Bacchereto. Naturalmente, poiché si registrano consumi più alti della norma, si potrebbero verificare momentanei disagi. Non è stato invece ancora risolto il problema della mancanza di acqua a Santa Lucia a Prato, perché il tubo di alimentazione che arriva dalla Valbisenzio e che attraversa il Bisenzio a Tignamica, divelto dalla forza del fiume, non è stato ancora ricollegato. Nessun problema a Quarrata.

Alia è al lavoro per la rimozione di detriti e rifiuti.

Per il presidente Eugenio Giani l’apertura della Fi-Pi-Li è una priorità massima. “Stiamo agendo con tempestività – ha detto Giani- per togliere l’acqua nel tratto fra Lavoria e Collesalvetti e quindi ripristinare il traffico veicolare fra Firenze e Livorno.La difficoltà – ha spiegato Giani- è derivata dal fatto che il sistema di idrovore permanenti che è sulla Fi-Pi- Li, nell’area di Lavoria-Collesalvetti, scarica in questo momento in un area di stazionamento di acqua. Stiamo lavorando per azionare un collegamento di idrovore dall’area interessata della Fi-Pi-Li direttamente sul canale scolmatore che da Pontedera conduce al mare.

Cerchiamo di lavorare per riaprire la Fi-Pi-Li almeno alle 14, nel tratto Lavoria- Livorno. Da Firenze a Pisa è invece liberamente percorribile. Giani ha poi chiamato l’amministratore delegato di Avr che gestisce la strada, esortando il massimo impegno per la riapertura appena le idrovore allontaneranno l’acqua dal tracciato, trovando il massimo la massima disponibilità da parte di Avr.

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